Territorio
Bari, lavori fermi per il Parco della Rinascita, mancano i fondi per iniziare
Il Comitato Cittadino Fibronit chiede una conferenza dei servizi per fare il punto della situazione con tutte le parti in causa
Bari - martedì 11 febbraio 2020
16.41
L'ex Fibronit continua a far parlare di sé, anche se stavolta le notizie non sono né quelle negative relativa alla storia, né quelle positive sulla bonifica. Ciò che mette l'ex fabbrica della morte al centro dell'attenzione è la situazione in cui al momento versa l'area. Infatti, dopo la bonifica e l'abbattimento dei capannoni, siamo in una fase di stallo e tutto è fermo e l'area: «appare ormai ricoperta da un tappeto di erba selvatica». Il motivo è che mancano i fondi per poter finanziare anche il primo stralcio del progetto del Parco della Rinascita.
«La situazione al momento è in stallo, probabilmente anche motivato - spiega Nicola Brescia, presidente del Comitato Cittadini Fibronit - Noi abbiamo incontrato qualche mese fa il sindaco, abbiamo provato a parlare con Arpa, abbiamo cercato di parlare con Emiliano e non ci siamo riusciti. Abbiamo tentato in ogni modo di venire a capo delle diverse problematiche che hanno portato all'attuale situazione. Sappiamo che c'è una problematica di natura tecnica legata ad alcuni piccoli problemi sull'area dell'ex Fibronit che non consentono di chiudere definitivamente la prima parte dell'intervento, dall'altra c'è il problema relativo a reperire i fondi necessari per poi procedere alla realizzazione del parco».
«Ci è sembrato opportuno vista la situazione - sottolinea Brescia - chiedere al sindaco Decaro, e all'amministrazione responsabile dei procedimenti dei lavori, di convocare una conferenza dei servizi al cui tavolo devono sedersi tutti i soggetti coinvolti, dalla Asl alla Regione Puglia, ecc... La cosa difficile sembra proprio riuscire a far parlare tutti insieme, per fare il punto della situazione, capire quali saranno i passi successivi da fare, quali sono i limiti. Noi non possiamo decidere, solo stimolare, la decisione spetta ad altri che se non si parlano tra di loro rendono la cosa problematica. La richiesta è stata effettuata la scorsa settimana, attenderemo i tempi necessari, ma ci auguriamo di non dover attendere tre mesi per avere risposta».
Dall'amministrazione comunale sottolineano come al momento si è in fase di stallo perché ci si trova nella situazione in cui è necessario trovare i fondi per poter realizzare il sogno dell'intera città ovvero un parco dove un tempo c'era la morte.
«Per quanto riguarda il Parco della Rinascita - dichiara l'assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Galasso - al momento è stato approvato il progetto preliminare, quello che avevamo mandato in gara suddiviso in stralci, per un totale di circa 13 milioni di euro e il cui primo stralcio è di circa 5 milioni di euro. Dopo contavamo di reperire risorse a livello regionale proprio per finanziare quest'ultimo, e poter così andare avanti con la progettazione. Cosa che al momento non si è ancora concretizzata. Non siamo andati avanti con la progettazione, perché avere un progetto che non ha copertura finanziaria e doverlo poi rinnovare per adeguarlo ai prezzi sono solo costi aggiuntivi che non è mai opportuno sostenere. Obiettivo al momento è avere questo finanziamento regionale, e il Comitato fa bene a tenere alta l'attenzione sulla vicenda».
«Per noi l'ex Fibronit resta una priorità, come dimostrato in questi 5 anni e mezzo di amministrazione. I risultati non sono mancati, i capannoni non ci sono più e c'è un progetto preliminare importante», sottolinea concludendo Galasso.
«La situazione al momento è in stallo, probabilmente anche motivato - spiega Nicola Brescia, presidente del Comitato Cittadini Fibronit - Noi abbiamo incontrato qualche mese fa il sindaco, abbiamo provato a parlare con Arpa, abbiamo cercato di parlare con Emiliano e non ci siamo riusciti. Abbiamo tentato in ogni modo di venire a capo delle diverse problematiche che hanno portato all'attuale situazione. Sappiamo che c'è una problematica di natura tecnica legata ad alcuni piccoli problemi sull'area dell'ex Fibronit che non consentono di chiudere definitivamente la prima parte dell'intervento, dall'altra c'è il problema relativo a reperire i fondi necessari per poi procedere alla realizzazione del parco».
«Ci è sembrato opportuno vista la situazione - sottolinea Brescia - chiedere al sindaco Decaro, e all'amministrazione responsabile dei procedimenti dei lavori, di convocare una conferenza dei servizi al cui tavolo devono sedersi tutti i soggetti coinvolti, dalla Asl alla Regione Puglia, ecc... La cosa difficile sembra proprio riuscire a far parlare tutti insieme, per fare il punto della situazione, capire quali saranno i passi successivi da fare, quali sono i limiti. Noi non possiamo decidere, solo stimolare, la decisione spetta ad altri che se non si parlano tra di loro rendono la cosa problematica. La richiesta è stata effettuata la scorsa settimana, attenderemo i tempi necessari, ma ci auguriamo di non dover attendere tre mesi per avere risposta».
Dall'amministrazione comunale sottolineano come al momento si è in fase di stallo perché ci si trova nella situazione in cui è necessario trovare i fondi per poter realizzare il sogno dell'intera città ovvero un parco dove un tempo c'era la morte.
«Per quanto riguarda il Parco della Rinascita - dichiara l'assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Galasso - al momento è stato approvato il progetto preliminare, quello che avevamo mandato in gara suddiviso in stralci, per un totale di circa 13 milioni di euro e il cui primo stralcio è di circa 5 milioni di euro. Dopo contavamo di reperire risorse a livello regionale proprio per finanziare quest'ultimo, e poter così andare avanti con la progettazione. Cosa che al momento non si è ancora concretizzata. Non siamo andati avanti con la progettazione, perché avere un progetto che non ha copertura finanziaria e doverlo poi rinnovare per adeguarlo ai prezzi sono solo costi aggiuntivi che non è mai opportuno sostenere. Obiettivo al momento è avere questo finanziamento regionale, e il Comitato fa bene a tenere alta l'attenzione sulla vicenda».
«Per noi l'ex Fibronit resta una priorità, come dimostrato in questi 5 anni e mezzo di amministrazione. I risultati non sono mancati, i capannoni non ci sono più e c'è un progetto preliminare importante», sottolinea concludendo Galasso.