Politica
Bari, Michelangelo Cavone è il presidente del Consiglio comunale
L'esponente del Pd confermato alla guida dell'assise cittadina con 34 voti
Bari - giovedì 29 agosto 2019
12.13
Il Consiglio comunale di Bari ha scelto il suo presidente nella prima seduta del nuovo mandato. La presidenza resta nelle mani di Michelangelo Cavone, esponente del Partito democratico la cui candidatura era sostenuta dal sindaco Antonio Decaro. Cavone viene eletto con 34 voti, a fronte di sole tre schede nulle. Era stato presidente dell'assemblea anche negli ultimi diciassette mesi della prima consiliatura Decaro.
«Un esito inatteso, non pensavo ci fosse una convergenza così ampia di consiglieri - ha detto Cavone nel suo discorso. Ringrazio il sindaco e i colleghi che mi hanno sostenuto rinnovandomi questa opportunità che spero di poter svolgere con terzietà. Mi ispirero alla imparzialità e interverrò per la rispettabilità del consiglio. Fuori cercherò di essere un consigliere comunale a servizio della città. Farò questa esperienza con uno stile diverso. A gennaio 2018 sono stato chiamato a sanare una crisi amministrativa, ed è stato difficile trovarmi a fare l'arbitro della partita. Avrò commesso una serie di errori, ma sempre con onestà e trasparenza. Per me ora è un nuovo inizio, cercherò di favorire un clima più sereno e produttivo nell'aula. Ho bisogno della collaborazione di tutti. Per i nostri concittadini dobbiamo essere un esempio. Mi auguro che tutti tendano alla razionalizzazione dei lavori, a partire da quelli delle commissioni, che spero possano essere riviste nella loro struttura. Siamo una grande città e dobbiamo dimostrare responsabilità. Sarò più rigido con gli assessori, la loro assenza deve avvenire solo a fronte di motivate ragioni. Deve esserci un coinvolgimento maggiore degli assessori rispetto al passato, ci vuole uno sforzo che va oltre il regolamento. Il consiglio comunale non può essere un mero orpello che discute solo debiti fuori bilancio. Un terzo del consiglio è composto da donne, ed è una cosa importante. Manca Maria Maugeri, un esempio che noi abbiamo il dovere di seguire».
«L'aula consiliare dedicata alla memoria del sindaco Enrico Dalfino - ha detto il primo cittadino Antonio Decaro in occasione dell'insediamento del nuovo Consiglio - spero sia per tutti noi fonte di inspirazione e motivo di orgoglio perché è qui che, in tanti prima di noi, hanno fatto la storia della nostra città ed è qui che noi siamo chiamati a esercitare il nostro dovere di rappresentanti dell'istituzione democratica più vicina ai cittadini, e più vicina alle istanze, alle aspettative e ai loro bisogni. Il nome di quest'aula ci ricorderà, anche nei momenti più difficili, che il sindaco Enrico Dalfino ci ha insegnato il rispetto per le istituzioni e per il lavoro dell'amministratore locale. Enrico Dalfino ci ha insegnato cosa vuol dire avere rispetto per il ruolo che siamo chiamati a ricoprire e le responsabilità che esso comporta. Rispettiamo i banchi dove oggi siamo seduti, onoriamoli con il nostro lavoro e con le battaglie che saprete e vorrete portare avanti nell'interesse della comunità che amministriamo. Questo non è per noi un traguardo ma solo la linea di partenza di un percorso che condurremo tutti insieme, nel rispetto delle differenze e delle idee di ciascuno ma sempre con lo sguardo rivolto agli interessi di tutti e mai a quelli del singolo. Se avremo prima di tutti noi rispetto per quest'aula allora anche i nostri concittadini avranno rispetto per noi. Il lavoro e l'impegno sono gli unici strumenti che abbiamo per combattere la sfiducia nelle istituzioni che purtroppo dilaga sempre di più nel nostro Paese. Da parte mia, guardando i vostri volti oggi, emozionati e fieri, sento di poter dire che insieme faremo un buon lavoro».
«Ai consiglieri che ritornano in quest'aula chiedo di continuare a lavorare insieme come abbiamo fatto nei cinque anni passati. Invece, ai consiglieri comunali che hanno varcato la soglia di quest'aula, per la prima volta, do il benvenuto: siete tanti e di questo, permettetemi di dirlo, sono molto orgoglioso, è il segno che la democrazia sa rigenerarsi. Sono orgoglioso di poter lavorare con tante ragazze e ragazzi, giovani donne e uomini che hanno scelto di dedicare una parte della loro vita al bene comune, alla nostra città. Guardo i vostri volti emozionati, qualche gesto impacciato e mi tornano alla mente le mie prime volte in quest'aula, io sedevo tra questi banchi ma vi assicuro che quest'aula incute lo stesso reverenziale timore a tutti e regala le stesse emozioni. A voi debuttanti vorrei dire, imparerete presto, siate capaci e determinati, ma non dimenticate mai l'emozione di questi giorni, di questi momenti, non dimenticate mai l'abbraccio delle persone che lo scorso 26 maggio si sono congratulate per la vostra elezione perché in quell'abbraccio c'era, insieme, la vostra soddisfazione e la speranza dei cittadini di un futuro migliore».
«Abbiamo tanto lavoro da fare maggioranza e opposizione insieme. Io cercherò sempre di rendervi orgogliosi e fieri del nostro lavoro e di questa città. Mai in quest'aula erano state sedute così tante donne tra i banchi del consiglio comunale. Lo dico per l'onore e il piacere di vedere tante donne che sapranno dimostrare il loro valore e il loro impegno a servizio della nostra comunità. Io in quest'aula oggi riconosco tante consigliere comunali rappresentanti delle loro storie e delle storie dei cittadini che rappresentano. Non vedo quote, non vedo riserve, non vedo minoranze, vedo solo il futuro della città. Al nuovo consiglio comunale faccio quindi i miei migliori auguri di buon cammino verso il futuro, perché chi come noi fa politica, chi si assume l'impegno e la responsabilità di amministrare una comunità, lo fa declinando sempre i verbi del proprio lavoro al futuro», ha concluso Decaro.
«Un esito inatteso, non pensavo ci fosse una convergenza così ampia di consiglieri - ha detto Cavone nel suo discorso. Ringrazio il sindaco e i colleghi che mi hanno sostenuto rinnovandomi questa opportunità che spero di poter svolgere con terzietà. Mi ispirero alla imparzialità e interverrò per la rispettabilità del consiglio. Fuori cercherò di essere un consigliere comunale a servizio della città. Farò questa esperienza con uno stile diverso. A gennaio 2018 sono stato chiamato a sanare una crisi amministrativa, ed è stato difficile trovarmi a fare l'arbitro della partita. Avrò commesso una serie di errori, ma sempre con onestà e trasparenza. Per me ora è un nuovo inizio, cercherò di favorire un clima più sereno e produttivo nell'aula. Ho bisogno della collaborazione di tutti. Per i nostri concittadini dobbiamo essere un esempio. Mi auguro che tutti tendano alla razionalizzazione dei lavori, a partire da quelli delle commissioni, che spero possano essere riviste nella loro struttura. Siamo una grande città e dobbiamo dimostrare responsabilità. Sarò più rigido con gli assessori, la loro assenza deve avvenire solo a fronte di motivate ragioni. Deve esserci un coinvolgimento maggiore degli assessori rispetto al passato, ci vuole uno sforzo che va oltre il regolamento. Il consiglio comunale non può essere un mero orpello che discute solo debiti fuori bilancio. Un terzo del consiglio è composto da donne, ed è una cosa importante. Manca Maria Maugeri, un esempio che noi abbiamo il dovere di seguire».
«L'aula consiliare dedicata alla memoria del sindaco Enrico Dalfino - ha detto il primo cittadino Antonio Decaro in occasione dell'insediamento del nuovo Consiglio - spero sia per tutti noi fonte di inspirazione e motivo di orgoglio perché è qui che, in tanti prima di noi, hanno fatto la storia della nostra città ed è qui che noi siamo chiamati a esercitare il nostro dovere di rappresentanti dell'istituzione democratica più vicina ai cittadini, e più vicina alle istanze, alle aspettative e ai loro bisogni. Il nome di quest'aula ci ricorderà, anche nei momenti più difficili, che il sindaco Enrico Dalfino ci ha insegnato il rispetto per le istituzioni e per il lavoro dell'amministratore locale. Enrico Dalfino ci ha insegnato cosa vuol dire avere rispetto per il ruolo che siamo chiamati a ricoprire e le responsabilità che esso comporta. Rispettiamo i banchi dove oggi siamo seduti, onoriamoli con il nostro lavoro e con le battaglie che saprete e vorrete portare avanti nell'interesse della comunità che amministriamo. Questo non è per noi un traguardo ma solo la linea di partenza di un percorso che condurremo tutti insieme, nel rispetto delle differenze e delle idee di ciascuno ma sempre con lo sguardo rivolto agli interessi di tutti e mai a quelli del singolo. Se avremo prima di tutti noi rispetto per quest'aula allora anche i nostri concittadini avranno rispetto per noi. Il lavoro e l'impegno sono gli unici strumenti che abbiamo per combattere la sfiducia nelle istituzioni che purtroppo dilaga sempre di più nel nostro Paese. Da parte mia, guardando i vostri volti oggi, emozionati e fieri, sento di poter dire che insieme faremo un buon lavoro».
«Ai consiglieri che ritornano in quest'aula chiedo di continuare a lavorare insieme come abbiamo fatto nei cinque anni passati. Invece, ai consiglieri comunali che hanno varcato la soglia di quest'aula, per la prima volta, do il benvenuto: siete tanti e di questo, permettetemi di dirlo, sono molto orgoglioso, è il segno che la democrazia sa rigenerarsi. Sono orgoglioso di poter lavorare con tante ragazze e ragazzi, giovani donne e uomini che hanno scelto di dedicare una parte della loro vita al bene comune, alla nostra città. Guardo i vostri volti emozionati, qualche gesto impacciato e mi tornano alla mente le mie prime volte in quest'aula, io sedevo tra questi banchi ma vi assicuro che quest'aula incute lo stesso reverenziale timore a tutti e regala le stesse emozioni. A voi debuttanti vorrei dire, imparerete presto, siate capaci e determinati, ma non dimenticate mai l'emozione di questi giorni, di questi momenti, non dimenticate mai l'abbraccio delle persone che lo scorso 26 maggio si sono congratulate per la vostra elezione perché in quell'abbraccio c'era, insieme, la vostra soddisfazione e la speranza dei cittadini di un futuro migliore».
«Abbiamo tanto lavoro da fare maggioranza e opposizione insieme. Io cercherò sempre di rendervi orgogliosi e fieri del nostro lavoro e di questa città. Mai in quest'aula erano state sedute così tante donne tra i banchi del consiglio comunale. Lo dico per l'onore e il piacere di vedere tante donne che sapranno dimostrare il loro valore e il loro impegno a servizio della nostra comunità. Io in quest'aula oggi riconosco tante consigliere comunali rappresentanti delle loro storie e delle storie dei cittadini che rappresentano. Non vedo quote, non vedo riserve, non vedo minoranze, vedo solo il futuro della città. Al nuovo consiglio comunale faccio quindi i miei migliori auguri di buon cammino verso il futuro, perché chi come noi fa politica, chi si assume l'impegno e la responsabilità di amministrare una comunità, lo fa declinando sempre i verbi del proprio lavoro al futuro», ha concluso Decaro.