Cronaca
Bari, minaccia l'avvocato. Arrestato 59enne bitontino con l'accusa di estorsione
L'uomo ha cercato di ottenere la restituzione forzosa di alcuni immobili a Giovinazzo
Bari - domenica 2 dicembre 2018
12.24
Mesi e mesi di minacce ai danni di un avvocato barese. Domenico Lisi voleva a tutti i costi rientrare in possesso di alcuni immobili siti a Giovinazzo, precedentemente sottoposti a procedura di pignoramento. E per riavere di quei fabbricati nella sua disponibilità se l'è presa con un avvocato, Mario Spinelli, minacciando di appiccare il fuoco al suo studio.
Per questa ragione, con la pesante accusa di estorsione ai danni del legale barese, il 59enne residente a Bitonto è stato arrestato su decisione del giudice per le indagini preliminari della Procura della Repubblica di Bari e successivamente, dopo l'udienza di convalida celebrata presso il Tribunale del Riesame, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Tutto nasce dalla denuncia sporta proprio dall'avvocato barese, il quale aveva assunto la difesa di alcune persone che avevano chiesto e ottenuto dal Tribunale di Bari la restituzione di alcuni immobili dalla famiglia Lisi. Nel corso dell'iter giudiziario era anche sopraggiunta una procedura di pignoramento, l'espropriazione forzata dei beni, che aveva imposto il sequestro degli stessi fabbricati.
Questo, infatti, è stato l'elemento che ha dato un indirizzo all'attività investigativa: gli immobili della famiglia Lisi, del valore di circa 100 mila euro, erano da tempo oggetto di attenzioni da parte del 59enne bitontino, che avrebbe cercato di impossessarsene con minacce indirizzate all'avvocato di Bari. Telefonate sempre più pressanti, prima da parte di una donna, che avrebbe intimato al legale di eliminare il sequestro «Se non voleva subire conseguenze».
Fino a un uomo che, come riportato da Repubblica, avrebbe detto: «Entro otto giorni devi togliere il pignoramento, altrimenti ho già preparato tutto». Lisi, inasprendo il suo comportamento e rincarando la dose delle violente minacce, avrebbe anche coinvolto il collega di studio di Spinelli, Giuseppe Castellaneta, a cui avrebbe riferito che «Se l'uomo avesse perso la causa, lo studio sarebbe stato dato subito alle fiamme».
L'esame delle telefonate ha consentito alla Procura della Repubblica di Bari di chiedere e ottenere dal giudice per le indagini preliminari il provvedimento nei confronti dell'uomo (accusato di estorsione, perché minacciava per chiedere la restituzione di un bene), e ora detenuto ai domiciliari.
Per questa ragione, con la pesante accusa di estorsione ai danni del legale barese, il 59enne residente a Bitonto è stato arrestato su decisione del giudice per le indagini preliminari della Procura della Repubblica di Bari e successivamente, dopo l'udienza di convalida celebrata presso il Tribunale del Riesame, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Tutto nasce dalla denuncia sporta proprio dall'avvocato barese, il quale aveva assunto la difesa di alcune persone che avevano chiesto e ottenuto dal Tribunale di Bari la restituzione di alcuni immobili dalla famiglia Lisi. Nel corso dell'iter giudiziario era anche sopraggiunta una procedura di pignoramento, l'espropriazione forzata dei beni, che aveva imposto il sequestro degli stessi fabbricati.
Questo, infatti, è stato l'elemento che ha dato un indirizzo all'attività investigativa: gli immobili della famiglia Lisi, del valore di circa 100 mila euro, erano da tempo oggetto di attenzioni da parte del 59enne bitontino, che avrebbe cercato di impossessarsene con minacce indirizzate all'avvocato di Bari. Telefonate sempre più pressanti, prima da parte di una donna, che avrebbe intimato al legale di eliminare il sequestro «Se non voleva subire conseguenze».
Fino a un uomo che, come riportato da Repubblica, avrebbe detto: «Entro otto giorni devi togliere il pignoramento, altrimenti ho già preparato tutto». Lisi, inasprendo il suo comportamento e rincarando la dose delle violente minacce, avrebbe anche coinvolto il collega di studio di Spinelli, Giuseppe Castellaneta, a cui avrebbe riferito che «Se l'uomo avesse perso la causa, lo studio sarebbe stato dato subito alle fiamme».
L'esame delle telefonate ha consentito alla Procura della Repubblica di Bari di chiedere e ottenere dal giudice per le indagini preliminari il provvedimento nei confronti dell'uomo (accusato di estorsione, perché minacciava per chiedere la restituzione di un bene), e ora detenuto ai domiciliari.