Violenza
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Cronaca

Bari, minacciata con una pistola per aver chiesto di smetterla con i botti

La situazione in città sembra ormai fuori controllo, la denuncia di una donna da un quartiere periferico che ora vive con la paura

Minacciata da un ragazzino, con una pistola, per aver osato chiedere ad un gruppo di giovani di smettere di sparare botti. Succede a Bari, tra Natale e Capodanno. Il quartiere non è dato sapere quale sia, ma è lecito ipotizzare che non si tratti di un quartiere "a rischio" dove chiunque ci abiti non penserebbe mai di chiedere a qualcuno di smetterla di sparare. La donna, dopo ora di spari, scende in strada per chiedere ad un gruppo di giovani di smetterla, e in risposta si trova una pistola puntata in faccia da un ragazzino. Ora vive nella paura, e non è dato sapere se a quanto accaduto sia seguita, o meno, una denuncia alle forze dell'ordine. Forse la paura ha vinto.

«Purtroppo i botti a Bari sappiamo che segnalano diverse cose - racconta Leonardo Palmisano, a cui è arrivata la denuncia della donna e che ha deciso di farne un post Facebook - negli ultimi due anni abbiamo assistito ad un ripetersi e susseguirsi di questi eventi quotidiano. Da San Pasquale alto partono i botti che segnalano qualcosa a chi è in altri quartieri, e di conseguenza partono poi altri botti a Carbonara, a Madonnella, e da lì verso la zona nord. Evidentemente i botti sono un modo abbastanza rozzo di comunicare, arrivi di carichi prevalentemente. Durante il lockdown questa cosa si è percepita di più, in quanto il rumore squarcia il silenzio funebre della pandemia. Anzi, durante il lockdown sono aumentati, e quando c'è il coprifuoco vengono addirittura anticipati».

«I botti mettono in relazione quartieri diversi in modo efficace - aggiunge - l'episodio denunciato da un quartiere periferico di Bari è significativo. È davvero grave quanto accaduto. Sappiamo che ci sono ragazzini baresi armati e che non sono pochi, soprattutto in alcune zone, ma che potessero arrivare a puntare una pistola contro qualcuno solo per aver chiesto di smetterla con i botti vuol dire che siamo arrivati alla follia».

«Esiste una legge non scritta della strada purtroppo - aggiunge Palmisano - aggravata da una diffusione di armi che prima non c'era a Bari. Ora c'è il possesso della pistola troppo facile, non c'è una guerra di mafia in corso per cui che motivo c'è di portarsi a 13-14 anni una pistola dietro? Credi di poter diventare qualcuno? È molto pericoloso, non si hanno limiti e può partire facilmente un colpo».
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