Cronaca
Bari, minacciata con una pistola per aver chiesto di smetterla con i botti
La situazione in città sembra ormai fuori controllo, la denuncia di una donna da un quartiere periferico che ora vive con la paura
Bari - sabato 2 gennaio 2021
11.05
Minacciata da un ragazzino, con una pistola, per aver osato chiedere ad un gruppo di giovani di smettere di sparare botti. Succede a Bari, tra Natale e Capodanno. Il quartiere non è dato sapere quale sia, ma è lecito ipotizzare che non si tratti di un quartiere "a rischio" dove chiunque ci abiti non penserebbe mai di chiedere a qualcuno di smetterla di sparare. La donna, dopo ora di spari, scende in strada per chiedere ad un gruppo di giovani di smetterla, e in risposta si trova una pistola puntata in faccia da un ragazzino. Ora vive nella paura, e non è dato sapere se a quanto accaduto sia seguita, o meno, una denuncia alle forze dell'ordine. Forse la paura ha vinto.
«Purtroppo i botti a Bari sappiamo che segnalano diverse cose - racconta Leonardo Palmisano, a cui è arrivata la denuncia della donna e che ha deciso di farne un post Facebook - negli ultimi due anni abbiamo assistito ad un ripetersi e susseguirsi di questi eventi quotidiano. Da San Pasquale alto partono i botti che segnalano qualcosa a chi è in altri quartieri, e di conseguenza partono poi altri botti a Carbonara, a Madonnella, e da lì verso la zona nord. Evidentemente i botti sono un modo abbastanza rozzo di comunicare, arrivi di carichi prevalentemente. Durante il lockdown questa cosa si è percepita di più, in quanto il rumore squarcia il silenzio funebre della pandemia. Anzi, durante il lockdown sono aumentati, e quando c'è il coprifuoco vengono addirittura anticipati».
«I botti mettono in relazione quartieri diversi in modo efficace - aggiunge - l'episodio denunciato da un quartiere periferico di Bari è significativo. È davvero grave quanto accaduto. Sappiamo che ci sono ragazzini baresi armati e che non sono pochi, soprattutto in alcune zone, ma che potessero arrivare a puntare una pistola contro qualcuno solo per aver chiesto di smetterla con i botti vuol dire che siamo arrivati alla follia».
«Esiste una legge non scritta della strada purtroppo - aggiunge Palmisano - aggravata da una diffusione di armi che prima non c'era a Bari. Ora c'è il possesso della pistola troppo facile, non c'è una guerra di mafia in corso per cui che motivo c'è di portarsi a 13-14 anni una pistola dietro? Credi di poter diventare qualcuno? È molto pericoloso, non si hanno limiti e può partire facilmente un colpo».
«Purtroppo i botti a Bari sappiamo che segnalano diverse cose - racconta Leonardo Palmisano, a cui è arrivata la denuncia della donna e che ha deciso di farne un post Facebook - negli ultimi due anni abbiamo assistito ad un ripetersi e susseguirsi di questi eventi quotidiano. Da San Pasquale alto partono i botti che segnalano qualcosa a chi è in altri quartieri, e di conseguenza partono poi altri botti a Carbonara, a Madonnella, e da lì verso la zona nord. Evidentemente i botti sono un modo abbastanza rozzo di comunicare, arrivi di carichi prevalentemente. Durante il lockdown questa cosa si è percepita di più, in quanto il rumore squarcia il silenzio funebre della pandemia. Anzi, durante il lockdown sono aumentati, e quando c'è il coprifuoco vengono addirittura anticipati».
«I botti mettono in relazione quartieri diversi in modo efficace - aggiunge - l'episodio denunciato da un quartiere periferico di Bari è significativo. È davvero grave quanto accaduto. Sappiamo che ci sono ragazzini baresi armati e che non sono pochi, soprattutto in alcune zone, ma che potessero arrivare a puntare una pistola contro qualcuno solo per aver chiesto di smetterla con i botti vuol dire che siamo arrivati alla follia».
«Esiste una legge non scritta della strada purtroppo - aggiunge Palmisano - aggravata da una diffusione di armi che prima non c'era a Bari. Ora c'è il possesso della pistola troppo facile, non c'è una guerra di mafia in corso per cui che motivo c'è di portarsi a 13-14 anni una pistola dietro? Credi di poter diventare qualcuno? È molto pericoloso, non si hanno limiti e può partire facilmente un colpo».