Associazioni
Bari, ''Non guardarmi solo a metà''. In Feltrinelli con AIPD
Renata, con Trisomia 21: «Non ci giudicate a priori»
Bari - giovedì 18 ottobre 2018
18.00
Una giornata di sensibilizzazione sulla sindrome di Down si è svolta ad ottobre in tutta Italia. A Bari, presso la libreria Feltrinelli, lo hanno fatto gli operatori dell'Associazione Italiana Persone Down. A sensibilizzare, non solo loro ma in prima persona anche chi vive la sindrome di Down in tutta serenità e come unicità dell'essere umano. Sensibilizzare per conoscersi e dialogare. Per combattere il pregiudizio che spesso accompagna una poca conoscenza di questa condizione genetica, scoperta dal medico John Langdon Down nel 1866. Essa è caratterizzata dalla presenza nelle cellule di un cromosoma in più, il 21 che le dà anche il nome di Trisomia21. Sono sconosciute le cause che ne determinano l'insorgenza e questa alterazione è una variabile nello sviluppo mentale fisico e motorio. In Italia sono circa 38000 le persone con la sindrome di Down e, di questo dato, il 61% ha più di 25 anni. Un bambino su 1200 nasce con questa condizione genetica che grazie allo sviluppo della medicina, oggi ha una aspettativa di vita, di 62 anni, un dato destinato a crescere in futuro.
L'Associazione Italiana Persone Down nella sezione di Bari svolge attività di sensibilizzazione, informazione, consulenza e promozione. Per una completa integrazione delle persone con ''questa sindrome'', in tutti gli ambiti. Per aiutare le famiglie a confrontarsi e saper muovere i primi passi con la nascita di un figlio, dalla crescita all'educazione. L'inserimento nella scuola, nella società e nel mondo del lavoro.
I giovani e adulti possono apprendere un mestiere e praticarlo con ottima produttività e competenza. Si raggiunge un buon livello di autonomia imparando a prendersi cura di se stessi e fare molte cose.
«Non guardate mai alle apparenze - spiega Renata - Non ci giudicate a priori, perché anche noi abbiamo una lingua ed un cervello. É importante parlare con noi. Per condividere gli stessi sentimenti, tutti insieme».
L'Associazione Italiana Persone Down nella sezione di Bari svolge attività di sensibilizzazione, informazione, consulenza e promozione. Per una completa integrazione delle persone con ''questa sindrome'', in tutti gli ambiti. Per aiutare le famiglie a confrontarsi e saper muovere i primi passi con la nascita di un figlio, dalla crescita all'educazione. L'inserimento nella scuola, nella società e nel mondo del lavoro.
I giovani e adulti possono apprendere un mestiere e praticarlo con ottima produttività e competenza. Si raggiunge un buon livello di autonomia imparando a prendersi cura di se stessi e fare molte cose.
«Non guardate mai alle apparenze - spiega Renata - Non ci giudicate a priori, perché anche noi abbiamo una lingua ed un cervello. É importante parlare con noi. Per condividere gli stessi sentimenti, tutti insieme».