Vita di città
Bari, pista di viale della Repubblica ridotta ad un colabrodo: ciclisti a rischio
Il primo percorso per bici della città, è ormai malmesso e presenta i danni del tempo e delle radici degli alberi
Bari - domenica 3 novembre 2019
Era il 7 gennaio del 2008 quando venne messa la "prima pietra" della prima pista ciclabile della città, quella di viale della Repubblica. Da allora solo qualche piccola manutenzuone, soprattutto a causa di incidenti lungo il tragitto delle auto, e uno solo alle radici degli alberi nel 2013.
Ci sono voluti oltre 16 anni per vederla nascere (l'intervento rientrava in un più organico "Piano-programma degli itinerari ciclabili urbani" commissionato nel 1991 dall'Amministrazione comunale) e ora presenta tutti segni del tempo: resina della pavimentazione sconnessa, buche, rattoppi fatti male e quindi sollevati rispetto al piano, luci di divisione carreggiata rotti, pali delle barriere per le auto divelti o mancanti. Insomma un vero e proprio pericolo per i ciclisti.
In origine la pista ciclabile bidirezionale prevedeva la partenza da Corso Cavour angolo Corso Vittorio Emanuele fino a Viale della Repubblica, utilizzando il lato destro della carreggiata. Ma poi quella scelta non piacque perchè avrebbe comportato l'eliminazione della sosta. Oggi rappresenta un valido collegamento con le altre piste ma non si può prescindere dalla sicurezza. Per aggiustare un giunto tra un pezzo di pista e un altro, proprio vicino al parco, ci sono voluti 6 mesi, 6 mesi di transenne e ciclisti costretti a scendere per aggirare l'ostacolo. Quanto ci vorrà per un restyling totale quindi?
Ci sono voluti oltre 16 anni per vederla nascere (l'intervento rientrava in un più organico "Piano-programma degli itinerari ciclabili urbani" commissionato nel 1991 dall'Amministrazione comunale) e ora presenta tutti segni del tempo: resina della pavimentazione sconnessa, buche, rattoppi fatti male e quindi sollevati rispetto al piano, luci di divisione carreggiata rotti, pali delle barriere per le auto divelti o mancanti. Insomma un vero e proprio pericolo per i ciclisti.
In origine la pista ciclabile bidirezionale prevedeva la partenza da Corso Cavour angolo Corso Vittorio Emanuele fino a Viale della Repubblica, utilizzando il lato destro della carreggiata. Ma poi quella scelta non piacque perchè avrebbe comportato l'eliminazione della sosta. Oggi rappresenta un valido collegamento con le altre piste ma non si può prescindere dalla sicurezza. Per aggiustare un giunto tra un pezzo di pista e un altro, proprio vicino al parco, ci sono voluti 6 mesi, 6 mesi di transenne e ciclisti costretti a scendere per aggirare l'ostacolo. Quanto ci vorrà per un restyling totale quindi?