Vita di città
Bari, playground chiusi ma non per tutti. Leonetti: «Chiederò maggiori controlli»
Diversi quartieri interessati dal fenomeno, le reti sono state riparate per evitare l'accesso non autorizzato
Bari - venerdì 15 gennaio 2021
0.25 Comunicato Stampa
Playground cittadini chiusi, ma non per tutti. Come spesso accade ci sono i più furbi che pensano bene di rompere le recinzioni per utilizzarli. In questi giorni, per l'ennesima volta sono state riparate le reti dei playground dei quartieri di Barivecchia, di Sant'Anna, di Torre a Mare ed ora si aggiunge pure lo skate Park del quartiere Libertà
«Questa forma di inciviltà recidiva contro il bene pubblico, inizia ad infastidirmi sul serio - commenta il presidente del municipio I, Lorenzo Leonetti - Credo di dover fare molto presto un corso di lingue straniere, perché pare che l'italiano non sia sufficiente. Abbiamo chiuso i playgroud della città, non perché siamo brutti e cattivi, ma perché abbiamo il dovere di tutelare la nostra salute oltre che rispettare le leggi».
«Da quando ci sono le restrizioni imposte dalla pandemia - aggiunge - c'è chi si diverte a rompere, tagliare, manomettere le recinzioni di questi campi e, in barba alle regole, utilizzarli, aggregandosi. Quello che non vi è chiaro è che, ogni qualvolta chiamiamo gli operatori della multiservizi per eseguire questi interventi straordinari, andiamo a trascurare interventi ordinari che erano in programma in quella giornata. Gli operatori sono sempre gli stessi: sono gli stessi che quotidianamente si occupano delle manutenzioni dei parchi, ad esempio, oppure di tutte quelle infinite opere che interessano la nostra città. Quello che non è chiaro, è che questi soldi preferiremmo spenderli per il bene di tutti, non per l'egoismo di pochi».
«Chiederò alla polizia locale di effettuare maggiori controlli, sperando che dove non arrivi il buon senso, lo facciano le sanzioni», conclude.
«Questa forma di inciviltà recidiva contro il bene pubblico, inizia ad infastidirmi sul serio - commenta il presidente del municipio I, Lorenzo Leonetti - Credo di dover fare molto presto un corso di lingue straniere, perché pare che l'italiano non sia sufficiente. Abbiamo chiuso i playgroud della città, non perché siamo brutti e cattivi, ma perché abbiamo il dovere di tutelare la nostra salute oltre che rispettare le leggi».
«Da quando ci sono le restrizioni imposte dalla pandemia - aggiunge - c'è chi si diverte a rompere, tagliare, manomettere le recinzioni di questi campi e, in barba alle regole, utilizzarli, aggregandosi. Quello che non vi è chiaro è che, ogni qualvolta chiamiamo gli operatori della multiservizi per eseguire questi interventi straordinari, andiamo a trascurare interventi ordinari che erano in programma in quella giornata. Gli operatori sono sempre gli stessi: sono gli stessi che quotidianamente si occupano delle manutenzioni dei parchi, ad esempio, oppure di tutte quelle infinite opere che interessano la nostra città. Quello che non è chiaro, è che questi soldi preferiremmo spenderli per il bene di tutti, non per l'egoismo di pochi».
«Chiederò alla polizia locale di effettuare maggiori controlli, sperando che dove non arrivi il buon senso, lo facciano le sanzioni», conclude.