Scuola e Lavoro
Bari, Politecnico maschile? Ficarelli: «No, ad Architettura il 70% sono ragazze»
Nella Giornata della Donna ci si interroga su pari opportunità e barriere invisibili anche all'interno dei luoghi di studio
Bari - sabato 9 marzo 2019
13.21
Sebbene il Politecnico di Bari nell'immaginario collettivo sia un indirizzo scelto per la maggioranza dai ragazzi, i dati confermano che sono in crescita le iscrizioni di giovani studentesse, in tutti i corsi di laurea a carattere scientifico.
«I numeri - spiega la Prorettora del Politecnico Loredana Ficarelli, professoressa al dipartimento di architettura - ci dicono che le donne presenti all'interno dei corsi, stanno ottenendo grandi risultati al Politecnico. Nel dipartimento di architettura laurea magistrale, abbiamo il 70% di presenza femminile e devo dire che anche i risultati finali, sono con molta qualità e molto alti, non al pari degli uomini ma al pari di noi stesse».
Scienziate, tecnologhe, ingegnere e matematiche si sono raccontate ad una platea di 400 giovani, tra studentesse e studenti, al Politecnico, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Storie diverse ognuna con una grande passione e amore verso il proprio lavoro, chiave necessaria per una giusta scelta universitaria. Testimonianze di Donne affermate nel campo scientifico, economico e della ricerca universitaria a favore delle pari opportunità e per abbattere le barriere invisibili che portano a volte alla rinuncia, per le donne, di una carriera professionale dopo gli studi accademici.
A dimostrare invece che è possibile progettarsi un futuro professionale e a dare un valore aggiunto a questa Giornata, ci sono stati gli interventi preziosi di Silvana Badaloni Professoressa di Ingegneria dell'informazione di Padova; Mariarita Costanza, Ingegnera cofondatrice e Cto Macnil - Gruppo Zucchetti; Loretta L. del Mercato, Ricercatrice CNR - Nanotec di Lecce; Maria Antonietta Fiore, Ricercatrice del Dipartimento di economia a Foggia; Anna Matteo, Ingegnera per la Digital Trasformation Information Tecnology Director OVS; Lucia Mirabella, Ricercatrice in Anestesiologia al Dipartimento Scienze Mediche e Chirurgiche all'Università di Foggia; Stefania Ricci, Head of Business Design and Development Banking LIoyds Group; Alberta Zallone, Referente Progetti Sperimentali Agenzia Spaziale Italiana ed Europea.
«Una giornata assolutamente positiva - conclude Loredana Ficarelli - gli interventi hanno tracciato significativi percorsi di ognuno di loro e credo che però tutti abbiano fatto attenzione non tanto per la questione di genere, ma puntando la tensione sulla capacità di ognuno di noi, donna o uomo, di esercitare le proprie capacità scientifiche. A tutti i giovani, studentesse e studenti, dico che non devono risparmiarsi, devono approfondire la conoscenza dei loro desideri e per questo bisogna lavorare tanto. Raggiungere un obiettivo significa fatica. Utilizziamo la giornata delle donne per dare la giusta dimensione a una competizione, non con gli uomini, è una competizione alta, sana e giusta».
Dopo un dibattito proprio sulle barriere invisibili che una donna deve abbattere per se stessa, nell'ambito di questo evento ''STEM, un gioco da ragazze'', tra l'Aula Magna Attilio Alto, l'Atrio Cherubini e le aule del Politecnico, si sono tenuti diversi laboratori di Scienze, Tecnologie, Engineering e Matematica. Diverse le Università di Bari, Foggia e Salento, i centri di ricerca, e le associazioni scientifiche che hanno partecipato e promosso con il Politecnico questa giornata utile a far comprendere l'importanza di una scelta universitaria che deve partire dai propri talenti, perché questi appagheranno poi un futuro lavoro.
«I numeri - spiega la Prorettora del Politecnico Loredana Ficarelli, professoressa al dipartimento di architettura - ci dicono che le donne presenti all'interno dei corsi, stanno ottenendo grandi risultati al Politecnico. Nel dipartimento di architettura laurea magistrale, abbiamo il 70% di presenza femminile e devo dire che anche i risultati finali, sono con molta qualità e molto alti, non al pari degli uomini ma al pari di noi stesse».
Scienziate, tecnologhe, ingegnere e matematiche si sono raccontate ad una platea di 400 giovani, tra studentesse e studenti, al Politecnico, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Storie diverse ognuna con una grande passione e amore verso il proprio lavoro, chiave necessaria per una giusta scelta universitaria. Testimonianze di Donne affermate nel campo scientifico, economico e della ricerca universitaria a favore delle pari opportunità e per abbattere le barriere invisibili che portano a volte alla rinuncia, per le donne, di una carriera professionale dopo gli studi accademici.
A dimostrare invece che è possibile progettarsi un futuro professionale e a dare un valore aggiunto a questa Giornata, ci sono stati gli interventi preziosi di Silvana Badaloni Professoressa di Ingegneria dell'informazione di Padova; Mariarita Costanza, Ingegnera cofondatrice e Cto Macnil - Gruppo Zucchetti; Loretta L. del Mercato, Ricercatrice CNR - Nanotec di Lecce; Maria Antonietta Fiore, Ricercatrice del Dipartimento di economia a Foggia; Anna Matteo, Ingegnera per la Digital Trasformation Information Tecnology Director OVS; Lucia Mirabella, Ricercatrice in Anestesiologia al Dipartimento Scienze Mediche e Chirurgiche all'Università di Foggia; Stefania Ricci, Head of Business Design and Development Banking LIoyds Group; Alberta Zallone, Referente Progetti Sperimentali Agenzia Spaziale Italiana ed Europea.
«Una giornata assolutamente positiva - conclude Loredana Ficarelli - gli interventi hanno tracciato significativi percorsi di ognuno di loro e credo che però tutti abbiano fatto attenzione non tanto per la questione di genere, ma puntando la tensione sulla capacità di ognuno di noi, donna o uomo, di esercitare le proprie capacità scientifiche. A tutti i giovani, studentesse e studenti, dico che non devono risparmiarsi, devono approfondire la conoscenza dei loro desideri e per questo bisogna lavorare tanto. Raggiungere un obiettivo significa fatica. Utilizziamo la giornata delle donne per dare la giusta dimensione a una competizione, non con gli uomini, è una competizione alta, sana e giusta».
Dopo un dibattito proprio sulle barriere invisibili che una donna deve abbattere per se stessa, nell'ambito di questo evento ''STEM, un gioco da ragazze'', tra l'Aula Magna Attilio Alto, l'Atrio Cherubini e le aule del Politecnico, si sono tenuti diversi laboratori di Scienze, Tecnologie, Engineering e Matematica. Diverse le Università di Bari, Foggia e Salento, i centri di ricerca, e le associazioni scientifiche che hanno partecipato e promosso con il Politecnico questa giornata utile a far comprendere l'importanza di una scelta universitaria che deve partire dai propri talenti, perché questi appagheranno poi un futuro lavoro.