progetto esecutivo consolidamento cava di maso la riunione
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Territorio

Bari, c'è il progetto esecutivo per il consolidamento della ex Cava di Maso

Galasso: «Momento epocale. Vicini alla messa in sicurezza dell'area»

La ex Cava di Maso, nel cuore del rione Santa Rita, nell'est barese, è pronta a togliersi di dosso la fama di luogo insicuro e pericolante. Si è svolto ieri nel pomeriggio, infatti, l'incontro definitivo presso la commissione LLPP del Municipio IV che, nei giorni scorsi, aveva espresso la volontà di essere messa a parte dei dettagli del progetto esecutivo che prevede un'azione di consolidamento della parete rocciosa a nord della cava ormai in disuso.

All'incontro hanno partecipato l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bari Giuseppe Galasso, il presidente del Municipio II Nicola Acquaviva, i consiglieri municipali e un rappresentante del Commissario straordinario pro tempore (l'ingegner Pulli della Regione Puglia, nello specifico) in qualità di delegato per l'attuazione degli interventi finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico sul territorio regionale, previsti da un precedente accordo siglato tra il Ministero e la Regione nel novembre del 2010, in attuazione di una delibera CIPE del 2012. Il responsabile del procedimento dei lavori è la geologa Tiziana Caggero, intervenuta all'incontro per illustrare nel dettaglio il progetto esecutivo, ormai nella versione finale prossima all'approvazione.

I lavori sono già stati finanziati per un totale di 4 milioni e 430 mila Euro, e la gara per la messa in sicurezza dell'area è stata vinta dall'ATI composta dall'impresa Nicola D'Aloiso srl e dalla Modomec Ecoambiente, mentre i professionisti incaricati dall'ATI della progettazione rispondono al nome di Piacentini Ingegneri srl e studio Romanazzi-Boscia e Associati srl e una serie di ingegneri, geologi e architetti, uniti in raggruppamento.

Si tratta di un progetto andato in gara sulla base di un progetto preliminare, il che comportava nelle fasi iniziali del bando che l'aggiudicatario avesse il dovere di presentare un'offerta corredata del progetto definitivo.

Quello che ha portato alla presentazione di un progetto definitivo è stato un percorso tortuoso e accidentato, reso ancor più complesso dall'intricato iter procedurale che accompagna questo genere di interventi. La gara, infatti, fu bandita a giugno 2015 in seguito a una lunga serie di dibattiti tra la già all'epoca amministrazione Decaro e il commissario straordinario che a aveva il compito di occuparsi del caso relativo alla ex cava. L'aggiudicazione della gara porta data dicembre 2015, periodo a partire dal quale si aprì un periglioso iter burocratico finalizzato all'approvazione del progetto definitivo, conclusosi solo lo scorso 23 marzo con una conferenza dei servizi.

Il percorso procedurale è durato, quindi, più di un anno e mezzo, in cui si è assistito a un incessante rimbalzo di pareri tra le numerose autorità chiamate a vigilare sulla ex Cava di Maso, non ultime l'Autorità di Bacino e la Soprintendenza (i cui rapporti con il Comune, come noto, si sono inaspriti nel corso dell'ultimo anno), fino all'approvazione definitiva del progetto con prescrizioni, tutte recepite nel livello di progettazione successiva.

Dalla primavera 2017 a oggi, inoltre, è iniziato un altro lungo percorso burocratico, in cui l'esecutivo ha dovuto raccogliere tutti i pareri previsti, l'ultimo dei quali arrivato soltanto dieci giorni fa. Inizia, dunque, ora l'ultima fase di approvazione, che prevede il semaforo verde da parte degli uffici comunali della Ripartizione Urbanistica. A seguire potranno iniziare le fasi propedeutiche ai lavori, che prevedono gli espropri di alcune aree (a ridosso dei condomini di Santa Rita) necessarie per la realizzazione degli interventi.

I lavori veri e propri dovrebbero così partire da gennaio 2018. Al termine dell'opera non solo l'area sarà messa in totale sicurezza, ma sarà possibile accedervi anche dal lato della parete nord (contigua a via Rocco di Cillo), lì dove ora si può arrivare soltanto da sud, dove è ubicata la parrocchia di Santa Rita su via Costruttori di Pace.

l progetto, nel dettaglio, prevede innanzitutto che venga realizzata una recinzione con fondazioni a delimitare lo spazio superiore in prossimità dei condomini prospicienti la cava. Sarà installata una rete paramassi che cingerà la parete nord e che sarà anche caratterizzata dalla presenza di un sistema di funi realizzate in trefoli di acciaio e dall'esecuzione di interventi di placcaggio, cioè di blocco di eventuali porzioni di pietra che potrebbero staccarsi attraverso ancoraggi speciali.

Alcuni ancoraggi verranno eseguiti in maniera più profonda, con perforazioni della parete, e il tutto verrà completato con la realizzazione di un terrazzamento che conferirà alla parete un aspetto a gradoni verticali, ciascuno dei quali di circa 5 metri di altezza, superato da un sistema di scale e di camminamenti opportunamente studiati anche dal punto di vista estetico e dotati di arredi e sedute con parti in pietra a vista, piante e arbusti, sistema di illuminazione e cancello d'ingresso.

«É un momento epocale - commenta Giuseppe Galasso - perché siamo veramente vicini all'avvio dei lavori di messa in sicurezza definitiva dell'area. Cava di Maso ha due problemi fondamentali: il primo riguarda l'alta pericolosità idraulica, correlata al rischio allagamenti in caso di piena del canale Balice, come accaduto nel 2005. Per poter rimuovere questo problema, e quindi cambiarne la perimetrazione nell'ambito del rischio idrogeologico, è necessario che vengano rimosse delle pareti e dei muretti presenti nel letto del canale Balice, in prossimità di Cava di Maso, che, ove dovessero persistere, risulterebbero di ostacolo al deflusso delle acque con rischio di nuovo allagamento della cava. La rimozione di questi manufatti, oggetto di un contenzioso tra il Comune e le proprietà private che li hanno realizzati, sarà definita a seguito della sentenza attesa per il prossimo mese di marzo, che porrà fine a questa controversia. Il secondo problema riguarda l'elevata pericolosità geomorfologica rappresentata principalmente, ma non solo, dal rischio di crollo in corrispondenza della parete nord, dove sorgono i condomini di via Rocco di Cillo ai civici 18 e 20, che sarà del tutto scongiurato attraverso la realizzazione degli interventi di consolidamento previsti in questo progetto. Una volta eliminati i manufatti all'interno del letto del Balice ed eseguito il consolidamento della parete nord, l'ultima fase riguarderà la progettazione della riqualificazione generale della restante parte di Cava di Maso, che potrà restituita alla piena fruizione dei cittadini. A distanza di 12 anni da quel tragico evento, si sblocca finalmente l'avvio dei lavori di consolidamento della parete nord, particolarmente complessi, dando seguito all'importante finanziamento disponibile. Le simulazioni progettuali testimoniano come gli interventi di prossima cantierizzazione coniughino al meglio aspetti tecnico-funzionali e cura estetica, nel rispetto delle legittime aspettative dei residenti di quell'area, che finalmente si lasceranno alle spalle i timori di questi anni e potranno tornare a frequentare lo spazio pubblico in tutta sicurezza. Un aspetto che mi preme sottolineare è che il progetto base non prevedeva la sistemazione della parete con le terrazze, l'illuminazione, le sedute e la vegetazione, tutti interventi proposti dal concorrente come migliorie in sede di gara, circostanza che ha consentito l'ampliamento dell'intervento strutturale contemplando, accanto al consolidamento, anche la sistemazione dell'area e la creazione di un nuovo accesso in corrispondenza di via Rocco di Cillo».
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