Vita di città
Bari, quella misteriosa masseria nel parcheggio dello stadio
Da dimora lussuosa di fine Settecento a rudere utilizzato da prostitute e trans. Ecco cosa c'è all'interno
Bari - domenica 7 luglio 2019
12.33
Caratterizzata da un pallido intonaco rosa antico, dalla alte mura fortificate, da una pianta rettangolare che si affaccia su un ampio giardino interno, da due rampe di scale che si chiudono a tenaglia, e da 4 bellissime garitte di vedetta pensili poste agli angoli della struttura. È villa Lamberti, una masseria fortificata datata 1729 che svetta imponente tra lo squallore dei parcheggi dello stadio San Nicola a Bari. Oltre alla maestosa villa, si nota anche un bellissimo campanile a vela e un grande portale ad arco a tutto sesto che alla fine del '700 doveva accompagnare gli ospiti della casa verso l'accoglienza dei proprietari, una famiglia di origini capursesi, i Sardano, che poi lasciarono questo capolavoro ai bolognesi Lamberti, da cui il nome odierno.
Sulla villa pare penda anche un vincolo della Soprintendenza targato 1980 che rende ancora meno appetibile, da un punto di vista commerciale, la struttura. Cosa accadrà? Nella migliore delle ipotesi potrebbe essere rasa al suolo per far posto a qualche palazzina anonima quando prima o poi anche la zona dello Stadio verrà riqualificata. Per ora resta una cattedrale nel deserto come ce ne sono tante, un diamante in mezzo al mare, che brilla, ancora, per chi è sensibile al fascino dell'arte e della storia barese.
Come spesso accade a queste strutture bellissime e fragili insieme, la villa è abbandonata da almeno un cinquant'ennio. Complice il luogo in cui oggi si trova, ha perso senza dubbio un appeal immobiliare e i diversi eredi non potendo reastaurarla l'hanno abbandonata. Oggi si presenta saccheggiata, sporca, utilizzata da accattoni e prostitute e soprattutto a rischio crollo. Avventurasi in una costruzione simile resta però sempre affascinante. Dopo aver attraversato erbacce altezza ginocchia ci si ritrova in un giardino a pianta squadrata che lascia immaginare la bellezza che nell'Ottocento doveva caratterizzare la villa. Da un piccolo varco si accede facilmente all'interno dove ci sono le diverse stanze, in alcune ci sono anche pavimenti decorati con le marmette sino alla parte superiore invasa purtroppo dai colombi.Sulla villa pare penda anche un vincolo della Soprintendenza targato 1980 che rende ancora meno appetibile, da un punto di vista commerciale, la struttura. Cosa accadrà? Nella migliore delle ipotesi potrebbe essere rasa al suolo per far posto a qualche palazzina anonima quando prima o poi anche la zona dello Stadio verrà riqualificata. Per ora resta una cattedrale nel deserto come ce ne sono tante, un diamante in mezzo al mare, che brilla, ancora, per chi è sensibile al fascino dell'arte e della storia barese.