Attualità
Bari ricorda Benny Petrone a 45 anni dalla morte, «Perché quanto accaduto non si ripeta»
Presente alla commemorazione la sorella Porzia e il sindaco, Antonio Decaro. In serata manifestazione in piazza
Bari - lunedì 28 novembre 2022
12.54
Bari non dimentica Benedetto Petrone e a 45 anni di distanza da quel lunedì 28 novembre 1977 celebra la sua memoria, con due momenti di commemorazione, prima nei pressi della targa della via a lui dedicata, e poi sotto la lapide in sua memoria affissa in piazza Prefettura.
Come ogni anno a ricordare Benedetto c'è sua sorella Porzia Petrone: «Anche se è passato tanto tempo, quando arriva questo giorno è come se sia accaduto ieri. Io mi rivolgo oggi ai giovani, non solo a quelli che sono qui, è importante sentire la storia di Benedetto. I giovani sono il nostro domani, ed è importante che sappiano e che non dimentichino mio fratello».
E sulla possibile archiviazione della nuova inchiesta aggiunge: «Dopo 45 anni non ha più senso, loro hanno vissuto la loro vita, mentre Benedetto "sta sotto terra". Non serve più, non ci ridarà Benedetto, né cambia ciò che abbiamo sofferto».
«Dobbiamo essere testimoni vivi dell'antifascismo - sottolinea Decaro - soprattutto in questo momento in cui si manifesta in maniera più subdola. Dobbiamo praticare l'antifascismo, concretamente, nelle nostre azioni quotidiane. Questa è una commemorazione particolare, e la strada da seguire ce l'ha indicata Porzia: ricordare Benedetto Petrone significa fare in modo che queste cose non accadano mai più».
Come ogni anno a ricordare Benedetto c'è sua sorella Porzia Petrone: «Anche se è passato tanto tempo, quando arriva questo giorno è come se sia accaduto ieri. Io mi rivolgo oggi ai giovani, non solo a quelli che sono qui, è importante sentire la storia di Benedetto. I giovani sono il nostro domani, ed è importante che sappiano e che non dimentichino mio fratello».
E sulla possibile archiviazione della nuova inchiesta aggiunge: «Dopo 45 anni non ha più senso, loro hanno vissuto la loro vita, mentre Benedetto "sta sotto terra". Non serve più, non ci ridarà Benedetto, né cambia ciò che abbiamo sofferto».
«Dobbiamo essere testimoni vivi dell'antifascismo - sottolinea Decaro - soprattutto in questo momento in cui si manifesta in maniera più subdola. Dobbiamo praticare l'antifascismo, concretamente, nelle nostre azioni quotidiane. Questa è una commemorazione particolare, e la strada da seguire ce l'ha indicata Porzia: ricordare Benedetto Petrone significa fare in modo che queste cose non accadano mai più».