Attualità
Bari ricorda la strage di Capaci. Riccardo Scamarcio legge le memorie di Giovanni Falcone
La cerimonia nella sede della Corte d'Appello. Barone: «Una data punto di riferimento per intere generazioni»
Bari - martedì 23 maggio 2023
18.09
L'assessora regionale al Welfare Rosa Barone ha partecipato questa mattina nella Corte di Appello di Bari alla cerimonia in ricordo della strage di Capaci nella quale morirono il giudice Falcone, sua moglie e gli agenti della sua scorta.
Alla cerimonia hanno preso parte autorità militari e religiose e l'attore Riccardo Scamarcio, che ha letto passi di alcuni scritti del giudice Falcone sul ruolo della Magistratura nella lotta alla mafia, frutto delle sue indagini sulla criminalità organizzata. Tra gli altri erano presenti il procuratore di Bari Riccardo Rossi e il presidente della Corte di Appello di Bari Francesco Cassano.
«Quello che è successo 31 anni fa a Capaci - ha dichiarato l'assessora Barone - ha segnato la storia del nostro Paese. Una data che è diventata un punto di riferimento per intere generazioni ed è bello vedere qui oggi anche tanti giovani, in virtù del fatto che quello che è stato non sarà dimenticato. La data di oggi segna uno spartiacque nella lotta alla mafia e abbiamo il dovere di continuare a ricordarla. Ognuno deve fare la sua parte: sta a noi Istituzioni supportare la Magistratura e i cittadini perbene. Uniti per un unico obiettivo».
Riccardo Scamarcio, a margine della cerimonia, ha detto: «Uomini coraggiosi ed eroici come Falcone e Borsellino hanno pagato con la vita, e sono diventati martiri. Loro ci fanno capire che in questo paese ci sono forze che agiscono contro gli interessi della collettività, ma ci sono anche uomini delle istituzioni che hanno messo la loro vita in pericolo per difendere gli interessi di tutti».
Scamarcio ha letto dei «Pensieri di Giovanni Falcone sulla mafia e sul suo lavoro. Bisogna che anche le nuove generazioni capiscano che ci sono uomini dello stato che hanno pagato con la vita, ma hanno ottenuto un grande risultato. Hanno scoperto il vaso di Pandora di poteri criminali, che continuano ad agire contro gli interessi dei cittadini e i valori costituzionali».
Alla cerimonia hanno preso parte autorità militari e religiose e l'attore Riccardo Scamarcio, che ha letto passi di alcuni scritti del giudice Falcone sul ruolo della Magistratura nella lotta alla mafia, frutto delle sue indagini sulla criminalità organizzata. Tra gli altri erano presenti il procuratore di Bari Riccardo Rossi e il presidente della Corte di Appello di Bari Francesco Cassano.
«Quello che è successo 31 anni fa a Capaci - ha dichiarato l'assessora Barone - ha segnato la storia del nostro Paese. Una data che è diventata un punto di riferimento per intere generazioni ed è bello vedere qui oggi anche tanti giovani, in virtù del fatto che quello che è stato non sarà dimenticato. La data di oggi segna uno spartiacque nella lotta alla mafia e abbiamo il dovere di continuare a ricordarla. Ognuno deve fare la sua parte: sta a noi Istituzioni supportare la Magistratura e i cittadini perbene. Uniti per un unico obiettivo».
Riccardo Scamarcio, a margine della cerimonia, ha detto: «Uomini coraggiosi ed eroici come Falcone e Borsellino hanno pagato con la vita, e sono diventati martiri. Loro ci fanno capire che in questo paese ci sono forze che agiscono contro gli interessi della collettività, ma ci sono anche uomini delle istituzioni che hanno messo la loro vita in pericolo per difendere gli interessi di tutti».
Scamarcio ha letto dei «Pensieri di Giovanni Falcone sulla mafia e sul suo lavoro. Bisogna che anche le nuove generazioni capiscano che ci sono uomini dello stato che hanno pagato con la vita, ma hanno ottenuto un grande risultato. Hanno scoperto il vaso di Pandora di poteri criminali, che continuano ad agire contro gli interessi dei cittadini e i valori costituzionali».