Attualità
Bari, ristoratori e lavoratori autonomi in piazza: "Pronti a riaprire, non riusciremo a sopravvivere"
Alla manifestazione hanno aderito anche gli operatori del mondo dello spettacolo, del settore wedding e i lavoratori ambulanti
Bari - venerdì 5 febbraio 2021
12.23
"Ci avete tolto la nostra arte, ridateci ciò che è nostro", "Tutele sociali per i lavoratori autonomi", "Violati i nostri diritti, pagateci tutti questi danni". Sono alcuni dei cartelli esposti questa mattina a Bari, in piazza Prefettura, durante la protesta organizzata da ristoratori e associazioni culturali.
La pandemia e le conseguenti restrizioni imposte dal governo stanno danneggiando i settori della ristorazione, del wedding, dello sport e della cultura.
I ristoratori baresi sono pronti a riaprire i battenti a partire dal 14 febbraio, giorno di San Valentino. La Puglia dovrebbe tornare in zona gialla da lunedì, con la conseguente riapertura delle attività fino alle ore 18. Gli operatori del settore però chiedono di poter lavorare anche nelle ore serali, almeno fino alle 22.
"Ho aperto la mia attività nel 2020 – spiega Amanda Angiolelli, ristoratrice – ma purtroppo non ho diritto a nessun ristoro perché non ho fatturato nel 2019. È impossibile andare avanti in questo modo, stiamo cercando di sopravvivere. I nostri dipendenti non hanno ancora percepito la cassa integrazione e noi al momento non siamo in grado di pagarli. Siamo uniti e non ci fermiamo".
"Il settore wedding è fermo ormai da un anno – aggiunge Antonio Roselli -, gli sposi chiedono quando finalmente potranno celebrare il matrimonio e al momento non siamo in grado di dare loro una risposta. Serve un protocollo per ripartire, naturalmente rispettando tutte le norme igienico-sanitarie. Il nostro settore concede opportunità di lavoro a centinaia di persone: dai dj ai camerieri, passando per lavoratori a chiamata. Tutta questa gente non è stata tutelata. Vogliamo soltanto tornare a fare il nostro lavoro rispettando la legge".
Anche il mondo della cultura e dello spettacolo è stato colpito duramente dall'emergenza Covid: "Vogliamo tornare nelle nostre palestre, nei teatri – aggiunge Azzurra Di Gioia, rappresentante del mondo danza – riabbracciando così i bambini e i ragazzi".
Presente anche la rappresentanza dei lavoratori ambulanti: "L'annullamento delle sagre e delle feste patronali durante tutto il 2020 – conclude Alessandro Margherito – ha bloccato il nostro settore. I ristori non bastano, chiediamo alla Prefetta un tavolo tecnico specifico per il nostro settore. Non siamo in grado di continuare la nostra attività in queste condizioni".
Alla manifestazione ha aderito anche il Movimento Impresa che ha denunciato la scarsa partecipazione di operatori del settore e lavoratori autonomi.
La pandemia e le conseguenti restrizioni imposte dal governo stanno danneggiando i settori della ristorazione, del wedding, dello sport e della cultura.
I ristoratori baresi sono pronti a riaprire i battenti a partire dal 14 febbraio, giorno di San Valentino. La Puglia dovrebbe tornare in zona gialla da lunedì, con la conseguente riapertura delle attività fino alle ore 18. Gli operatori del settore però chiedono di poter lavorare anche nelle ore serali, almeno fino alle 22.
"Ho aperto la mia attività nel 2020 – spiega Amanda Angiolelli, ristoratrice – ma purtroppo non ho diritto a nessun ristoro perché non ho fatturato nel 2019. È impossibile andare avanti in questo modo, stiamo cercando di sopravvivere. I nostri dipendenti non hanno ancora percepito la cassa integrazione e noi al momento non siamo in grado di pagarli. Siamo uniti e non ci fermiamo".
"Il settore wedding è fermo ormai da un anno – aggiunge Antonio Roselli -, gli sposi chiedono quando finalmente potranno celebrare il matrimonio e al momento non siamo in grado di dare loro una risposta. Serve un protocollo per ripartire, naturalmente rispettando tutte le norme igienico-sanitarie. Il nostro settore concede opportunità di lavoro a centinaia di persone: dai dj ai camerieri, passando per lavoratori a chiamata. Tutta questa gente non è stata tutelata. Vogliamo soltanto tornare a fare il nostro lavoro rispettando la legge".
Anche il mondo della cultura e dello spettacolo è stato colpito duramente dall'emergenza Covid: "Vogliamo tornare nelle nostre palestre, nei teatri – aggiunge Azzurra Di Gioia, rappresentante del mondo danza – riabbracciando così i bambini e i ragazzi".
Presente anche la rappresentanza dei lavoratori ambulanti: "L'annullamento delle sagre e delle feste patronali durante tutto il 2020 – conclude Alessandro Margherito – ha bloccato il nostro settore. I ristori non bastano, chiediamo alla Prefetta un tavolo tecnico specifico per il nostro settore. Non siamo in grado di continuare la nostra attività in queste condizioni".
Alla manifestazione ha aderito anche il Movimento Impresa che ha denunciato la scarsa partecipazione di operatori del settore e lavoratori autonomi.