Attualità
Bari, sei gay o hai figli? Il nostro lavoro non fa per te
La denuncia di Mixed LGBTI riguarda un questionario sottoposto ad un ragazzo per un posto da animatore turistico
Bari - giovedì 14 febbraio 2019
8.45
Un annuncio di lavoro a Bari per un posto di animatore turistico, un colloquio e l'amara sorpresa. Ai candidati viene somministrato un questionario in cui indicare i propri dati. Ma tra le domande spuntano quesiti che nulla dovrebbero avere a che fare con il lavoro e con le attitudini dei diversi candidati a poterlo svolgere al meglio e che possano aiutare i selezionatori a scegliere tra gli aspiranti.
Come si legge nella foto che alleghiamo, infatti, ad un certo punto si possono leggere due quesiti: Figli sì/no e Eterosessuale sì/no. Due caratteristiche, se così vogliamo definirle, completamente attinenti alla sfera privata dei soggetti che per legge non dovrebbero incidere in nessun modo su una selezione per un posto di lavoro.
«Ad un nostro attivista è stato somministrato un questionario preventivo alla convocazione per un colloquio di lavoro - denunciano da Mixed LGBTI - Una delle domande riguardava l'orientamento sessuale del/della candidato/a, il che è già sconcertante di suo, visto che non esiste alcun lavoro al mondo in cui questo possa o debba essere rilevante. Ma ciò che rende la domanda ancora più grave, a parte la sua ingiustificata violazione della privacy, è il modo in cui è posta: "ETEROSESSUALE : sì / no". Non solo si chiede di proferire circa la propria sfera sessuale e affettiva, ma si chiede anche una definizione 'per contrasto alla norma'».
Nessuna rettifica per ora è giunta dall'azienda incriminata, sta di fatto che nel 2019 siamo ancora di fronte a discriminazioni nel luogo di lavoro legate alla sfera sessuale o alla genitorialità. E nonostante i molti proclami politici e non solo i passi avanti sono ancora molti da fare.
Come si legge nella foto che alleghiamo, infatti, ad un certo punto si possono leggere due quesiti: Figli sì/no e Eterosessuale sì/no. Due caratteristiche, se così vogliamo definirle, completamente attinenti alla sfera privata dei soggetti che per legge non dovrebbero incidere in nessun modo su una selezione per un posto di lavoro.
«Ad un nostro attivista è stato somministrato un questionario preventivo alla convocazione per un colloquio di lavoro - denunciano da Mixed LGBTI - Una delle domande riguardava l'orientamento sessuale del/della candidato/a, il che è già sconcertante di suo, visto che non esiste alcun lavoro al mondo in cui questo possa o debba essere rilevante. Ma ciò che rende la domanda ancora più grave, a parte la sua ingiustificata violazione della privacy, è il modo in cui è posta: "ETEROSESSUALE : sì / no". Non solo si chiede di proferire circa la propria sfera sessuale e affettiva, ma si chiede anche una definizione 'per contrasto alla norma'».
Nessuna rettifica per ora è giunta dall'azienda incriminata, sta di fatto che nel 2019 siamo ancora di fronte a discriminazioni nel luogo di lavoro legate alla sfera sessuale o alla genitorialità. E nonostante i molti proclami politici e non solo i passi avanti sono ancora molti da fare.