Politica
Bari, si candida la figlia di una vittima della strage dei treni, è polemica
Sul manifesto una immagine del momento dell' incidente in cui morirono 23 persone, e uno slogan con chiaro riferimento all'accaduto
Bari - lunedì 15 aprile 2019
15.38
Nella strage Ferrotramviaria del 2016 morirono 23 persone e tra queste c'era Enrico Castellano, la cui figlia Daniela Castellano, da allora presidente di Astip, si è messa fin da subito in prima linea nella lotta per la verità. E ora decide di fare il grande salto ed entrare nella politica cittadina candidandosi con Forza Italia.
Non ci sarebbe nulla di male nella scelta di entrare in politica, e cercare di cambiare le cose dall'interno, se non fosse che per sponsorizzare la sua candidatura qualcuno ha avuto la bella idea di fare un manifesto 6X3 in cui la sua immagine, con i capelli al vento, si fonde con una dello schianto, con le lamiere dei treni in cui suo padre trovò la morte, Inoltre, anche lo slogan associato all'immagine è un chiaro riferimento all'accaduto: «MAI PIÙ, la sicurezza dei cittadini viene prima di ogni altra cosa». Senza considerare che viene anche sottolineata la sua carica di presidente dell'associazione.
Molti i commenti che ritengono la scelta quantomeno discutibile, e tra chi parla di sciacallaggio alcuni si pongono anche la domanda su cosa ne pensino i parenti delle altre vittime.
Lei risponde alle critiche in modo molto duro e diretto: «È più discutibile la mia candidatura o la deroga della concessione che ha concesso la Regione Puglia a Ferrotramviaria, nonostante sia imputata con i suoi alti vertici nel processo per disastro ferroviario del 12 luglio 2016?», sottolineando che la sua è: «Una battaglia di verità contro le gravi mancanze di certa politica».
Non ci sarebbe nulla di male nella scelta di entrare in politica, e cercare di cambiare le cose dall'interno, se non fosse che per sponsorizzare la sua candidatura qualcuno ha avuto la bella idea di fare un manifesto 6X3 in cui la sua immagine, con i capelli al vento, si fonde con una dello schianto, con le lamiere dei treni in cui suo padre trovò la morte, Inoltre, anche lo slogan associato all'immagine è un chiaro riferimento all'accaduto: «MAI PIÙ, la sicurezza dei cittadini viene prima di ogni altra cosa». Senza considerare che viene anche sottolineata la sua carica di presidente dell'associazione.
Molti i commenti che ritengono la scelta quantomeno discutibile, e tra chi parla di sciacallaggio alcuni si pongono anche la domanda su cosa ne pensino i parenti delle altre vittime.
Lei risponde alle critiche in modo molto duro e diretto: «È più discutibile la mia candidatura o la deroga della concessione che ha concesso la Regione Puglia a Ferrotramviaria, nonostante sia imputata con i suoi alti vertici nel processo per disastro ferroviario del 12 luglio 2016?», sottolineando che la sua è: «Una battaglia di verità contro le gravi mancanze di certa politica».