Cronaca
Bari, si fida di un amico e di una conoscente, ma lo rapinano nel parcheggio del centro commerciale
È successo ad un barlettano che voleva acquistare un dispositivo tecnologico. Arrestati in quattro
Bari - mercoledì 24 luglio 2019
12.50
Era in possesso di 10mila euro e voleva acquistare un dispositivo mobile di ultima generazione al centro commerciale di strada Santa Caterina. Per questo si era recato sul posto con un amico ed una donna conosciuta poco prima. Tuttavia, il giovane, originario di Barletta, una volta entrato con la propria auto nel parcheggio interrato dello store di Mediaworld, è stato raggiunto da due rapinatori armati di pistole che lo hanno aggredito – colpendolo più volte alla testa con il calcio delle armi – e lo hanno rapinato della somma contante.
La vittima, rimasta gravemente ferita alla nuca, ha subito contattato il numero di emergenza 113 per richiedere aiuto.
In sede di denuncia, il giovane ha riferito alcuni particolari che, da subito, hanno insospettito gli agenti della Squadra Mobile: infatti, la vittima ha raccontato che, nella concitazione dell'aggressione, ad uno dei rapinatori sarebbe caduta una pistola che, però, è stata prontamente raccolta e riconsegnata al malfattore proprio dalla donna conosciuta poco prima dalla vittima e che era a bordo dell'auto.
Le attività di indagine condotte dalla Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile sotto il coordinamento diretto della Procura della Repubblica hanno dunque consentito di ricostruire la vicenda ed arrestare per rapina aggravata in concorso non solo i due esecutori materiali – identificati nei pregiudicati baresi Belviso Gaetano di anni 34 e Abbaticchio Giulio di anni 44 – ma anche l'uomo e la donna che avevano accompagnato la vittima al centro commerciale, rispettivamente identificati nel pregiudicato barese Fumai Fabio, di anni 32 ed in Amoruso Angela, 48enne incensurata.
In particolare, dall'analisi del cellulare in uso al Fumai è emerso che proprio quest'ultimo, approfittando della stretta conoscenza della vittima e della confidenza fattagli da quest'ultima in merito al denaro contante in proprio possesso, aveva pianificato il colpo con gli altri complici attraverso una chat sull'applicazione WhatsApp denominata "Ce l'ho duro".
Sulla base delle informazioni raccolte, gli equipaggi della Sezione "Falchi" sono riusciti ad individuare e bloccare uno dei due rapinatori – Belviso Gaetano – il quale, vistosi scoperto, aveva tentato di darsi alla fuga per le vie del quartiere Libertà. La donna, raggiunta dai poliziotti presso la propria abitazione, si è rivelata, in realtà, compagna del secondo rapinatore – Abbaticchio Giulio – il quale si era reso irreperibile per alcuni giorni allo scopo di non essere catturato.
Pertanto, Fumai e Belviso sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Bari mentre la Amoruso è stata sottoposta agli arresti domiciliari a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Nella mattinata odierna, Abbaticchio è stato rintracciato nel quartiere Libertà dagli agenti della Sezione "Falchi" e rinchiuso nel carcere di Bari in esecuzione del provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso a suo carico dalla Sezione GIP del Tribunale.
La vittima, rimasta gravemente ferita alla nuca, ha subito contattato il numero di emergenza 113 per richiedere aiuto.
In sede di denuncia, il giovane ha riferito alcuni particolari che, da subito, hanno insospettito gli agenti della Squadra Mobile: infatti, la vittima ha raccontato che, nella concitazione dell'aggressione, ad uno dei rapinatori sarebbe caduta una pistola che, però, è stata prontamente raccolta e riconsegnata al malfattore proprio dalla donna conosciuta poco prima dalla vittima e che era a bordo dell'auto.
Le attività di indagine condotte dalla Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile sotto il coordinamento diretto della Procura della Repubblica hanno dunque consentito di ricostruire la vicenda ed arrestare per rapina aggravata in concorso non solo i due esecutori materiali – identificati nei pregiudicati baresi Belviso Gaetano di anni 34 e Abbaticchio Giulio di anni 44 – ma anche l'uomo e la donna che avevano accompagnato la vittima al centro commerciale, rispettivamente identificati nel pregiudicato barese Fumai Fabio, di anni 32 ed in Amoruso Angela, 48enne incensurata.
In particolare, dall'analisi del cellulare in uso al Fumai è emerso che proprio quest'ultimo, approfittando della stretta conoscenza della vittima e della confidenza fattagli da quest'ultima in merito al denaro contante in proprio possesso, aveva pianificato il colpo con gli altri complici attraverso una chat sull'applicazione WhatsApp denominata "Ce l'ho duro".
Sulla base delle informazioni raccolte, gli equipaggi della Sezione "Falchi" sono riusciti ad individuare e bloccare uno dei due rapinatori – Belviso Gaetano – il quale, vistosi scoperto, aveva tentato di darsi alla fuga per le vie del quartiere Libertà. La donna, raggiunta dai poliziotti presso la propria abitazione, si è rivelata, in realtà, compagna del secondo rapinatore – Abbaticchio Giulio – il quale si era reso irreperibile per alcuni giorni allo scopo di non essere catturato.
Pertanto, Fumai e Belviso sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Bari mentre la Amoruso è stata sottoposta agli arresti domiciliari a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Nella mattinata odierna, Abbaticchio è stato rintracciato nel quartiere Libertà dagli agenti della Sezione "Falchi" e rinchiuso nel carcere di Bari in esecuzione del provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso a suo carico dalla Sezione GIP del Tribunale.