Associazioni
Bari si inginocchia per le vite dei neri, la manifestazione contro odio e violenza razziali
Stamattina in piazza Umberto il flash mob organizzato dall'associazione degli Studenti stranieri dopo la morte dell'afroamericano George Floyd
Bari - sabato 6 giugno 2020
14.50
Razzismo, suprematismo bianco, violenza, discriminazione: sono problemi che esistono ancora, e i cui effetti si manifestano quotidianamente contro l'eguaglianza e la giustizia sociale. Dopo i fatti di Minneapolis e la morte dell'afroamericano George Floyd, ucciso (secondo le accuse) da un poliziotto bianco, anche Bari risponde alla chiamata mondiale del movimento "Black lives matter" per dire no alla discriminazione in tutte le sue forme.
In piazza Umberto questa mattina il flash mob organizzato dall'associazione Studenti stranieri dell'Università di Bari, a cui hanno aderito Link Bari, Zona franka e Unione degli studenti Bari, insieme ai coordinamenti antifascisti e ai centri sociali cittadini, oltre ad Anpi e Cgil. Diverse centinaia di persone in piazza, con mascherine e attenzione al distanziamento, per una mattinata di discussioni e dibattiti, alimentati dalle testimonianze di tante persone nere che vivono, studiano e lavorano nella nostra città. Un momento di confronto sui problemi del razzismo, dell'ingiustizia e della prevaricazione, piaghe della società occidentale, non solo negli Stati Uniti ma anche in Italia e in Europa. I manifestanti hanno passato otto lunghi minuti inginocchiati, al grido di "Black lives matter": lo stesso tempo che è servito al ginocchio dell'agente Derek Chauvin per soffocare (sempre secondo le accuse) George Floyd, che mentre moriva gridava di non riuscire a respirare, come le immagini dell'accaduto hanno testimoniato facendo il giro del mondo.
«Basta discriminazioni razziali e segregazione basata sul colore della pelle - dice Afana Bella Dieudonne, presidente dell'associazione Studenti stranieri. Basta ipocrisia e indifferenza nei confronti dei neri. Non è una battaglia fra neri e bianchi, è una battaglia di umanità, giustizia e civiltà; si deve lottare per un mondo dove tutti possano essere umani. Condanniamo le violenze che ci sono state negli Usa, in Italia e in Francia, ma non giudichiamo nessuno: dove non c'è giustizia non c'è pace. Dobbiamo iniziare da ora, per evitare che si arrivi all'estremo: siamo stanchi di essere trattati da esseri umani inferiori». Presente anche l'amministrazione comunale con l'assessore al Welfare Francesca Bottalico: «Bisogna resistere a tutte le forze di razzismo, intolleranza e discriminazione che anche nel 2020 persistono in ogni parte del mondo - dice Bottalico. Dobbiamo crearci delle opportunità per parlare di antirazzismo e antifascismo; Bari anche nell'emergenza Covid ha dimostrato di essere una città vicina agli ultimi, alle diversità ma anche alle uguaglianze che ci fanno essere un grande popolo».
In piazza Umberto questa mattina il flash mob organizzato dall'associazione Studenti stranieri dell'Università di Bari, a cui hanno aderito Link Bari, Zona franka e Unione degli studenti Bari, insieme ai coordinamenti antifascisti e ai centri sociali cittadini, oltre ad Anpi e Cgil. Diverse centinaia di persone in piazza, con mascherine e attenzione al distanziamento, per una mattinata di discussioni e dibattiti, alimentati dalle testimonianze di tante persone nere che vivono, studiano e lavorano nella nostra città. Un momento di confronto sui problemi del razzismo, dell'ingiustizia e della prevaricazione, piaghe della società occidentale, non solo negli Stati Uniti ma anche in Italia e in Europa. I manifestanti hanno passato otto lunghi minuti inginocchiati, al grido di "Black lives matter": lo stesso tempo che è servito al ginocchio dell'agente Derek Chauvin per soffocare (sempre secondo le accuse) George Floyd, che mentre moriva gridava di non riuscire a respirare, come le immagini dell'accaduto hanno testimoniato facendo il giro del mondo.
«Basta discriminazioni razziali e segregazione basata sul colore della pelle - dice Afana Bella Dieudonne, presidente dell'associazione Studenti stranieri. Basta ipocrisia e indifferenza nei confronti dei neri. Non è una battaglia fra neri e bianchi, è una battaglia di umanità, giustizia e civiltà; si deve lottare per un mondo dove tutti possano essere umani. Condanniamo le violenze che ci sono state negli Usa, in Italia e in Francia, ma non giudichiamo nessuno: dove non c'è giustizia non c'è pace. Dobbiamo iniziare da ora, per evitare che si arrivi all'estremo: siamo stanchi di essere trattati da esseri umani inferiori». Presente anche l'amministrazione comunale con l'assessore al Welfare Francesca Bottalico: «Bisogna resistere a tutte le forze di razzismo, intolleranza e discriminazione che anche nel 2020 persistono in ogni parte del mondo - dice Bottalico. Dobbiamo crearci delle opportunità per parlare di antirazzismo e antifascismo; Bari anche nell'emergenza Covid ha dimostrato di essere una città vicina agli ultimi, alle diversità ma anche alle uguaglianze che ci fanno essere un grande popolo».