Vita di città
Bari vecchia tra buche e chianche sconnesse è un percoso ad ostacoli
Decaro dopo la passeggiata con le associazioni nel borgo antico:”Ho preso appunti per risolvere un po' di problemi segnalati dai cittadini”
Bari - giovedì 10 ottobre 2019
10.00
Un approccio non polemico ma sinergico per evidenziare tutte le difficoltà emerse durante la passeggiata organizzata dalle associazioni nel centro storico lo scorso sabato. I dati ed i problemi emersi sono stati concretamente riferiti, ieri, in un incontro con la pubblica amministrazione e con la presenza del sindaco Antonio Decaro che ha ascoltato cittadini ed associazioni riguardo l'accessibilità del borgo antico.
"Abbiamo fatto un percorso più ampio – spiega Walter Albrizio dell'associazione Strada Facendo Onlus - e i problemi maggiori emergono sia dalla pavimentazione ma soprattutto dal fatto che ci sono molte salite e discese oltre che buche e quindi il percorso è difficile poterlo fare in autonomia. Anche chi dovesse spingere una carrozzella avrebbe problemi come li hanno quotidianamente delle donne del posto della città vecchia che sono costrette a spingere dei carrozzini e questo è un problema che deve essere conosciuto e deve essere in qualche modo gestito nei limiti e nelle possibilità della sovraintendenza".
L'iniziativa è stata organizzata dai Lions Club della città di Bari, le associazioni onlus HBari2003, A.It.A. Regione Puglia, Strada facendo, Volare più in alto, l'associazione pugliese para-tetraplegici, l'associazione "Mano a Mano", Gens nova e il circolo Dalfino Bari.
"Purtroppo – spiega Decaro - i problemi che avete evidenziato nel centro storico non sono gli unici, ci sono problemi ancora più grossi soprattutto nei centri storici della nostra città e dei nostri comuni. Ci sono tanti problemi legati al fatto che ci sono rilevanze dal punto di vista storico archeologico e religioso. Abbiamo approvato un piano anche grazie alla presenza delle associazioni che ci hanno aiutato e ad un delegato alla disabilità. Abbiamo investito già 900 mila euro che non sono pochi per un bilancio comunale. Quando abbiamo fatto su via Argiro il posizionamento delle chianche antiche la richiesta originale era quella di tenerle separate perché all'epoca l'allettamento delle chianche, che hanno un peso e sono altissime, veniva fatto su un letto di sabbia e la sabbia veniva messa negli interstizi e la pavimentazione era drenante. Però abbiamo dovuto spiegare alla sovrintendenza che dopo la posa in opera andavano chiuse quelle chianche perché c'erano problemi per tutti, dai tacchi ai passeggini alle carrozzelle e molte di quelle chianche sono state riportate alla luce dopo aver tolto lo strato superiore che era lo strato di asfalto. Ci vorranno anni e non basteranno solo i 900 mila euro ma ci vorrà tempo per risistemare tutto quello che abbiamo sbagliato negli anni in città e non tanto nel tardo medioevo dove non c'era la sensibilità quando sono state sistemate quelle chianche. Spero che questa città nel tempo possa diventare un punto di riferimento io da presidente dell'anci ho preso l'impegno qualche giorno fa con un'associazione nazionale l'assemblea dell'Associazione Nazionale Comuni che si farà ad Arezzo a novembre vedrà una sezione specifica sui piani delle eliminazioni delle barriere architettoniche è un obbligo dei comuni e tanti sindaci non lo fanno. Prendo la chiavetta che servirà a me e ai tecnici del comune per cercare di risolvere un po' di problemi segnalati dopo la passeggiata di sabato".
"Abbiamo fatto un percorso più ampio – spiega Walter Albrizio dell'associazione Strada Facendo Onlus - e i problemi maggiori emergono sia dalla pavimentazione ma soprattutto dal fatto che ci sono molte salite e discese oltre che buche e quindi il percorso è difficile poterlo fare in autonomia. Anche chi dovesse spingere una carrozzella avrebbe problemi come li hanno quotidianamente delle donne del posto della città vecchia che sono costrette a spingere dei carrozzini e questo è un problema che deve essere conosciuto e deve essere in qualche modo gestito nei limiti e nelle possibilità della sovraintendenza".
L'iniziativa è stata organizzata dai Lions Club della città di Bari, le associazioni onlus HBari2003, A.It.A. Regione Puglia, Strada facendo, Volare più in alto, l'associazione pugliese para-tetraplegici, l'associazione "Mano a Mano", Gens nova e il circolo Dalfino Bari.
"Purtroppo – spiega Decaro - i problemi che avete evidenziato nel centro storico non sono gli unici, ci sono problemi ancora più grossi soprattutto nei centri storici della nostra città e dei nostri comuni. Ci sono tanti problemi legati al fatto che ci sono rilevanze dal punto di vista storico archeologico e religioso. Abbiamo approvato un piano anche grazie alla presenza delle associazioni che ci hanno aiutato e ad un delegato alla disabilità. Abbiamo investito già 900 mila euro che non sono pochi per un bilancio comunale. Quando abbiamo fatto su via Argiro il posizionamento delle chianche antiche la richiesta originale era quella di tenerle separate perché all'epoca l'allettamento delle chianche, che hanno un peso e sono altissime, veniva fatto su un letto di sabbia e la sabbia veniva messa negli interstizi e la pavimentazione era drenante. Però abbiamo dovuto spiegare alla sovrintendenza che dopo la posa in opera andavano chiuse quelle chianche perché c'erano problemi per tutti, dai tacchi ai passeggini alle carrozzelle e molte di quelle chianche sono state riportate alla luce dopo aver tolto lo strato superiore che era lo strato di asfalto. Ci vorranno anni e non basteranno solo i 900 mila euro ma ci vorrà tempo per risistemare tutto quello che abbiamo sbagliato negli anni in città e non tanto nel tardo medioevo dove non c'era la sensibilità quando sono state sistemate quelle chianche. Spero che questa città nel tempo possa diventare un punto di riferimento io da presidente dell'anci ho preso l'impegno qualche giorno fa con un'associazione nazionale l'assemblea dell'Associazione Nazionale Comuni che si farà ad Arezzo a novembre vedrà una sezione specifica sui piani delle eliminazioni delle barriere architettoniche è un obbligo dei comuni e tanti sindaci non lo fanno. Prendo la chiavetta che servirà a me e ai tecnici del comune per cercare di risolvere un po' di problemi segnalati dopo la passeggiata di sabato".