Attualità
Bellomo nuovo presidente della Fondazione Antiusura, il vescovo: «Piaga sempre più forte»
L'ex prefetto prende il posto del dimissionario don Giuseppe Bozzi: «Lavoreremo sulla prevenzione del fenomeno»
Bari - venerdì 25 ottobre 2024
10.16
L'ex prefetto Antonia Bellomo è il nuovo presidente della Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici di Bari. In questo nuovo percorso sarà affiancata da don Alessandro Tanzi, dalla dottoressa Marina D'Abbicco, Paolo Vitti e Carlo Lorusso.
Il nuovo direttivo è stato presentato ieri pomeriggio durante un evento tenutosi alla sala Odegitria in cattedrale di San Sabino, a cui ha partecipato anche il vescovo dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto, Monsignor Giuseppe Satriano.
«Seguirò la traccia già segnata sia dal fondatore Don Alberto, che dal mio predecessore don Giuseppe Bozzi. Ho tanto da imparare, ci metterò volontà, impegno ed entusiasmo» ha sottolineato la neopresidente Bellomo. Che indicando la via da percorrere in questo inizio percorso ha aggiunto: «Cercheremo di spingere l'attività di prevenzione, facendo educazione all'uso responsabile del danaro, perché spesso casi che vengono sottoposti alla Fondazione manifestano criticità nell'uso del denaro. Oltre ai problemi legati alla povertà, quindi, o a situazioni di necessità che impongono il ricorso a prestiti che poi non si riescono a soddisfare, è fondamentale fare prevenzione lavorando su una pianificazione dei consumi».
Sulla piaga dell'usura, legata strettamente anche a quella del riciclaggio, monsignor Giuseppe Satriano ha dichiarato: «La piaga dell'usura ha aumentato la sua forza pervasiva a causa di un cambiamento della criminalità organizzata e grazie ad una mentalità e un costume di vita che, fondato sulla logica del benessere, vede la gente inseguire i beni economici come unico e assoluto deterrente contro la fatica dell'andare avanti. Questo non fa altro che creare un cerchio vizioso che porta all'indebitamento persone e aziende, le mette in una serie difficoltà e pronte allo schiaffo dell'usura».
Il vescovo, in merito al rinnovo dei vertici dell'associazione ha spiegato: «Dopo aver sistemato alcune cose, tra cui l'iscrizione al terzo settore, per essere più funzionali sul territorio, con questo nuovo passaggio la diocesi si ripropone, attraverso la Fondazione Antiusura, in maniera nuova, generativa, feconda. La presenza della dottoressa Bellomo garantirà questa capacità di essere al passo con i tempi che stiamo vivendo. La presenza della dottoressa Bellomo, di chiara fama e di chiara stima da parte di tutti, garantirà anche questa capacità di essere al passo con i nostri tempi». E concludendo ha sottolineato: «Non dobbiamo comunque dimenticare anche altre problematiche come la piaga del gioco d'azzardo, e tutte le altre piaghe che stanno a livello sociale affliggendo la società. Tutto questo non rende facile l'esistenza alle famiglie e ai singoli».
Il nuovo direttivo è stato presentato ieri pomeriggio durante un evento tenutosi alla sala Odegitria in cattedrale di San Sabino, a cui ha partecipato anche il vescovo dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto, Monsignor Giuseppe Satriano.
«Seguirò la traccia già segnata sia dal fondatore Don Alberto, che dal mio predecessore don Giuseppe Bozzi. Ho tanto da imparare, ci metterò volontà, impegno ed entusiasmo» ha sottolineato la neopresidente Bellomo. Che indicando la via da percorrere in questo inizio percorso ha aggiunto: «Cercheremo di spingere l'attività di prevenzione, facendo educazione all'uso responsabile del danaro, perché spesso casi che vengono sottoposti alla Fondazione manifestano criticità nell'uso del denaro. Oltre ai problemi legati alla povertà, quindi, o a situazioni di necessità che impongono il ricorso a prestiti che poi non si riescono a soddisfare, è fondamentale fare prevenzione lavorando su una pianificazione dei consumi».
Sulla piaga dell'usura, legata strettamente anche a quella del riciclaggio, monsignor Giuseppe Satriano ha dichiarato: «La piaga dell'usura ha aumentato la sua forza pervasiva a causa di un cambiamento della criminalità organizzata e grazie ad una mentalità e un costume di vita che, fondato sulla logica del benessere, vede la gente inseguire i beni economici come unico e assoluto deterrente contro la fatica dell'andare avanti. Questo non fa altro che creare un cerchio vizioso che porta all'indebitamento persone e aziende, le mette in una serie difficoltà e pronte allo schiaffo dell'usura».
Il vescovo, in merito al rinnovo dei vertici dell'associazione ha spiegato: «Dopo aver sistemato alcune cose, tra cui l'iscrizione al terzo settore, per essere più funzionali sul territorio, con questo nuovo passaggio la diocesi si ripropone, attraverso la Fondazione Antiusura, in maniera nuova, generativa, feconda. La presenza della dottoressa Bellomo garantirà questa capacità di essere al passo con i tempi che stiamo vivendo. La presenza della dottoressa Bellomo, di chiara fama e di chiara stima da parte di tutti, garantirà anche questa capacità di essere al passo con i nostri tempi». E concludendo ha sottolineato: «Non dobbiamo comunque dimenticare anche altre problematiche come la piaga del gioco d'azzardo, e tutte le altre piaghe che stanno a livello sociale affliggendo la società. Tutto questo non rende facile l'esistenza alle famiglie e ai singoli».