Scuola e Lavoro
Benetton, dipendenti tirano un sospiro di sollievo. Sì alla cassa integrazione
Richiesto l'interessamento del Mimit per evitare che i lavoratori restino senza lavoro, chiusure tra oggi e il 31 gennaio
Bari - martedì 31 dicembre 2024
17.23
La vertenza Benetton, lontana dall'essere risolta, ha segnato ieri un passo avanti molto importante, in vista delle chiusure dei negozi in Puglia tra oggi 31 dicembre e il prossimo 31 gennaio (coma la scritta liquidazione totale apparsa da qualche giorno nello store di palazzo Mincuzzi lascia presagire).
Nella giornata di ieri si è tenuto un incontro tra le parti in Arpal, decise le le misure di messa in sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori delle società Primavera srl e Oceania srl. Per i negozi in fitto di ramo di azienda (ovvero i negozi di Bari, Foggia, Taranto e Lecce) con Benetton Group è stato concordato il ricorso alla Cigs per cessazione di azienda, mentre per quelli a gestione diretta delle due società, per i quali è in corso una trattativa di partnership commerciale con altro operatore che ne prevede la continuità di attività, si è previsto il ricorso alla Cigs per crisi.
«Grazie all'impegno di tutte le parti, società, Arpal Puglia e Comitato Sepac, siamo riusciti a realizzare questo primo intervento di messa in sicurezza dei posti di lavoro e dei redditi delle persone - sottolineano da Uiltucs Puglia -. Con l'ausilio dell'Arpal Puglia e del Comitato Sepac lavoreremo anche alla realizzazione di un bacino di competenze ed un percorso di riqualificazione che sostenga le opportunità di ricollocazione lavorativa. Ora ci concentreremo sui negozi in fitto di ramo di azienda, congiuntamente al comitato Sepac abbiamo già investito il MIMIT di una richiesta di convocazione di Benetton Group. Contestualmente stiamo investendo le amministrazioni comunali per verificare lo stato delle licenze commerciali attualmente in capo a Benetton Group, per Bari abbiamo già scritto nei giorni scorsi. La Cigs per cessazione ci consente di guadagnare tempo e mettere in sicurezza i lavoratori, ma il nostro obiettivo resta il lavoro e continueremo con forza nel sostenere le lavoratrici ed i lavoratori».
Sulla questione sono intervenuti ieri sera sia l'assessore regionale Serena Triggiani che il capo della task force regionale Leo Caroli. «Seguirò personalmente la vicenda – fa sapere l'assessora – insieme al presidente Caroli che guida la nostra task force, verificando e monitorando lo sviluppo della vicenda, anche a livello nazionale. Abbiamo, difatti, già chiesto al Mimit la convocazione di un tavolo nazionale, considerate le caratteristiche di plurilocalizzazione regionale della crisi, per un raccordo nazionale in cui Benetton giunga ad assumersi le proprie responsabilità accettando il confronto di merito. Fino ad oggi ha, invece, scaricato sulle aziende che hanno in gestione i punti vendita tutte le criticità del momento, compreso la gestione dei lavoratori e dei programmi futuri».
«Si tratta di un piccolo ma importante traguardo quello raggiunto – fa sapere il presidente del Sepac, Leo Caroli -: come Comitato garantiremo e assicureremo il monitoraggio del processo di cessione dei rami d'azienda al nuovo potenziale acquirente, ai fini della continuità di esercizio e dell'occupazione. E siamo pronti anche ad attivare le necessarie politiche attive del lavoro per accompagnare i lavoratori posti in Cigs a zero ore verso nuove opportunità, mediante la costituzione del bacino delle competenze che, nella gestione di altre crisi, ha dato primi risultati grazie alla sinergia con l'Arpal. In ogni caso, entro la fine di gennaio convocheremo presso il Sepac le parti interessate per riprendere la gestione condivisa della crisi».
Nella giornata di ieri si è tenuto un incontro tra le parti in Arpal, decise le le misure di messa in sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori delle società Primavera srl e Oceania srl. Per i negozi in fitto di ramo di azienda (ovvero i negozi di Bari, Foggia, Taranto e Lecce) con Benetton Group è stato concordato il ricorso alla Cigs per cessazione di azienda, mentre per quelli a gestione diretta delle due società, per i quali è in corso una trattativa di partnership commerciale con altro operatore che ne prevede la continuità di attività, si è previsto il ricorso alla Cigs per crisi.
«Grazie all'impegno di tutte le parti, società, Arpal Puglia e Comitato Sepac, siamo riusciti a realizzare questo primo intervento di messa in sicurezza dei posti di lavoro e dei redditi delle persone - sottolineano da Uiltucs Puglia -. Con l'ausilio dell'Arpal Puglia e del Comitato Sepac lavoreremo anche alla realizzazione di un bacino di competenze ed un percorso di riqualificazione che sostenga le opportunità di ricollocazione lavorativa. Ora ci concentreremo sui negozi in fitto di ramo di azienda, congiuntamente al comitato Sepac abbiamo già investito il MIMIT di una richiesta di convocazione di Benetton Group. Contestualmente stiamo investendo le amministrazioni comunali per verificare lo stato delle licenze commerciali attualmente in capo a Benetton Group, per Bari abbiamo già scritto nei giorni scorsi. La Cigs per cessazione ci consente di guadagnare tempo e mettere in sicurezza i lavoratori, ma il nostro obiettivo resta il lavoro e continueremo con forza nel sostenere le lavoratrici ed i lavoratori».
Sulla questione sono intervenuti ieri sera sia l'assessore regionale Serena Triggiani che il capo della task force regionale Leo Caroli. «Seguirò personalmente la vicenda – fa sapere l'assessora – insieme al presidente Caroli che guida la nostra task force, verificando e monitorando lo sviluppo della vicenda, anche a livello nazionale. Abbiamo, difatti, già chiesto al Mimit la convocazione di un tavolo nazionale, considerate le caratteristiche di plurilocalizzazione regionale della crisi, per un raccordo nazionale in cui Benetton giunga ad assumersi le proprie responsabilità accettando il confronto di merito. Fino ad oggi ha, invece, scaricato sulle aziende che hanno in gestione i punti vendita tutte le criticità del momento, compreso la gestione dei lavoratori e dei programmi futuri».
«Si tratta di un piccolo ma importante traguardo quello raggiunto – fa sapere il presidente del Sepac, Leo Caroli -: come Comitato garantiremo e assicureremo il monitoraggio del processo di cessione dei rami d'azienda al nuovo potenziale acquirente, ai fini della continuità di esercizio e dell'occupazione. E siamo pronti anche ad attivare le necessarie politiche attive del lavoro per accompagnare i lavoratori posti in Cigs a zero ore verso nuove opportunità, mediante la costituzione del bacino delle competenze che, nella gestione di altre crisi, ha dato primi risultati grazie alla sinergia con l'Arpal. In ogni caso, entro la fine di gennaio convocheremo presso il Sepac le parti interessate per riprendere la gestione condivisa della crisi».