Eventi e cultura
Bifest, a Bari Roberto Herlitzka con un finale a sorpresa
Questa sera l'attore riceverà il Federico Fellini Platinum Award al Petruzzelli
Bari - martedì 30 aprile 2019
16.48
Era ancora ragazzino, Roberto Herlitzka, e già sognava di diventare attore. Andava ai concerti del conservatorio di Torino e una volta seguì un'opera del '700. Gli attori, ringraziati dagli applausi del pubblico in teatro segnarono per sempre quel momento. E' da quel giorno che l'attore Herlitzka ogni volta che sta per girare una scena ripete a se stesso, "Io voglio fare l'attore". Roberto Herlitzka è protagonista del film "Sette opere di misericordia" ,dei fratelli De Serio, che ha ricevuto numerosi premi internazionali ed è stato proiettato questa mattina al Teatro Petruzzelli. È la storia di un'adolescente clandestina pronta a tutto per la sopravvivenza che incontra un uomo alla fine della sua vita. Tra questa due esistenze un contatto umano cambia il loro destino.
Dietro i ruoli drammatici che spesso interpreta, Roberto Herlitzka si è rivelato con la sua ironia capace di essere comico e far ridere il numeroso pubblico del Teatro Petruzzelli per la seconda Masteclass del Bif&st 2019 che lo ha visto rispondere alle domande del critico Fabio Ferzetti, chiudendo quasi immancabilmente ogni ragionamento, anche il più complesso, con una battuta, seppure a mezza bocca. Lui stesso ha ammesso quanto, a fianco di grandi registi come Antonioni, Rohmer e Fellini, egli sia sempre stato attratto dai comici. "Amo il cinema comico, sì, perché ridere mi fa stare bene. Mi divertono i film di Woody Allen, di Jerry Lewis, di Jacques Tati, soprattutto di Charlie Chaplin. E poi sono un entusiasta di Maurizio Crozza. In fondo sono anche io un po' comico, soprattutto quando sono drammatico".
Tra gli argomenti affrontati nel corso dell'incontro, una parte rilevante è stata dedicata al suo rapporto con Marco Bellocchio, che lo ha diretto in uno dei suoi ruoli più memorabili, quello di Aldo Moro in "Buongiorno, notte". "Soltanto con la sua stessa presenza sul set, Bellocchio porta gli attori a fare quello che si deve fare per ottenere un risultato artistico. Prima di 'Buongiorno, notte' mi aveva già contattato per altri film ma poi non mi ha preso. Con il film sul rapimento Moro, poi, la mia parte si è addirittura ampliata durante le riprese, rispetto alla sceneggiatura. Con Bellocchio c'era stato una sorta di tacito accordo, per cui io non dovevo imitare Moro ma calarmi nei panni di un prigioniero condannato a morte, solo la frezza bianca riconduceva al personaggio reale". Al termine dell'incontro un regalo per gli spettatori con la lettura del racconto "Undici figli" di Franz Kafka, concluso con un gradito ringraziamento del pubblico, in un lungo e meritato applauso per l'attore. Stasera, sempre al Petruzzelli, Roberto Herlitzka riceverà il Federico Fellini Platinum Award del Bif&st 2019.
Dietro i ruoli drammatici che spesso interpreta, Roberto Herlitzka si è rivelato con la sua ironia capace di essere comico e far ridere il numeroso pubblico del Teatro Petruzzelli per la seconda Masteclass del Bif&st 2019 che lo ha visto rispondere alle domande del critico Fabio Ferzetti, chiudendo quasi immancabilmente ogni ragionamento, anche il più complesso, con una battuta, seppure a mezza bocca. Lui stesso ha ammesso quanto, a fianco di grandi registi come Antonioni, Rohmer e Fellini, egli sia sempre stato attratto dai comici. "Amo il cinema comico, sì, perché ridere mi fa stare bene. Mi divertono i film di Woody Allen, di Jerry Lewis, di Jacques Tati, soprattutto di Charlie Chaplin. E poi sono un entusiasta di Maurizio Crozza. In fondo sono anche io un po' comico, soprattutto quando sono drammatico".
Tra gli argomenti affrontati nel corso dell'incontro, una parte rilevante è stata dedicata al suo rapporto con Marco Bellocchio, che lo ha diretto in uno dei suoi ruoli più memorabili, quello di Aldo Moro in "Buongiorno, notte". "Soltanto con la sua stessa presenza sul set, Bellocchio porta gli attori a fare quello che si deve fare per ottenere un risultato artistico. Prima di 'Buongiorno, notte' mi aveva già contattato per altri film ma poi non mi ha preso. Con il film sul rapimento Moro, poi, la mia parte si è addirittura ampliata durante le riprese, rispetto alla sceneggiatura. Con Bellocchio c'era stato una sorta di tacito accordo, per cui io non dovevo imitare Moro ma calarmi nei panni di un prigioniero condannato a morte, solo la frezza bianca riconduceva al personaggio reale". Al termine dell'incontro un regalo per gli spettatori con la lettura del racconto "Undici figli" di Franz Kafka, concluso con un gradito ringraziamento del pubblico, in un lungo e meritato applauso per l'attore. Stasera, sempre al Petruzzelli, Roberto Herlitzka riceverà il Federico Fellini Platinum Award del Bif&st 2019.