Lospedale Giovanni XXIII
Lospedale Giovanni XXIII
Cronaca

Bimba di 9 mesi affetta da tumore salvata al Giovanni XXIII

Intervento eccezionale al pediatrico di Bari da parte dell'equipe del dottor Montinaro

Una bambina di 9 mesi è stata sottoposta a un eccezionale intervento chirurgico di asportazione di un tumore raro presso l'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. La paziente era arrivata al pronto soccorso dell'ospedale per problemi respiratori e le analisi avevano subito evidenziato la presenza di una massa tumorale all'interno della cassa toracica. Così la piccola era stata presa in carico dal reparto di Chirurgia pediatrica che, in poco meno di due settimane, ha organizzato una equipe multidisciplinare per l'esecuzione del delicatissimo intervento.
L'eccezionalità è dovuta alla rarità del tumore, alle sue dimensioni ed all'età (9 mesi) ed al peso della paziente (circa 7 kg.). In letteratura sono riportati pochissimi casi simili, ma su pazienti più grandi o trattati con procedure chirurgiche più "aggressive".
Il tumore, di notevoli dimensioni, sorto nella cassa toracica aveva deviato a destra la trachea ed il cuore e si estendeva nell'emitorace sinistro occupandolo quasi totalmente e comprimendo pressoché completamente il polmone. Le immagini TAC, inoltre, non potevano escludere con certezza il coinvolgimento diretto del polmone nel processo espansivo.
Per questo motivo il caso si presentava estremamente complesso non solo dal punto di vista anestesiologico nella fase di induzione dell'anestesia, della intubazione e nell'assistenza durante lo svolgimento dell'intervento, ma anche da quello chirurgico, potendo l'asportazione del tumore comportare delle criticità legate ai rapporti con gli organi interni, con rischio di grave sanguinamento, ed in considerazione dell'eventuale coinvolgimento del polmone, con possibilità di dover procedere ad una sua parziale asportazione o, in casi estremi, all'asportazione totale.
"Tenuto conto dell'età e del peso della bambina, eventi del genere avrebbero potuto comportare un esito infausto, motivo per cui si è deciso di pianificare minuziosamente ogni fase dell'intervento – spiega il responsabile dell'unità operativa di Chirurgia pediatrica dell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII, Leonardo Montinaro - A tal scopo si è tenuto un briefing propedeutico che ha visto coinvolte tutte le figure interessate, o potenzialmente interessate, all'operazione: i chirurghi pediatrici, i terapisti intensivi, gli anestesisti, i cardiochirurghi, i perfusionisti e gli strumentisti".
È stato previsto ogni possibile scenario in modo da predisporre in sala operatoria tutto il necessario per poter affrontare rapidamente ed efficacemente ogni evenienza, sino a contemplare l'impiego dell'ECMO, una sofisticata e complessa procedura di circolazione extracorporea cui si ricorre come supporto nei soggetti con insufficienza cardiaca o respiratoria, affidando temporaneamente le funzioni di cuore e polmoni a un macchinario esterno.
A eseguire l'intervento chirurgico è stato il dottor Montinaro coadiuvato dalla prof.ssa Patrizia dall'Igna con la collaborazione del prof. Giuseppe Marulli (direttore dell'unità operativa di Chirurgia Toracica del Policlinico di Bari). In sala operatoria anche l'equipe anestesiologica, coordinata da Leonardo Milella (direttore di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale pediatrico) e composta dalla Dr.ssa Francesca Maranzano e dal Dr. Lenoci (Medico in formazione specialistica); i Terapisti intensivi Dr. ssa Calabrese, Dr.ssa Moliterni, Dr.ssa Cito e Dr.ssa Ficarella; il cardiochirurgo Dr. Giuseppe Scrascia, coadiuvato dal Dr. Gabriele Scalzo (direttore dell'unità operativa di Cardiochirurgia pediatrica) che hanno realizzato la preparazione propedeutica alla eventuale realizzazione dell'ECMO, i perfusionisti Lasaracina e Genchi. A completare l'equipe gli infermieri Mitidieri, Auciello, Piccolomini, Palmieri e Allegrezza e gli strumentisti Angela Loiacono e Salvatore Gravante.
È stato prima eseguito un drenaggio del torace per asportare l'abbonante liquido reattivo accumulatosi nell'emitorace sinistro, permettendo la parziale decompressione del polmone e favorendo il miglioramento della ventilazione, e poi asportato in maniera radicale il tumore nel pieno rispetto di tutte le strutture vascolari, nervose e linfatiche presenti in torace. Il polmone è risultato fortunatamente essere solo compresso, riespandendosi progressivamente a rimozione avvenuta. Non essendosi verificati sanguinamenti e non essendo stato necessario intervenire sul polmone, è stata scongiurata la necessità di ricorrere all'ECMO.
L'intervento chirurgico, durato sei ore, è stato portato a termine con successo, senza alcuna complicanza intraoperatoria e la piccola paziente, dopo essere stata assistita per 48 ore in Terapia intensiva per raggiungere una progressiva autonomia respiratoria, è stata ritrasferita in Chirurgia pediatrica. Il brillante decorso post operatorio ha permesso di dimettere dopo sette giorni di degenza la bambina e di riaffidarla alle cure e all'amore dei genitori.
  • Ospedale Giovanni XXIII
Altri contenuti a tema
Giovanni XXIII Bari: somministrato farmaco innovativo per una malattia rara Giovanni XXIII Bari: somministrato farmaco innovativo per una malattia rara Per i pazienti affetti da Sindrome Emolitico Uremica atipica sarà possibile effettuare una sola somministrazione ogni due mesi
Vino invece di acqua nel biberon, bimbo di 4 mesi in rianimazione al Giovanni XXIII Vino invece di acqua nel biberon, bimbo di 4 mesi in rianimazione al Giovanni XXIII Il piccolo è stato trasferito al pediatrico barese da Brindisi nella giornata di ieri, sull'accaduto indaga la Procura
«Scorporo dal Policlinico». La ricetta di Picaro per l'ospedale "Giovanni XXIII" «Scorporo dal Policlinico». La ricetta di Picaro per l'ospedale "Giovanni XXIII" Intervento del consigliere regionale su un tema sanitario assai sentito nel capoluogo
Bimbo palestinese con Sma di tipo 1 arriva al "Giovanni XXIII" di Bari Bimbo palestinese con Sma di tipo 1 arriva al "Giovanni XXIII" di Bari La Regione ha accolto la richiesta per consentirgli cure diventate impossibili nel suo paese a causa della guerra
Un robot per digitalizzare l’attività del laboratorio di screening neonatale del Giovanni XXIII di Bari Un robot per digitalizzare l’attività del laboratorio di screening neonatale del Giovanni XXIII di Bari È l’ultimo elemento in fase di programmazione del nuovo laboratorio di patologia clinica che da gennaio effettua lo screening super esteso per le malattie metaboliche su tutti i nati in Puglia
Piccoli pazienti e paura degli aghi, al Giovanni XXIII si sperimenta la realtà virtuale Piccoli pazienti e paura degli aghi, al Giovanni XXIII si sperimenta la realtà virtuale I bimbi potranno calmare alieni impazziti nel metaverso o combattere cellule nemiche
A Bari un murales grazie alla raccolta fondi "Babbo Natale in moto" A Bari un murales grazie alla raccolta fondi "Babbo Natale in moto" L'opera sarà scoperta domani nel reparto di oculistica pediatrica dell'ospedale Giovanni XXIII
Scorporo "Giovanni XXIII" dal Policlinico: continua il percorso Scorporo "Giovanni XXIII" dal Policlinico: continua il percorso Gemmato: «È un atto dovuto per rispondere alle istanze dei cittadini»
© 2001-2024 BariViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BariViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.