Cronaca
Blitz contro il clan Moccia a Napoli, arrestato anche l'ex consigliere comunale barese Finocchio
L'accusa che gli viene mossa è di traffico di influenza
Bari - mercoledì 20 aprile 2022
15.10
Ci sono anche l'ex consigliere comunale di Bari, Pasqaule Finocchio, e l'ex assessore comunale di Lecce, Andrea Guido, attualmente in carica d'opposizione nel capoluogo sale, tra le 57 persone arrestate stamattina dai carabinieri del Ros, al termine di indagini coordinate dalla Procura di Napoli contro il clan Moccia. Le misure che hanno raggiunto i due politici pugliesi riguardano ipotesi collegate ad appalti in favore di personaggi riconducibili al clan Moccia. Finocchio, che si trova ai domiciliari, è accusato di traffico di influenze in relazione a un episodio del 2017.
L'attività investigativa ha portato 36 persone in carcere, 16 ai domiciliari e all'emissione di cinque divieti temporanei di esercitare attività d'impresa. L'ordinanza è stata firmata dal gip Maria Luisa Miranda; nel documento si contestano, a vario titolo: associazione mafiosa, estorsione, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, autoriciclaggio, fittizia intestazione di beni, corruzione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, ricettazione, favoreggiamento, reati aggravati dalla finalità di agevolare il clan Moccia.
Contemporaneamente, il Gico della Guardia di finanza ha notificato altri due divieti temporanei di esercitare attività d'impresa e sequestrato, d'urgenza, beni mobili, immobili e quote societarie per un valore complessivo pari a 150 milioni di euro.
L'attività investigativa ha portato 36 persone in carcere, 16 ai domiciliari e all'emissione di cinque divieti temporanei di esercitare attività d'impresa. L'ordinanza è stata firmata dal gip Maria Luisa Miranda; nel documento si contestano, a vario titolo: associazione mafiosa, estorsione, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, autoriciclaggio, fittizia intestazione di beni, corruzione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, ricettazione, favoreggiamento, reati aggravati dalla finalità di agevolare il clan Moccia.
Contemporaneamente, il Gico della Guardia di finanza ha notificato altri due divieti temporanei di esercitare attività d'impresa e sequestrato, d'urgenza, beni mobili, immobili e quote societarie per un valore complessivo pari a 150 milioni di euro.