Cronaca
Bomba d'acqua su Bari, ancora disagi e strade chiuse
La zon industriale la più critica, ma anche disagi a San Girolamo
Bari - venerdì 15 giugno 2018
15.46
Una vera e propria bomba d'acqua si è abbattuta nel primo pomeriggio su Bari. La Polizia locale e i tecnici della struttura comunale stanno presidiando i punti maggiormente critici, come i sottopassi. Sono stati infatti interdetti al traffico i sottopassi di Sant'Antonio, Santa Fara, via Cifarelli, via Quintino Sella, Giuseppe Filippo e strada del Tesoro nei pressi dell'interporto nel quartiere San Paolo.
Al momento non sono stati registrati danni a persone e cose. Anche i Vigili del Fuoco sono all'opera dalle prima ore del mattino su segnalazioni specifiche, così come anche le imprese comunali dedicate al primo intervento.
"Si tratta di fenomeni eccezionali che hanno riversato su Bari una enorme quantità d'acqua concentrata in poco tempo – spiega l'assessore Galasso - . A riprova di questa eccezionalità bastava osservare le immagini del canalone Lamasinata, per citarne uno, trasformatosi in un vero e proprio fiume. Si pensi appunto che decine di anni fa i canaloni sono stati costruiti proprio p i punti maggiormente critici, come i sottopassi. Sono stati infatti, interdetti al traffico i sottopassi di Sant'Antonio, Santa Fara, via Cifarelli, via Quintino Sella, Giuseppe Filippo e strada del Tesoro nei pressi dell'interporto nel quartiere San Paolo.
Al momento non sono stati registrati danni a persone e cose. Anche i Vigili del Fuoco sono all'opera dalle prima ore del mattino su segnalazioni specifiche, così come anche le imprese comunali dedicate al primo intervento.
"Si tratta di fenomeni eccezionali che hanno riversato su Bari una enorme quantità d'acqua concentrata in poco tempo – spiega l'assessore Galasso - . A riprova di questa eccezionalità bastava osservare le immagini del canalone Lamasinata, per citarne uno, trasformatosi in un vero e proprio fiume. Si pensi appunto che decine di anni fa i canaloni sono stati costruiti proprio per scongiurare il rischio di alluvione dell'intera città.
La nostra città ha una rete viaria estesa per 1100 km di strade, delle quali solo 170 km pari al 15% sono dotate di fognatura bianca. Sul restante 85% ad eccezione di zone circoscritte in cui esistono vecchi sistemi di fognatura mista ormai anche obsoleta, le strade sono prive di rete fognaria con conseguente ruscellamento superficiale dell'acqua che genera ristagni, allagamenti e disagi, visibili a tutti in queste ore. Occorre precisare che anche laddove avessimo avuto una rete fognaria capillare e diffusa su tutto il territorio, di fronte a fenomeni di questo tipo la pioggia non sarebbe defluita in maniera immediata.
In molti casi, infatti, è stato sufficiente attendere un po' di tempo dal termine della precipitazione per ottenere il deflusso delle acque attraverso le condotte fognarie esistenti, come su via Re David che, durante il nubifragio, si è sì allagata, ma le acque sono defluite in poco più di venti minuti, anche grazie all'aumento delle griglie e delle caditoie realizzate negli scorsi mesi. Per questo, l'impegno di questa amministrazione è sempre stato chiaro sulla realizzazione di nuovi tronchi di fogna bianca, perché non c'è altro modo di far defluire le acque. Solo nel piano triennale 2018/2020 sono stati inseriti oltre 100 milioni di euro sui progetti e i lavori che riguardano proprio la rete fognaria. Nel frattempo, però, siamo andati avanti con gli interventi collaterali di pulizia puntuale sulla rete esistente. Il nuovo accordo quadro sulla manutenzione della fogna bianca cittadina ha una valore doppio rispetto al precedente: siamo passati da 500 mila euro annui a 1.100.000 euro. Proprio nei giorni scorsi abbiamo avviato le attività di pulizia della fogna bianca di Santo Spirito, su corso Umberto I e su via Napoli, dove abbiamo tirato via rifiuti con scadenza datata 1990".
Al momento non sono stati registrati danni a persone e cose. Anche i Vigili del Fuoco sono all'opera dalle prima ore del mattino su segnalazioni specifiche, così come anche le imprese comunali dedicate al primo intervento.
"Si tratta di fenomeni eccezionali che hanno riversato su Bari una enorme quantità d'acqua concentrata in poco tempo – spiega l'assessore Galasso - . A riprova di questa eccezionalità bastava osservare le immagini del canalone Lamasinata, per citarne uno, trasformatosi in un vero e proprio fiume. Si pensi appunto che decine di anni fa i canaloni sono stati costruiti proprio p i punti maggiormente critici, come i sottopassi. Sono stati infatti, interdetti al traffico i sottopassi di Sant'Antonio, Santa Fara, via Cifarelli, via Quintino Sella, Giuseppe Filippo e strada del Tesoro nei pressi dell'interporto nel quartiere San Paolo.
Al momento non sono stati registrati danni a persone e cose. Anche i Vigili del Fuoco sono all'opera dalle prima ore del mattino su segnalazioni specifiche, così come anche le imprese comunali dedicate al primo intervento.
"Si tratta di fenomeni eccezionali che hanno riversato su Bari una enorme quantità d'acqua concentrata in poco tempo – spiega l'assessore Galasso - . A riprova di questa eccezionalità bastava osservare le immagini del canalone Lamasinata, per citarne uno, trasformatosi in un vero e proprio fiume. Si pensi appunto che decine di anni fa i canaloni sono stati costruiti proprio per scongiurare il rischio di alluvione dell'intera città.
La nostra città ha una rete viaria estesa per 1100 km di strade, delle quali solo 170 km pari al 15% sono dotate di fognatura bianca. Sul restante 85% ad eccezione di zone circoscritte in cui esistono vecchi sistemi di fognatura mista ormai anche obsoleta, le strade sono prive di rete fognaria con conseguente ruscellamento superficiale dell'acqua che genera ristagni, allagamenti e disagi, visibili a tutti in queste ore. Occorre precisare che anche laddove avessimo avuto una rete fognaria capillare e diffusa su tutto il territorio, di fronte a fenomeni di questo tipo la pioggia non sarebbe defluita in maniera immediata.
In molti casi, infatti, è stato sufficiente attendere un po' di tempo dal termine della precipitazione per ottenere il deflusso delle acque attraverso le condotte fognarie esistenti, come su via Re David che, durante il nubifragio, si è sì allagata, ma le acque sono defluite in poco più di venti minuti, anche grazie all'aumento delle griglie e delle caditoie realizzate negli scorsi mesi. Per questo, l'impegno di questa amministrazione è sempre stato chiaro sulla realizzazione di nuovi tronchi di fogna bianca, perché non c'è altro modo di far defluire le acque. Solo nel piano triennale 2018/2020 sono stati inseriti oltre 100 milioni di euro sui progetti e i lavori che riguardano proprio la rete fognaria. Nel frattempo, però, siamo andati avanti con gli interventi collaterali di pulizia puntuale sulla rete esistente. Il nuovo accordo quadro sulla manutenzione della fogna bianca cittadina ha una valore doppio rispetto al precedente: siamo passati da 500 mila euro annui a 1.100.000 euro. Proprio nei giorni scorsi abbiamo avviato le attività di pulizia della fogna bianca di Santo Spirito, su corso Umberto I e su via Napoli, dove abbiamo tirato via rifiuti con scadenza datata 1990".