Cronaca
Campagna vaccinale per la terza dose, a Bari il poliambulatorio si trasforma in hub
A Japigia, sino al venerdì esami e visite specialistiche, al sabato centro vaccinale contro il Covid
Bari - sabato 27 novembre 2021
15.51 Comunicato Stampa
Sino al venerdì esami e visite specialistiche, al sabato centro vaccinale contro il Covid. La "metamorfosi" del Poliambulatorio di Japigia, il più grande del Distretto unico di Bari, si consuma in appena 24 ore. Ambulatori e studi che per l'intera settimana ospitano gli specialisti della ASL e le normali attività sanitarie del Distretto, in questo ultimo sabato di novembre si sono trasformati in un maxi-centro vaccinale territoriale riservato ai primi 30 medici di famiglia, sui 250 complessivi della città di Bari, che hanno aderito alla "chiamata" dell'azienda sanitaria .
Gli ampi spazi e i diversi ambienti a disposizione "cambiano pelle" per dare la possibilità ai medici di Medicina generale di poter vaccinare con la terza dose i propri pazienti, soggetti fragili e anziani perlopiù. Nove i box vaccinali ricavati negli studi medici, con ampie sale d'attesa per la fase pre e post-vaccino, una sala dedicata alla diluizione e preparazione dei vaccini, un ambulatorio per la consegna delle siringhe pre-riempite per le vaccinazioni domiciliari.
Nessun problema di fila, perché ogni medico ha organizzato i suoi pazienti secondo fasce orarie prestabilite. E per i pazienti non deambulanti, il punto vaccinale mette a disposizione uno specifico ambulatorio per il ritiro delle iniezioni pre-riempite: il medico arriva, si rifornisce e riparte per andare a vaccinare, letteralmente, "porta a porta". Tutto nella stessa giornata e, in base alle disponibilità raccolte tra i medici, replicabile nei sabati successivi.
Nei giorni precedenti, in ogni caso, la ASL ha distribuito vaccini a sufficienza – circa 7500 dosi per 130 camici bianchi nella sola Bari – per consentire ai medici di famiglia di avere "munizioni" per cominciare subito a vaccinare nei propri studi, sia per la campagna dei richiami sia convincendo uno per uno i pazienti ancora esitanti e in attesa di fare la prima dose. Un "modello" che su scala più ampia ASL e Medicina generale stanno applicando in tutti i 12 Distretti socio sanitari, da Molfetta a Putignano passando per Altamura, dove in pochi giorni sono state distribuite circa 35mila dosi di vaccino.
«Il centro vaccinale territoriale di Japigia – spiega il Direttore Generale Antonio Sanguedolce – è un plastico esempio della sinergia che esiste tra ASL e medicina generale: buona organizzazione ed efficacia del sistema sono evidenti, così come i risultati in termini di somministrazioni. I medici di medicina generale hanno somministrato più di 256mila vaccini dall'inizio della campagna anti-Covid e ora è arrivato il momento di aumentare l'intensità del loro impegno». "Quanto" lo spiega Rosa Porfido, direttrice del Distretto unico: «Oltre alla nomale attività di ambulatorio e di assistenza a domicilio, i nostri medici di medicina generale vengono qui per vaccinare i propri pazienti, che conoscono uno ad uno. Oggi sono partiti con quasi 500 dosi ma a pieno regime, come accaduto nella fase precedente, sono in grado di totalizzare anche 1500 iniezioni in un giorno. Tutti insieme sono un piccolo esercito, per questo il loro contributo è essenziale per sconfiggere il virus».
Gli ampi spazi e i diversi ambienti a disposizione "cambiano pelle" per dare la possibilità ai medici di Medicina generale di poter vaccinare con la terza dose i propri pazienti, soggetti fragili e anziani perlopiù. Nove i box vaccinali ricavati negli studi medici, con ampie sale d'attesa per la fase pre e post-vaccino, una sala dedicata alla diluizione e preparazione dei vaccini, un ambulatorio per la consegna delle siringhe pre-riempite per le vaccinazioni domiciliari.
Nessun problema di fila, perché ogni medico ha organizzato i suoi pazienti secondo fasce orarie prestabilite. E per i pazienti non deambulanti, il punto vaccinale mette a disposizione uno specifico ambulatorio per il ritiro delle iniezioni pre-riempite: il medico arriva, si rifornisce e riparte per andare a vaccinare, letteralmente, "porta a porta". Tutto nella stessa giornata e, in base alle disponibilità raccolte tra i medici, replicabile nei sabati successivi.
Nei giorni precedenti, in ogni caso, la ASL ha distribuito vaccini a sufficienza – circa 7500 dosi per 130 camici bianchi nella sola Bari – per consentire ai medici di famiglia di avere "munizioni" per cominciare subito a vaccinare nei propri studi, sia per la campagna dei richiami sia convincendo uno per uno i pazienti ancora esitanti e in attesa di fare la prima dose. Un "modello" che su scala più ampia ASL e Medicina generale stanno applicando in tutti i 12 Distretti socio sanitari, da Molfetta a Putignano passando per Altamura, dove in pochi giorni sono state distribuite circa 35mila dosi di vaccino.
«Il centro vaccinale territoriale di Japigia – spiega il Direttore Generale Antonio Sanguedolce – è un plastico esempio della sinergia che esiste tra ASL e medicina generale: buona organizzazione ed efficacia del sistema sono evidenti, così come i risultati in termini di somministrazioni. I medici di medicina generale hanno somministrato più di 256mila vaccini dall'inizio della campagna anti-Covid e ora è arrivato il momento di aumentare l'intensità del loro impegno». "Quanto" lo spiega Rosa Porfido, direttrice del Distretto unico: «Oltre alla nomale attività di ambulatorio e di assistenza a domicilio, i nostri medici di medicina generale vengono qui per vaccinare i propri pazienti, che conoscono uno ad uno. Oggi sono partiti con quasi 500 dosi ma a pieno regime, come accaduto nella fase precedente, sono in grado di totalizzare anche 1500 iniezioni in un giorno. Tutti insieme sono un piccolo esercito, per questo il loro contributo è essenziale per sconfiggere il virus».