Politica
Cara Bari-Palese, partiti 159 migranti. Non si fermano le polemiche politiche
Il leghista Sasso: «Accoglienza non è un business». Il ministro Boccia: «Dal centrodestra ci aspettiamo collaborazione»
Bari - lunedì 27 luglio 2020
13.34
Sono partiti questa mattina dal Cara di Bari-Palese 159 cittadini stranieri. Lo ha comunicato la Prefettura di Bari, menzionando il programma del Ministero dell'Interno che prevede un alleggerimento del centro di accoglienza per i richiedenti asilo del capoluogo pugliese.
Non si placano, però, le polemiche politiche. Già ieri si era levato il polverone di attacchi e contro-attacchi fra il candidato alla presidenza della Regione Puglia Raffaele Fitto (centrodestra) e l'epidemiologo della task force regionale Covid-19 Pier Luigi Lopalco. In mattinata l'ufficio territoriale di Governo ha comunicato che i circa 400 migranti arrivati ieri a Bari sono risultati tutti negativi al tampone per l'infezione da nuovo Coronavirus.
Stamattina il deputato pugliese della Lega Rossano Sasso ha effettuato un sopralluogo al Cara di Bari-Palese, rinfocolando la vis polemica del centrodestra (Carroccio in testa) sulla questione: «Dagli altri centri di accoglienza della Puglia, della Basilicata e della Sicilia ci giungevano notizie relative alla positività di molti immigrati al Coronavirus - ha detto Sasso. La notizia che tanti di loro erano riusciti a sfuggire ai controlli ha destato allarme sociale fra i cittadini di Bari. Qui sono stati portati circa 380 "finti profughi", in molti casi si stratta di cittadini tunisini, come comunicato dalla Prefettura; non ricordo guerre scoppiate di recente in Tunisia. Molti di questi rimarranno qui e prenderanno il posto di altri migranti che in questa città avevano stretto conoscenze e amicizie, alcuni lavoravano anche. Per noi l'accoglienza non è un business, chi è un vero profugo va salvato, chi vuole portare la guerra a casa nostra non è il benvenuto. Abbiamo una visione molto diversa rispetto al governo giallo-rosso».
Dura la replica di Francesco Boccia (Pd), ministro per le Regioni, che a margine della visita istituzionale al consiglio regionale della Puglia ha commentato così: «Mi sarei aspettato un aiuto dal centrodestra, cosa che chiedo da quattro mesi a questa parte. Invece di rabbia e distanza ci piacerebbe avere un contributo quotidiano, ma anche ieri ho ascoltato polemiche infondate. Dal Cara di Bari erano partiti tantissimi migranti, tutti negativi, anche per destinazioni al di fuori dell'Italia. Noi ci occupiamo dei più deboli, l'Italia li salva dal mare e gli consente di avere una vita dignitosa. Non ci sono migranti positivi, il Cara di Bari ha dato temporaneamente la disponibilità a ospitarne alcuni, qualcuno di loro già questa mattina è ripartito. Le polemica è inutile; alimentare la rabbia contro gli ultimi, i più deboli, non è cosa che dà dignità alla politica».
Non si placano, però, le polemiche politiche. Già ieri si era levato il polverone di attacchi e contro-attacchi fra il candidato alla presidenza della Regione Puglia Raffaele Fitto (centrodestra) e l'epidemiologo della task force regionale Covid-19 Pier Luigi Lopalco. In mattinata l'ufficio territoriale di Governo ha comunicato che i circa 400 migranti arrivati ieri a Bari sono risultati tutti negativi al tampone per l'infezione da nuovo Coronavirus.
Stamattina il deputato pugliese della Lega Rossano Sasso ha effettuato un sopralluogo al Cara di Bari-Palese, rinfocolando la vis polemica del centrodestra (Carroccio in testa) sulla questione: «Dagli altri centri di accoglienza della Puglia, della Basilicata e della Sicilia ci giungevano notizie relative alla positività di molti immigrati al Coronavirus - ha detto Sasso. La notizia che tanti di loro erano riusciti a sfuggire ai controlli ha destato allarme sociale fra i cittadini di Bari. Qui sono stati portati circa 380 "finti profughi", in molti casi si stratta di cittadini tunisini, come comunicato dalla Prefettura; non ricordo guerre scoppiate di recente in Tunisia. Molti di questi rimarranno qui e prenderanno il posto di altri migranti che in questa città avevano stretto conoscenze e amicizie, alcuni lavoravano anche. Per noi l'accoglienza non è un business, chi è un vero profugo va salvato, chi vuole portare la guerra a casa nostra non è il benvenuto. Abbiamo una visione molto diversa rispetto al governo giallo-rosso».
Dura la replica di Francesco Boccia (Pd), ministro per le Regioni, che a margine della visita istituzionale al consiglio regionale della Puglia ha commentato così: «Mi sarei aspettato un aiuto dal centrodestra, cosa che chiedo da quattro mesi a questa parte. Invece di rabbia e distanza ci piacerebbe avere un contributo quotidiano, ma anche ieri ho ascoltato polemiche infondate. Dal Cara di Bari erano partiti tantissimi migranti, tutti negativi, anche per destinazioni al di fuori dell'Italia. Noi ci occupiamo dei più deboli, l'Italia li salva dal mare e gli consente di avere una vita dignitosa. Non ci sono migranti positivi, il Cara di Bari ha dato temporaneamente la disponibilità a ospitarne alcuni, qualcuno di loro già questa mattina è ripartito. Le polemica è inutile; alimentare la rabbia contro gli ultimi, i più deboli, non è cosa che dà dignità alla politica».