Cronaca
Cara Bari-Palese, tre persone fermate per tentativo di fuga
Denunciato anche un 38enne che aveva provato a entrare nel centro senza averne titolo
Bari - venerdì 31 luglio 2020
11.31
Si intensificano i controlli di polizia di Stato, carabinieri ed esercito nella struttura del Cara di Bari-Palese, dopo i nuovi arrivi di sabato 25 luglio da Porto Empedocle.
Il 26 luglio scorso un cittadino egiziano di 19 anni, dopo aver tentato la fuga scavalcando la recinzione del Centro d'accoglienza per richiedenti asilo, si è scagliato contro i poliziotti della squadra volante. Dopo una colluttazione, l'uomo è stato fermato e denunciato per oltraggio, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
La sera del 27 luglio scorso è stato un cittadino tunisino di 29 anni a tentare di allontanarsi dal Cara, scavalcando la recinzione. Fermato dalla polizia, ha cercato di sottrarsi al controllo ma è stato fermato e denunciato in stato di libertà per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo è stato anche invitato a presentarsi all'ufficio immigrazione della Questura di Bari, ex art. 15 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
Il giorno successivo – anche questa volta in ore serali - due cittadini extracomunitari, il tunisino già denunciato il giorno precedente e un pakistano di 33 anni, hanno cercato di scavalcare la recinzione della struttura ma sono stati fermati dai poliziotti. Il 29enne è stato nuovamente denunciato per resistenza a pubblico ufficiale ed inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità. Il 33enne, che durante la fuga ha anche tentato di colpire un operatore, lanciandogli contro uno zaino, è stato denunciato per resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Ieri mattina, infine, è stato denunciato un cittadino extracomunitario di 38 anni, originario della Costa d'Avorio, che questa volta ha cercato di accedere all'interno della struttura, senza averne titolo. All'atto del controllo, l'uomo si è rifiutato di fornire le proprie generalità. Il 38enne è stato denunciato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto d'indicazioni sulla propria identità personale e ingresso arbitrario in luoghi dove l'accesso è vietato nell'interesse militare dello Stato. Destinatario di ordine del questore a lasciare il territorio nazionale, è stato anche denunciato per tale inottemperanza.
Il 26 luglio scorso un cittadino egiziano di 19 anni, dopo aver tentato la fuga scavalcando la recinzione del Centro d'accoglienza per richiedenti asilo, si è scagliato contro i poliziotti della squadra volante. Dopo una colluttazione, l'uomo è stato fermato e denunciato per oltraggio, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
La sera del 27 luglio scorso è stato un cittadino tunisino di 29 anni a tentare di allontanarsi dal Cara, scavalcando la recinzione. Fermato dalla polizia, ha cercato di sottrarsi al controllo ma è stato fermato e denunciato in stato di libertà per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo è stato anche invitato a presentarsi all'ufficio immigrazione della Questura di Bari, ex art. 15 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
Il giorno successivo – anche questa volta in ore serali - due cittadini extracomunitari, il tunisino già denunciato il giorno precedente e un pakistano di 33 anni, hanno cercato di scavalcare la recinzione della struttura ma sono stati fermati dai poliziotti. Il 29enne è stato nuovamente denunciato per resistenza a pubblico ufficiale ed inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità. Il 33enne, che durante la fuga ha anche tentato di colpire un operatore, lanciandogli contro uno zaino, è stato denunciato per resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Ieri mattina, infine, è stato denunciato un cittadino extracomunitario di 38 anni, originario della Costa d'Avorio, che questa volta ha cercato di accedere all'interno della struttura, senza averne titolo. All'atto del controllo, l'uomo si è rifiutato di fornire le proprie generalità. Il 38enne è stato denunciato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto d'indicazioni sulla propria identità personale e ingresso arbitrario in luoghi dove l'accesso è vietato nell'interesse militare dello Stato. Destinatario di ordine del questore a lasciare il territorio nazionale, è stato anche denunciato per tale inottemperanza.