Cronaca
Cara di Bari, rubano telefono e contanti a un connazionale. Presi due nigeriani
I fatti risalgono a un anno fa. Gli arrestati minacciavano la vittima con il nome di un'organizzazione criminale
Bari - mercoledì 5 febbraio 2020
14.25
I poliziotti della squadra mobile della Questura di Bari, nella giornata di ieri, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due cittadini nigeriani, un 26enne ed un 28enne, ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata in concorso e minacce gravi. I fatti risalgono al 12 febbraio 2019 e sono avvenuti all'interno del Cara di Bari.
In base alla ricostruzione fatta dagli inquirenti i due nigeriani, dopo essersi portati nell'alloggio del Cara assegnato alla vittima della rapina, si sono impossessati di un cellulare e della somma in contanti di 500 euro. I due hanno poi minacciato il loro connazionale dicendo che gli avrebbero tagliato la gola con un coltello qualora avesse riferito sull'episodio, facendo esplicito riferimento alla loro appartenenza all'organizzazione nigeriana di caratura criminale "Arobaga".
Gli elementi investigativi acquisiti dalla mobile hanno dunque consentito alla Procura della Repubblica di richiedere ed ottenere dal giudice per le indagini preliminari la misura cautelare della custodia in carcere per entrambi gli indagati che, alle prime ore di ieri, sono stati rintracciati all'interno del Cara e sono stati associati presso il carcere di Bari.
In base alla ricostruzione fatta dagli inquirenti i due nigeriani, dopo essersi portati nell'alloggio del Cara assegnato alla vittima della rapina, si sono impossessati di un cellulare e della somma in contanti di 500 euro. I due hanno poi minacciato il loro connazionale dicendo che gli avrebbero tagliato la gola con un coltello qualora avesse riferito sull'episodio, facendo esplicito riferimento alla loro appartenenza all'organizzazione nigeriana di caratura criminale "Arobaga".
Gli elementi investigativi acquisiti dalla mobile hanno dunque consentito alla Procura della Repubblica di richiedere ed ottenere dal giudice per le indagini preliminari la misura cautelare della custodia in carcere per entrambi gli indagati che, alle prime ore di ieri, sono stati rintracciati all'interno del Cara e sono stati associati presso il carcere di Bari.