Enti locali
Carcere di Bari sovraffollato e insicuro, la denuncia del Co.s.p.
Mastrulli: «Il nuovo esecutivo intervenga attraverso misure restrittive e di sicurezza»
Bari - martedì 5 giugno 2018
Comunicato Stampa
Carcere di Bari sovraffollato e insicuro. Proseguono le criticità nelle carceri Italiane, e la situazione nei penitenziari di Puglia e Basilicata non sono da meno. A tracciare un quadro allarmante è il segretario generale del Coordinamento sindacale penitenziario (Cos.p.) Domenico Mastrulli in un appello rivolto al ministro della giustizia.
«Il trend negativo di eventi è in crescita - dichiara Mastrulli - un trend in cui si annoverano i molteplici tentativi di suicidio messi in atto da alcuni detenuti nei penitenziari pugliesi, l'elevato numero di aggressioni ai danni degli agenti di polizia penitenziaria costretti a lavorare in condizioni disumane, con un organico ridotto all'osso. Una situazione non più tollerabile. Nelle ultime ore un detenuto è anche stato trasferito al Policlinico di Bari per sospetta Tbc. Nessuna protezione per il personale».
«Il susseguirsi di aggressioni nei confronti del personale penitenziario - sottolinea - avvenute nei giorni scorsi nel carcere di Bari sono il sintomo di una situazione che ha superato ogni ragionevole limite. Al sovraffollamento della casa circondariale di Bari, che oggi registra quasi il doppio delle presenze rispetto ai 280 posti letto, si associa la difficoltà a coprire i turni del personale per garantire la sicurezza».
«Speriamo che il nuovo esecutivo intervenga attraverso misure restrittive e di sicurezza - conclude Mastrulli - idonee a far fronte ai 59mila reclusi nelle strutture carcerarie italiane rispetto ad una capacità complessiva di 54mila posti. Nelle carceri pugliesi e lucane i detenuti sono quasi 4 mila, rispetto ai 2.700 posti disponibili. Tutto questo dovrebbe rendere più chiara la gravità di una situazione che nel periodo estivo non può che peggiorare in un quadro di carenze a tutti i livelli».
«Il trend negativo di eventi è in crescita - dichiara Mastrulli - un trend in cui si annoverano i molteplici tentativi di suicidio messi in atto da alcuni detenuti nei penitenziari pugliesi, l'elevato numero di aggressioni ai danni degli agenti di polizia penitenziaria costretti a lavorare in condizioni disumane, con un organico ridotto all'osso. Una situazione non più tollerabile. Nelle ultime ore un detenuto è anche stato trasferito al Policlinico di Bari per sospetta Tbc. Nessuna protezione per il personale».
«Il susseguirsi di aggressioni nei confronti del personale penitenziario - sottolinea - avvenute nei giorni scorsi nel carcere di Bari sono il sintomo di una situazione che ha superato ogni ragionevole limite. Al sovraffollamento della casa circondariale di Bari, che oggi registra quasi il doppio delle presenze rispetto ai 280 posti letto, si associa la difficoltà a coprire i turni del personale per garantire la sicurezza».
«Speriamo che il nuovo esecutivo intervenga attraverso misure restrittive e di sicurezza - conclude Mastrulli - idonee a far fronte ai 59mila reclusi nelle strutture carcerarie italiane rispetto ad una capacità complessiva di 54mila posti. Nelle carceri pugliesi e lucane i detenuti sono quasi 4 mila, rispetto ai 2.700 posti disponibili. Tutto questo dovrebbe rendere più chiara la gravità di una situazione che nel periodo estivo non può che peggiorare in un quadro di carenze a tutti i livelli».