Enti locali
Case popolari a san Girolamo, lavori fermi da agosto
Nella zona del Waterfront ci sono 106 alloggi ancora da consegnare e una viabilità a imbuto
Bari - giovedì 21 febbraio 2019
Sono fermi da agosto i lavori ai nuovi 106 alloggi alloggi popolari del Programma di rigenerazione Urbana del Quartiere San Girolamo. Le palazzine a ridosso del lungomare, avrebbero dovuto ospitare le famiglie che attualmente risiedono nelle vecchie abitazioni comunali datate 1941, ormai inagibili. Nel 2016 si disse che per i lavori sarebbero bastati 425 giorni, invece oggi a distanza di due anni e mezzo tutto è ancora fermo. La situazione di quel particolare punto di Lungomare è piuttosto intricata essendo oggetto anche dei lavori per il waterfront. La viabilità è un imbuto, un solo varco serve circa una ventina di palazzine. Sulla questione è intervenuta anche la Cisl di Bari congiuntamente al sindacato degli inquilini Sicet Cisl e al sindacato dei lavoratori edili Filca Cisl: "Non possiamo restare spettatori passivi di un progetto di edilizia abitativa di quasi 13 milioni che a regime mira alla realizzazione di complessivi 558 alloggi, di cui minimo 225 di edilizia residenziale pubblica, 363 di edilizia residenziale in social housing e attività commerciali al piano terra, mortificando le attese di chi sogna un giorno di vivere in una casa popolare dignitosa o in una casa a prezzi più contenuti e creando nelle more un disagio enorme ai residenti del quartiere, già duramente provato da un altro cantiere infinito come quello del Waterfront".
Per questo i sindacati hanno chiesto un incontro urgente con l'Arca Puglia Centrale per chiedere uno sblocco del cantiere e il rispetto del protocollo di legalità in materia di appalti sottoscritto con l'Arca Puglia Centrale, indicando le imprese appaltatrici dei lavori, la forza lavoro impiegata nell'appalto, il contratto collettivo applicato ai lavoratori e tutto il capitolato dei lavori.
Per questo i sindacati hanno chiesto un incontro urgente con l'Arca Puglia Centrale per chiedere uno sblocco del cantiere e il rispetto del protocollo di legalità in materia di appalti sottoscritto con l'Arca Puglia Centrale, indicando le imprese appaltatrici dei lavori, la forza lavoro impiegata nell'appalto, il contratto collettivo applicato ai lavoratori e tutto il capitolato dei lavori.