Cronaca
Cassano delle Murge, gestione illecita di rifiuti. Sigilli a un'azienda
Maxi operazione dei Carabinieri del NOE di controllo delle società che producono sacchetti di plastica
Provincia - venerdì 2 novembre 2018
10.26
I Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Bari, in collaborazione con i militari della locale stazione, hanno apposto i sigilli a un'azienda di Cassano delle Murge, produttrice si sacchetti di plastica. Nell'ambito dell'operazione è stato anche denunciato a piede libero alla Procura di Bari il legale rappresentante perché ritenuto responsabile di gestione illecita di rifiuti speciali all'interno della sua azienda.
L'attività sequestrata si estende su un'area di 5.000 mq, per un valore approssimativo dell'azienda pari 2 milioni di Euro.
L'operazione del NOE rientra nella più vasta attività posta in essere nel mese di ottobre e disposta dal Comando Carabinieri per la tutela forestale agroalimentare di roma e promossa a livello internazionale dall'Interpol, denominata "30 days at sea". In questo periodo i militari hanno proceduto al controllo della filiera di produzione, importazione, distribuzione e smercio di "shoppers" non conformi alla normativa CE. I militari hanno controllato anche gestione aziendale, limiti tabellari e gestione dei fanghi da depuratori urbani.
Numerossisimi, infatti, sono gli studi scientifici che avrebbero acclarato la presenza di miscroparticelle plastiche nei prodotti ittici destinati alla alimentazione umana, causa di incontrollati sversamenti di rifiuti nelle nostre risorse idriche. L'ingestione di pesce contaminato da plastiche, purtroppo, porterebbe alla formazione di tumori, ritardi cognitivi e malformazioni.
L'attività sequestrata si estende su un'area di 5.000 mq, per un valore approssimativo dell'azienda pari 2 milioni di Euro.
L'operazione del NOE rientra nella più vasta attività posta in essere nel mese di ottobre e disposta dal Comando Carabinieri per la tutela forestale agroalimentare di roma e promossa a livello internazionale dall'Interpol, denominata "30 days at sea". In questo periodo i militari hanno proceduto al controllo della filiera di produzione, importazione, distribuzione e smercio di "shoppers" non conformi alla normativa CE. I militari hanno controllato anche gestione aziendale, limiti tabellari e gestione dei fanghi da depuratori urbani.
Numerossisimi, infatti, sono gli studi scientifici che avrebbero acclarato la presenza di miscroparticelle plastiche nei prodotti ittici destinati alla alimentazione umana, causa di incontrollati sversamenti di rifiuti nelle nostre risorse idriche. L'ingestione di pesce contaminato da plastiche, purtroppo, porterebbe alla formazione di tumori, ritardi cognitivi e malformazioni.