Territorio
Cattivi odori al San Paolo, scende in campo anche Decaro
«Continuerò a dare fastidio all'azienda fino a quando, anche a costo di chiuderla, non avranno risolto il problema»
Bari - martedì 13 agosto 2019
15.17
«Devono cambiare il ciclo produttivo, avranno tutte le autorizzazioni ma io fino a quando non elimineranno questa puzza, questi cattivi odori, continuerò a dare fastidio all'azienda fino a quando, anche a costo di chiuderla, non avranno risolto il problema».
Con queste dure parole nei confronti dell'azienda di Modugno da cui sembrano arrivare i cattivi odori al San Paolo, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, interviene nella questione dopo giorni di denunce dei cittadini, ormai esasperati, obbligati con le finestre chiuse, con odori nauseabondi che hanno portato anche alcuni a sentirsi male fino a vomitare (come si può evincere da diverse denunce via social dei cittadini nella battaglia portata avanti dalla pagina La Voce del San Paolo).
Ed oggi dopo giorni in cui in molti chiedevano l'intervento di Decaro anche come sindaco metropolitano, il primo cittadino si è recato in prima persona sul luogo del misfatto e in una diretta via social ha spiegato a che punto siamo con gli interventi in merito.
«Sono nella zona industriale in territorio di Modugno - dichiara Decaro nel video - e dopo tante ricerche fatte anche di notte siamo convinti di aver individuato l'azienda da dove provengono i cattivi odori, che da diversi giorni raggiungono il quartiere San Paolo. Anche in questo momento si sente una puzza terribile, un odore stomachevole».
«Abbiamo fatto una denuncia al comune di Modugno - prosegue - una denuncia all'Arpa, e una denuncia al Noe, il nucleo speciale dei carabinieri, per evitare che queste sostanze odorigene continuino ad arrivare al quartiere San Paolo. Ci abbiamo messo tanto tempo per togliere da quel quartiere gli odori che venivano da un impianto di compostaggio di un altro comune, gli odori dell'acquedotto pugliese che è in fase di riqualificazione che sarà terminata entro la fine dell'anno, non abbiamo nessuna intenzione di continuare a far respirare a quei cittadini un'aria che è completamente irrespirabile».
Intanto online è possibile compilare un questionario per i cittadini interessati dalla vicenda, attraverso il quale le associazioni hanno intenzione di mappare la situazione cercando di comprendere al meglio non solo da dove proviene la "puzza", ma capire anche gli eventuali effetti degli odori sulle persone.
Con queste dure parole nei confronti dell'azienda di Modugno da cui sembrano arrivare i cattivi odori al San Paolo, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, interviene nella questione dopo giorni di denunce dei cittadini, ormai esasperati, obbligati con le finestre chiuse, con odori nauseabondi che hanno portato anche alcuni a sentirsi male fino a vomitare (come si può evincere da diverse denunce via social dei cittadini nella battaglia portata avanti dalla pagina La Voce del San Paolo).
Ed oggi dopo giorni in cui in molti chiedevano l'intervento di Decaro anche come sindaco metropolitano, il primo cittadino si è recato in prima persona sul luogo del misfatto e in una diretta via social ha spiegato a che punto siamo con gli interventi in merito.
«Sono nella zona industriale in territorio di Modugno - dichiara Decaro nel video - e dopo tante ricerche fatte anche di notte siamo convinti di aver individuato l'azienda da dove provengono i cattivi odori, che da diversi giorni raggiungono il quartiere San Paolo. Anche in questo momento si sente una puzza terribile, un odore stomachevole».
«Abbiamo fatto una denuncia al comune di Modugno - prosegue - una denuncia all'Arpa, e una denuncia al Noe, il nucleo speciale dei carabinieri, per evitare che queste sostanze odorigene continuino ad arrivare al quartiere San Paolo. Ci abbiamo messo tanto tempo per togliere da quel quartiere gli odori che venivano da un impianto di compostaggio di un altro comune, gli odori dell'acquedotto pugliese che è in fase di riqualificazione che sarà terminata entro la fine dell'anno, non abbiamo nessuna intenzione di continuare a far respirare a quei cittadini un'aria che è completamente irrespirabile».
Intanto online è possibile compilare un questionario per i cittadini interessati dalla vicenda, attraverso il quale le associazioni hanno intenzione di mappare la situazione cercando di comprendere al meglio non solo da dove proviene la "puzza", ma capire anche gli eventuali effetti degli odori sulle persone.