Cronaca
Causarono la morte di un uomo durante una corsa clandestina a Bari, arrestati
I due lanciati a folle velocità impattarono con il veicolo della vittima
Bari - giovedì 16 dicembre 2021
21.23
Due uomini sono stati arrestati questa mattina a Bari in quanto ritenuti responsabili della morte del 35enne Onofrio Ricupero, avvenuta in un incidente stradale alla fine di ottobre dello scorso anno.
Lunga e complessa attività di indagine di polizia giudiziaria svolta dalla Polizia Locale di Bari che ha portato alla ricostruzione di quanto accaduto nella notte del 29 ottobre 2020.
Il conducente di uno dei veicoli era infatti fuggito facendo perdere le proprie tracce.
I due soggetti arrestati questa mattina erano i conducenti di due auto, ed avevano intrapreso una vera e propria gara di velocità alle 22.30 circa della sera in questione, partita da corso Vittorio Veneto e finita con epilogo drammatico su via Napoli, quando uno dei due veicoli impegnati nella gara andò a sbattere contro l'auto della vittima, che percorreva via Napoli regolarmente, ma proveniente dal senso di marcia opposto.
Lunga e complessa attività di indagine di polizia giudiziaria svolta dalla Polizia Locale di Bari che ha portato alla ricostruzione di quanto accaduto nella notte del 29 ottobre 2020.
Il conducente di uno dei veicoli era infatti fuggito facendo perdere le proprie tracce.
I due soggetti arrestati questa mattina erano i conducenti di due auto, ed avevano intrapreso una vera e propria gara di velocità alle 22.30 circa della sera in questione, partita da corso Vittorio Veneto e finita con epilogo drammatico su via Napoli, quando uno dei due veicoli impegnati nella gara andò a sbattere contro l'auto della vittima, che percorreva via Napoli regolarmente, ma proveniente dal senso di marcia opposto.
Il GIP ha condiviso le tesi del PM costruita sulle puntuali indagini svolte dalla polizia locale, imputando a carico dei due, in concorso, i reati legati allo svolgimento di una gara di velocità su strada pubblica e di omicidio stradale, ed in considerazione della condotta e personalità dei rei nonché della gravità dei fatti, ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Foto Bit-Live
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