Attualità
Celebrati oggi i funerali di Szlezak Malgorzata
L’impegno di Polizia di Stato, Comune di Bari, Caritas, Comunità di Sant’Egidio ed associazione Incontra per assicurare una degna sepoltura alla donna uccisa, all’età di 50 anni, dal suo compagno
Bari - mercoledì 16 ottobre 2024
16.56
Questa mattina alle 10, nella Chiesa del Cimitero Monumentale di Bari, è stata celebrata la Messa funebre per Szlezak Malgorzata, una donna senza fissa dimora che in Italia si faceva chiamare Margherita.
Il 10 maggio 2017, nelle "ex acciaierie Scianatico" di Bari, in un edificio in disuso, fu rinvenuto il cadavere completamente scheletrito di una donna, coperto da assi e cassette di legno, quasi a formare una bara. Furono l'esame autoptico ed i risultati di genetica forense a fornire indicazioni sulla data del decesso, mese di giugno del 2012, e dare un nome e cognome alla donna.
Il 23 dicembre 2019, a seguito di un'articolata attività d'indagine, i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Bari, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, arrestarono il presunto autore dell'omicidio, oggi 58enne, poi condannato per i reati di omicidio aggravato, riduzione in schiavitù, occultamento e vilipendio di cadavere.
Chiusa l'indagine, la Polizia di Stato si è preoccupata dei resti della povera Margherita, rimasti custoditi nell'Istituto di Medicina Legale di Bari.
Dalle interlocuzioni con l'Ambasciata di Polonia in Italia, si è appreso che non vi erano parenti di Margherita, nel paese d'origine, a reclamarne i resti.
Grazie alla fattiva collaborazione con Comune di Bari, Caritas, Comunità di Sant'Egidio ed Associazione Incontra, questa mattina è stato celebrato il rito funebre ed i resti della donna sono stati inumati presso il Cimitero di Bari.
Il 10 maggio 2017, nelle "ex acciaierie Scianatico" di Bari, in un edificio in disuso, fu rinvenuto il cadavere completamente scheletrito di una donna, coperto da assi e cassette di legno, quasi a formare una bara. Furono l'esame autoptico ed i risultati di genetica forense a fornire indicazioni sulla data del decesso, mese di giugno del 2012, e dare un nome e cognome alla donna.
Il 23 dicembre 2019, a seguito di un'articolata attività d'indagine, i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Bari, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, arrestarono il presunto autore dell'omicidio, oggi 58enne, poi condannato per i reati di omicidio aggravato, riduzione in schiavitù, occultamento e vilipendio di cadavere.
Chiusa l'indagine, la Polizia di Stato si è preoccupata dei resti della povera Margherita, rimasti custoditi nell'Istituto di Medicina Legale di Bari.
Dalle interlocuzioni con l'Ambasciata di Polonia in Italia, si è appreso che non vi erano parenti di Margherita, nel paese d'origine, a reclamarne i resti.
Grazie alla fattiva collaborazione con Comune di Bari, Caritas, Comunità di Sant'Egidio ed Associazione Incontra, questa mattina è stato celebrato il rito funebre ed i resti della donna sono stati inumati presso il Cimitero di Bari.