
Politica
Centrodestra: «A Bari record storico per spese igiene urbana»
Spesi dall'ente 80milioni di euro
Bari - mercoledì 16 aprile 2025
18.16
Nel 2025 Amiu Puglia chiede ai baresi oltre 80 milioni di euro per tenere pulita la città e smaltire i rifiuti: un record storico, nonostante l'aumento della raccolta differenziata e la diminuzione dei rifiuti stessi. È questa la denuncia effettuata questa mattina in conferenza stampa dai consiglieri comunali di centrodestra, che hanno peraltro sottolineato come anche quest'anno la Tari si rivela più alta rispetto a quella dell'anno scorso .
Nel dettaglio, si conta un aumento di 6 euro a utenza per la copertura delle agevolazioni riconosciute ai beneficiari dei bonus sociali rifiuti (introdotti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, l'Arera) e un rialzo dell'1% sulla tariffa 2024, a causa dell'aumento dell'aliquota TEFA stabilito dalla Città Metropolitana di Bari, dal 4% al 5%.
Dati che dovrebbero determinare un aggravio medio di oltre 10 euro per le utenze domestiche e di oltre 40 euro per quelle non domestiche. L'aumento sarebbe peraltro stato ancora più pesante se 1,5 milioni di euro della tassa di soggiorno non fossero stati dirottati su Amiu Puglia per contenere i costi.
«Bari - sottolineano i consiglieri comunali di centrodestra - si conferma tra le città metropolitane con le tariffe Tari più alte d'Italia: la media è di 427 euro, contro i 305,92 euro di Milano (+40%). E il divario è ancora più grave se si considera il reddito: stipendio medio lordo a Milano 2642 euro, a Bari 1491 euro (-45%). A Bari la Tari aumenta ogni anno, mentre in altre città diminuisce (Crotone -8%, Monza -6%). E i risultati sono deludenti: la città è sporca; il 54% dei rifiuti indifferenziati è ancora in discarica; il tasso di differenziata effettivo è fermo al 46% e non si conosce il tasso di riciclo . E Bari paga anche 250mila euro l'anno di ecotassa regionale, perché non raggiunge il 65% di differenziata prevista per legge. Insomma, la dirigenza Amiu Puglia continua a gravare sui cittadini senza restituire un servizio adeguato».
Nel corso del consiglio comunale di oggi pomeriggio il cdx proporrà dunque una «svolta concreta», presentando sette emendamenti e quattro ordini del giorno, tra i quali spiccano la previsione di cassonetti interrati e compostiere di comunità; concreti sconti Tari per chi fa la differenziata; la riattivazione degli impianti TMB e del biodigestore Amiu; nuovi impianti per il recupero di rottami e materiali riciclabili; la sterilizzazione dei costi Amiu Puglia per due anni e l'introduzione di una tariffa puntuale, basata sui rifiuti prodotti e non sui metri quadri degli immobili. «È ora - concludono i consiglieri - di pagare per servizi efficienti, non per le inadeguatezze e i ritardi di Amiu Puglia».
Nel dettaglio, si conta un aumento di 6 euro a utenza per la copertura delle agevolazioni riconosciute ai beneficiari dei bonus sociali rifiuti (introdotti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, l'Arera) e un rialzo dell'1% sulla tariffa 2024, a causa dell'aumento dell'aliquota TEFA stabilito dalla Città Metropolitana di Bari, dal 4% al 5%.
Dati che dovrebbero determinare un aggravio medio di oltre 10 euro per le utenze domestiche e di oltre 40 euro per quelle non domestiche. L'aumento sarebbe peraltro stato ancora più pesante se 1,5 milioni di euro della tassa di soggiorno non fossero stati dirottati su Amiu Puglia per contenere i costi.
«Bari - sottolineano i consiglieri comunali di centrodestra - si conferma tra le città metropolitane con le tariffe Tari più alte d'Italia: la media è di 427 euro, contro i 305,92 euro di Milano (+40%). E il divario è ancora più grave se si considera il reddito: stipendio medio lordo a Milano 2642 euro, a Bari 1491 euro (-45%). A Bari la Tari aumenta ogni anno, mentre in altre città diminuisce (Crotone -8%, Monza -6%). E i risultati sono deludenti: la città è sporca; il 54% dei rifiuti indifferenziati è ancora in discarica; il tasso di differenziata effettivo è fermo al 46% e non si conosce il tasso di riciclo . E Bari paga anche 250mila euro l'anno di ecotassa regionale, perché non raggiunge il 65% di differenziata prevista per legge. Insomma, la dirigenza Amiu Puglia continua a gravare sui cittadini senza restituire un servizio adeguato».
Nel corso del consiglio comunale di oggi pomeriggio il cdx proporrà dunque una «svolta concreta», presentando sette emendamenti e quattro ordini del giorno, tra i quali spiccano la previsione di cassonetti interrati e compostiere di comunità; concreti sconti Tari per chi fa la differenziata; la riattivazione degli impianti TMB e del biodigestore Amiu; nuovi impianti per il recupero di rottami e materiali riciclabili; la sterilizzazione dei costi Amiu Puglia per due anni e l'introduzione di una tariffa puntuale, basata sui rifiuti prodotti e non sui metri quadri degli immobili. «È ora - concludono i consiglieri - di pagare per servizi efficienti, non per le inadeguatezze e i ritardi di Amiu Puglia».