Politica
Centrosinistra a Bari contro Piantedosi: «Intervenga il presidente Mattarella»
Diverse le prese di posizione dopo l'arrivo della notizia di una commissione di inchiesta sul Comune
Bari - mercoledì 20 marzo 2024
10.27
Tutti a fianco del sindaco Decaro e contro la decisione del ministro Piantedosi di nominare una commissione di inchiesta che valuti la possibilità dello scioglimento del Comune per mafia.
Ieri sera, dopo il post del primo cittadino, a stretto giro è giunta la solidarietà non solo del Pd ma anche di diversi esponenti del centrosinistra barese.
«Ciò che è accaduto oggi segna un punto di non ritorno nella storia politica del nostro Paese. Mai, prima di oggi, un Governo, un Ministro dell'Interno, avevano osato utilizzare i propri poteri amministrativi per combattere gli avversari politici e vincere una competizione elettorale. Quello che ha fatto il Ministro Piantedosi ai danni del Comune di Bari è un atto di una violenza e di una gravità inaudita», sottolineano i parlamentari pugliesi del Partito Democratico Marco Lacarra, Ubaldo Pagano e Claudio Stefanazzi.
«È evidente a tutti che non esiste nemmeno l'ombra di un solo presupposto per verificare l'ipotesi di scioglimento del Comune. Di fronte alla gravità di un atto che nulla ha a che fare con la nostra democrazia e che, anzi, ne costituisce l'esatta negazione, chiediamo l'intervento diretto del Presidente della Repubblica. Tutto questo accade solo nei regimi autocratici, ossia nei modelli cui Piantedosi e il centrodestra evidentemente si ispirano. E noi non possiamo tollerare che tutto ciò succeda in una democrazia come la nostra», concludono.
Stessa presa di posizione da parte di Domenico De Santis, segretario regionale del partito. «Chiediamo un risolutivo e immediato intervento del Presidente Mattarella, garante della nostra Costituzione», dichiara. Mentre dal Pd Bari aggiungono: »Siamo sconcertati dalla notizia della nomina della commissione di accesso finalizzata a verificare una ipotesi di scioglimento del Comune di Bari» e sottolineano che questo intervento sembri essere la volontà di «gettare fango sulla storia della primavera pugliese: una storia fatta di persone perbene e che è cominciata proprio con la lotta alla criminalità organizzata».
Michele Laforgia, candidato sindaco alle primarie per la Coalizione per Bari 2024, in una nota rimarca: «La nomina della commissione ispettiva per l'eventuale scioglimento del consiglio comunale di Bari su mandato dei parlamentari di centrodestra è certamente un provvedimento grave, ostile e improvvido, a poco più di due mesi dalle elezioni amministrative. La reazione del Sindaco Antonio Decaro è quindi comprensibile, ma la soluzione del caso Bari non può essere affidata a un duro scontro istituzionale, e tantomeno ridotta a strumento di sciacallaggio elettorale per una destra priva di candidati e di argomenti. La posta in gioco è molto più alta e riguarda la libertà di tutti noi».
Così
Ieri sera, dopo il post del primo cittadino, a stretto giro è giunta la solidarietà non solo del Pd ma anche di diversi esponenti del centrosinistra barese.
«Ciò che è accaduto oggi segna un punto di non ritorno nella storia politica del nostro Paese. Mai, prima di oggi, un Governo, un Ministro dell'Interno, avevano osato utilizzare i propri poteri amministrativi per combattere gli avversari politici e vincere una competizione elettorale. Quello che ha fatto il Ministro Piantedosi ai danni del Comune di Bari è un atto di una violenza e di una gravità inaudita», sottolineano i parlamentari pugliesi del Partito Democratico Marco Lacarra, Ubaldo Pagano e Claudio Stefanazzi.
«È evidente a tutti che non esiste nemmeno l'ombra di un solo presupposto per verificare l'ipotesi di scioglimento del Comune. Di fronte alla gravità di un atto che nulla ha a che fare con la nostra democrazia e che, anzi, ne costituisce l'esatta negazione, chiediamo l'intervento diretto del Presidente della Repubblica. Tutto questo accade solo nei regimi autocratici, ossia nei modelli cui Piantedosi e il centrodestra evidentemente si ispirano. E noi non possiamo tollerare che tutto ciò succeda in una democrazia come la nostra», concludono.
Stessa presa di posizione da parte di Domenico De Santis, segretario regionale del partito. «Chiediamo un risolutivo e immediato intervento del Presidente Mattarella, garante della nostra Costituzione», dichiara. Mentre dal Pd Bari aggiungono: »Siamo sconcertati dalla notizia della nomina della commissione di accesso finalizzata a verificare una ipotesi di scioglimento del Comune di Bari» e sottolineano che questo intervento sembri essere la volontà di «gettare fango sulla storia della primavera pugliese: una storia fatta di persone perbene e che è cominciata proprio con la lotta alla criminalità organizzata».
Michele Laforgia, candidato sindaco alle primarie per la Coalizione per Bari 2024, in una nota rimarca: «La nomina della commissione ispettiva per l'eventuale scioglimento del consiglio comunale di Bari su mandato dei parlamentari di centrodestra è certamente un provvedimento grave, ostile e improvvido, a poco più di due mesi dalle elezioni amministrative. La reazione del Sindaco Antonio Decaro è quindi comprensibile, ma la soluzione del caso Bari non può essere affidata a un duro scontro istituzionale, e tantomeno ridotta a strumento di sciacallaggio elettorale per una destra priva di candidati e di argomenti. La posta in gioco è molto più alta e riguarda la libertà di tutti noi».
Così