Attualità
Chiusura di strade e piazze dopo le 21, Decaro chiede convocazione comitato pubblica sicurezza
Il primo cittadino ha scritto al prefetto: «I sindaci non si sono mai sottratti alle responsabilità e continueranno a farlo anche ora»
Bari - lunedì 19 ottobre 2020
12.05
In una nota inviata stamattina al prefetto di Bari, Antonella Bellomo, il sindaco Antonio Decaro ha richiesto la convocazione urgente del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica alla presenza del dipartimento di prevenzione della Asl. Sul tavolo della discussione la possibile chiusura di strade e piazze cittadine dopo le 21 per evitare assembramenti, come espresso nel nuovo Dpcm.
«L'emergenza conseguente alla ripresa della circolazione del virus e il carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia - scrive il sindaco - impongono, anche alla luce delle previsioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanato ieri sera, una valutazione circa i provvedimenti più opportuni da adottare in sede locale. In particolare, la disposizione relativa alla chiusura al pubblico di strade o piazze nelle città per evitare situazioni di assembramento pregiudizievoli di ogni forma di profilassi e di comportamento rispettoso delle misure di contrasto alla diffusione del virus necessita di un approfondimento in sede prefettizia con le altre istituzioni del territorio. Come Lei sa, i sindaci, sin dall'inizio dell'emergenza sanitaria, non si sono mai sottratti all'assunzione di responsabilità e hanno sempre cercato di dare il loro contributo determinante per il rispetto delle politiche di contrasto adottate dalle autorità statali e regionali. Anche in questa delicatissima fase continueranno a farlo, con determinazione e convinzione, se si sentiranno parte di un'unica squadra che ha come obiettivo quello di sconfiggere il virus. Per questo è indispensabile che le nuove disposizioni, quelle più impattanti per la vita economica e sociale delle città, vengano ponderate e adottate sulla base di valutazioni sanitarie inequivoche, criteri omogenei e, non ultima, capacità di controllo del rispetto dei provvedimenti adottati».
«L'emergenza conseguente alla ripresa della circolazione del virus e il carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia - scrive il sindaco - impongono, anche alla luce delle previsioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanato ieri sera, una valutazione circa i provvedimenti più opportuni da adottare in sede locale. In particolare, la disposizione relativa alla chiusura al pubblico di strade o piazze nelle città per evitare situazioni di assembramento pregiudizievoli di ogni forma di profilassi e di comportamento rispettoso delle misure di contrasto alla diffusione del virus necessita di un approfondimento in sede prefettizia con le altre istituzioni del territorio. Come Lei sa, i sindaci, sin dall'inizio dell'emergenza sanitaria, non si sono mai sottratti all'assunzione di responsabilità e hanno sempre cercato di dare il loro contributo determinante per il rispetto delle politiche di contrasto adottate dalle autorità statali e regionali. Anche in questa delicatissima fase continueranno a farlo, con determinazione e convinzione, se si sentiranno parte di un'unica squadra che ha come obiettivo quello di sconfiggere il virus. Per questo è indispensabile che le nuove disposizioni, quelle più impattanti per la vita economica e sociale delle città, vengano ponderate e adottate sulla base di valutazioni sanitarie inequivoche, criteri omogenei e, non ultima, capacità di controllo del rispetto dei provvedimenti adottati».