Cronaca
Civita, da paradiso degli escursionisti ad inferno, dispersi anche due baresi
Ieri l'improvvisa piena del torrente Raganello ha ucciso 10 persone. Tre i pugliesi che mancano all' appello
Bari - martedì 21 agosto 2018
11.26
Sono dieci le vittime della piena del torrente Raganello, in Calabria. Un'onda di acqua e detriti che ieri all'improvviso ha travolto alcuni escursionisti, 5 uomini e 4 donne, tra i quali anche un ragazzo di Cisternino, schiantandoli contro le rocce delle gole che costeggiano il fiume. Una ragazza di Trebisacce (CS) è stata ricoverata in rianimazione. All'appello mancano ancora tre persone una ragazza di Ostuni, Adriana Pugliese di 21 anni e due baresi Giuseppe ed Enrico.
33 sono le persone recuperate da vigili del fuoco e protezione civile smistate nei diversi ospedali della zona tra cui Castrovillari e Spezzano. Tra i feriti anche una bambina di nove anni trasferita all'ospedale di Cosenza in ipotermia.
«Non si sa quante persone ci fossero nelle gole perché alcune erano accompagnate dalle guide, ma molti erano escursionisti "fai-da-te". È una tragedia che lascia sconvolti, legata al clima terribile di quest'estate», ha detto il sindaco di Castrovillari Mimmo Lo Polito al Corriere della Calabria, sottolineando come le condizioni meteo non consigliassero escursioni in zona.
Sul posto sono impegnate diverse squadre dei vigili del fuoco, guardia di finanza e soccorso alpino data la difficoltà di battere una zona particolarmente impervia, 400 metri di pareti di roccia a strapiombo sul torrente collegata dal cosiddetto "Ponte del Diavolo". Chi avesse informazioni può contattare questo numero:88222211.
Nei luoghi della tragedia è da poco arrivato il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, ma le autorità locali ancora non si sbilanciano sul numero delle vittime. in codice verde. Ma i sanitari non si sbilanciano sul numero dei dispersi. Il numero continua a rimanere variabile visto il facile accesso al torrente. «Siamo molto cauti» spiega Paola Galeone, prefetto di Cosenza, al suddetto quotidiano di informazione. «I numeri che abbiamo dato all'inizio (due gruppi di 18, per un totale di 36) si riferivano a gruppi organizzati. Ora con un numero telefonico dedicato, sia in Regione, sia in Prefettura, stiamo cercando di avere notizie di eventuali uscite di persone singole o di coppie».
33 sono le persone recuperate da vigili del fuoco e protezione civile smistate nei diversi ospedali della zona tra cui Castrovillari e Spezzano. Tra i feriti anche una bambina di nove anni trasferita all'ospedale di Cosenza in ipotermia.
«Non si sa quante persone ci fossero nelle gole perché alcune erano accompagnate dalle guide, ma molti erano escursionisti "fai-da-te". È una tragedia che lascia sconvolti, legata al clima terribile di quest'estate», ha detto il sindaco di Castrovillari Mimmo Lo Polito al Corriere della Calabria, sottolineando come le condizioni meteo non consigliassero escursioni in zona.
Sul posto sono impegnate diverse squadre dei vigili del fuoco, guardia di finanza e soccorso alpino data la difficoltà di battere una zona particolarmente impervia, 400 metri di pareti di roccia a strapiombo sul torrente collegata dal cosiddetto "Ponte del Diavolo". Chi avesse informazioni può contattare questo numero:88222211.
Nei luoghi della tragedia è da poco arrivato il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, ma le autorità locali ancora non si sbilanciano sul numero delle vittime. in codice verde. Ma i sanitari non si sbilanciano sul numero dei dispersi. Il numero continua a rimanere variabile visto il facile accesso al torrente. «Siamo molto cauti» spiega Paola Galeone, prefetto di Cosenza, al suddetto quotidiano di informazione. «I numeri che abbiamo dato all'inizio (due gruppi di 18, per un totale di 36) si riferivano a gruppi organizzati. Ora con un numero telefonico dedicato, sia in Regione, sia in Prefettura, stiamo cercando di avere notizie di eventuali uscite di persone singole o di coppie».