Cronaca
Clan Velluto, 24 condanne 20 anni dopo l'ultimo reato. I NOMI
Il business della droga fra Carrassi, Poggiofranco e San Pasquale alla fine degli anni '90. 13 le assoluzioni
Bari - venerdì 29 novembre 2024
18.31
Venti anni dopo l'ultimo dei reati contestati e 12 anni dopo la prima udienza, il Tribunale di Bari ha condannato 24 persone, a pene comprese tra i 3 anni e 4 mesi e i 30 anni di carcere, imputate nel processo sul clan Velluto di Bari, associazione finalizzata al traffico di droga nei rioni San Pasquale, Carrassi e Poggiofranco.
I fatti per i quali i 24 sono stati condannati ieri risalgono agli anni tra il 1998 e il 2004, la maggior parte degli addebiti contestati è compresa tra il 2002 e il 2004. La sentenza sul clan nato negli anni '90 arriva alla fine di un processo lungo, per il quale la prima udienza è stata fissata nel 2012. Tutti i singoli episodi di spaccio sono stati dichiarati prescritti, così come vari altri reati. In 13 sono stati assolti «per non aver commesso il fatto» o prosciolti per l'intervento della prescrizione.
La pena di 30 anni è stata disposta per Giovanni Fasano, Domenico Velluto e Pietro Simeone, considerati i promotori dell'associazione dedita al traffico di droga nei quartieri controllati. Pene dai 20 ai 27 anni sono state invece inflitte ai sodali Carlo Biancofiore, Francesco Buono, Mario Di Gioia, Stefano Gatta, Alessandro Laforgia, Alessandro Lorusso, Alessandro Pace, Gennaro Ragone, Pietro Simeone, Achille Soragni e Angelo Spano. Quattro imputati, nel frattempo, sono morti.
Tra questi c'è anche Francesco Vitale, pr e pusher morto a Roma nel febbraio 2023, a 45 anni, dopo essere caduto dal balcone di un appartamento nel quartiere Magliana. Il padre Domenico è stato condannato a 14 anni. Nel processo era coinvolto per due episodi di spaccio (prescritti) anche il 44enne Domenico Milella.
I fatti per i quali i 24 sono stati condannati ieri risalgono agli anni tra il 1998 e il 2004, la maggior parte degli addebiti contestati è compresa tra il 2002 e il 2004. La sentenza sul clan nato negli anni '90 arriva alla fine di un processo lungo, per il quale la prima udienza è stata fissata nel 2012. Tutti i singoli episodi di spaccio sono stati dichiarati prescritti, così come vari altri reati. In 13 sono stati assolti «per non aver commesso il fatto» o prosciolti per l'intervento della prescrizione.
La pena di 30 anni è stata disposta per Giovanni Fasano, Domenico Velluto e Pietro Simeone, considerati i promotori dell'associazione dedita al traffico di droga nei quartieri controllati. Pene dai 20 ai 27 anni sono state invece inflitte ai sodali Carlo Biancofiore, Francesco Buono, Mario Di Gioia, Stefano Gatta, Alessandro Laforgia, Alessandro Lorusso, Alessandro Pace, Gennaro Ragone, Pietro Simeone, Achille Soragni e Angelo Spano. Quattro imputati, nel frattempo, sono morti.
Tra questi c'è anche Francesco Vitale, pr e pusher morto a Roma nel febbraio 2023, a 45 anni, dopo essere caduto dal balcone di un appartamento nel quartiere Magliana. Il padre Domenico è stato condannato a 14 anni. Nel processo era coinvolto per due episodi di spaccio (prescritti) anche il 44enne Domenico Milella.