Cronaca
Colpi di pistola al quartiere Fesca di Bari, ritrovati bossoli
I proiettili hanno colpito un'auto parcheggiata in via Perosi, nessuno è rimasto ferito. Indaga la Polizia di Stato
Bari - domenica 29 dicembre 2024
13.53
Almeno cinque colpi di pistola ad altezza d'uomo sono stati esplosi nella serata di ieri nel quartiere Fesca di Bari. Quasi un intero caricatore di una calibro 7.65 svuotato, un colpo dietro l'altro in quello che ha tutte le sembianze di un vero agguato, contro un'auto parcheggiata in via Perosi, nei pressi del nuovo waterfront.
L'inquietante episodio si è verificato poco dopo le ore 22.00 di ieri. Il rumore degli spari, peraltro non proprio a notte fonda, ha attirato l'attenzione dei residenti. E che non si fosse trattato del solito lancio di petardi l'ha appurato dapprima il genero del proprietario dell'auto presa di mira. È stato lui ad udire il boato dei colpi e una volta sceso in strada ha constatato la sventagliata di proiettili che hanno distrutto il lunotto posteriore della Renault Clio del suocero, ma in uso alla figlia.
Nessuno è rimasto ferito. Da qui la chiamata al 112: la centrale operativa ha prontamente inviato sul posto una Volante della Questura del capoluogo. Durante il sopralluogo dei poliziotti, condotto con il personale della Polizia Scientifica, nella zona prospiciente l'auto in sosta sono stati rinvenuti, e poi sequestrati, cinque bossoli di pistola calibro 7.65. Indagini sono in corso per decifrare l'atto intimidatorio, che sembra molto di più di una bravata, forse un battibecco degenerato.
Gli agenti hanno raccolto le prime impressioni dello stesso proprietario e ora si sta indagando per risalire all'autore, forse aiutato da qualche complice. Quanto al movente, per adesso appare davvero sfuggente. Fra le tante ipotesi al vaglio, quella secondo cui i colpi d'arma da fuoco potessero essere rivolti a qualche altro.
L'inquietante episodio si è verificato poco dopo le ore 22.00 di ieri. Il rumore degli spari, peraltro non proprio a notte fonda, ha attirato l'attenzione dei residenti. E che non si fosse trattato del solito lancio di petardi l'ha appurato dapprima il genero del proprietario dell'auto presa di mira. È stato lui ad udire il boato dei colpi e una volta sceso in strada ha constatato la sventagliata di proiettili che hanno distrutto il lunotto posteriore della Renault Clio del suocero, ma in uso alla figlia.
Nessuno è rimasto ferito. Da qui la chiamata al 112: la centrale operativa ha prontamente inviato sul posto una Volante della Questura del capoluogo. Durante il sopralluogo dei poliziotti, condotto con il personale della Polizia Scientifica, nella zona prospiciente l'auto in sosta sono stati rinvenuti, e poi sequestrati, cinque bossoli di pistola calibro 7.65. Indagini sono in corso per decifrare l'atto intimidatorio, che sembra molto di più di una bravata, forse un battibecco degenerato.
Gli agenti hanno raccolto le prime impressioni dello stesso proprietario e ora si sta indagando per risalire all'autore, forse aiutato da qualche complice. Quanto al movente, per adesso appare davvero sfuggente. Fra le tante ipotesi al vaglio, quella secondo cui i colpi d'arma da fuoco potessero essere rivolti a qualche altro.