Politica
Comune di Bari, Picaro passa alla Lega: «Sposo progetto vicino ai cittadini»
Il consigliere: «Resto nell'alveo dei valori che mi hanno portato a fare politica». Romito: «Sondaggi bocciano Decaro»
Bari - venerdì 26 ottobre 2018
12.31
La Lega si rafforza in vista delle elezioni comunali a Bari, in programma nella primavera 2019. Ieri l'annuncio dell'adesione al "Carroccio" di Michele Picaro, che lascia Forza Italia per entrare nel partito di Matteo Salvini. Stamattina il consigliere comunale ha spiegato i motivi di questo passaggio. Attaccando l'amministrazione Decaro per l'aumento della Tari, per la gestione di Amtab e degli spazi verdi («Il premio conferito alla città di Bari forse è da considerare per la vegetazione incolta e spontanea che cresce per le strade», la stilettata di Picaro), il consigliere di centrodestra illustra in conferenza stampa i retroscena di questa adesione. «Rimango sempre nell'alveo dei principi e dei valori di centrodestra che negli anni mi hanno portato a fare politica. Questo è il motivo per cui ho deciso di condividere il percorso della Lega. Sposo il progetto di Matteo Salvini, che si fonda su un'azione politica fatta in strada, ascoltando i cittadini, recependo le criticità che loro stessi rappresentano e trasformandole in azioni politiche concrete. Questo è quanto ho fatto io in 19 anni di politica, ed è quello che la Lega oggi rappresenta in Italia. Il partito di Salvini lo sta facendo anche a livello europeo, avviando un'azione politica che dimostrerà l'orgoglio di essere italiani. Il nostro paese deve essere rispettato in tutti i vari consessi istituzionali: l'Europa fino a poco tempo fa era solita mettere l'Italia in posizione letteralmente supina».
Tema del giorno sono i sondaggi elettorali, quelli che - secondo la Lega - boccerebbero l'operato dell'amministrazione Decaro. Il candidato sindaco leghista Fabio Romito dice: «Abbiamo esibito dei sondaggi che danno risultati che mi aspettavo e che sono in linea con le aspettative dei baresi. Il 71% dei cittadini intervistati dà un governo negativo della città: sette baresi su dieci bocciano i primi e ultimi quattro anni dell'amministrazione Decaro. Non potrebbe essere diversamente dal momento che il PD governa Bari da 14 anni, un'era geologica a cui è arrivato il momento di porre fine. C'è bisogno di voltare pagina e di dare un vero cambiamento anche alla nostra città: questa la nostra proposta».
In un centrodestra che, dopo l'avvicinamento di Massimo Cassano al presidente della Regione Emiliano, perde pezzi, la Lega sembra essere il polo attorno al quale gravita la ricostruzione dell'unità della compagine conservatrice, a livello locale e nazionale. Il consigliere regionale Andrea Caroppo spiega: «Stiamo parlando di trasformisti che da anni siedono al fianco di Emiliano; lì ci sono poltronari con problemi giudiziari e non buona politica. Noi badiamo alla gente con la schiena dritta, che lavora senza chiedere incarichi e senza fare minacce. Vogliamo ricostruire un'area politica che dia voce al vero popolo barese e pugliese».
«Noi - prosegue Caroppo - abbiamo una proposta politica che reputiamo la più spendibile, la più in discontinuità rispetto al passato, maturata sul campo dai consigli municipali fino al consiglio comunale di Bari con Fabio Romito. Se i nostri alleati vorranno condividerla in maniera unitaria saremo contentissimi; se c'è bisogno di confrontarci insieme ad altri alleati con uno strumento come le primarie per dare voce ai baresi siamo della partita. Noi vogliamo solo essere a disposizione per riportare al Comune di Bari e in Regione Puglia le migliori energie per ridare voce ai pugliesi e ai baresi».
Quanto alle tempistiche, Caroppo predica calma: «Le cose si fanno con i tempi giusti e per bene. Mancano più di sei mesi alle comunali e l'unico termine perentorio è il 24 aprile, quando scadranno le liste. Arriveremo prima e con la migliore proposta politica per il centrodestra».
Tema del giorno sono i sondaggi elettorali, quelli che - secondo la Lega - boccerebbero l'operato dell'amministrazione Decaro. Il candidato sindaco leghista Fabio Romito dice: «Abbiamo esibito dei sondaggi che danno risultati che mi aspettavo e che sono in linea con le aspettative dei baresi. Il 71% dei cittadini intervistati dà un governo negativo della città: sette baresi su dieci bocciano i primi e ultimi quattro anni dell'amministrazione Decaro. Non potrebbe essere diversamente dal momento che il PD governa Bari da 14 anni, un'era geologica a cui è arrivato il momento di porre fine. C'è bisogno di voltare pagina e di dare un vero cambiamento anche alla nostra città: questa la nostra proposta».
In un centrodestra che, dopo l'avvicinamento di Massimo Cassano al presidente della Regione Emiliano, perde pezzi, la Lega sembra essere il polo attorno al quale gravita la ricostruzione dell'unità della compagine conservatrice, a livello locale e nazionale. Il consigliere regionale Andrea Caroppo spiega: «Stiamo parlando di trasformisti che da anni siedono al fianco di Emiliano; lì ci sono poltronari con problemi giudiziari e non buona politica. Noi badiamo alla gente con la schiena dritta, che lavora senza chiedere incarichi e senza fare minacce. Vogliamo ricostruire un'area politica che dia voce al vero popolo barese e pugliese».
«Noi - prosegue Caroppo - abbiamo una proposta politica che reputiamo la più spendibile, la più in discontinuità rispetto al passato, maturata sul campo dai consigli municipali fino al consiglio comunale di Bari con Fabio Romito. Se i nostri alleati vorranno condividerla in maniera unitaria saremo contentissimi; se c'è bisogno di confrontarci insieme ad altri alleati con uno strumento come le primarie per dare voce ai baresi siamo della partita. Noi vogliamo solo essere a disposizione per riportare al Comune di Bari e in Regione Puglia le migliori energie per ridare voce ai pugliesi e ai baresi».
Quanto alle tempistiche, Caroppo predica calma: «Le cose si fanno con i tempi giusti e per bene. Mancano più di sei mesi alle comunali e l'unico termine perentorio è il 24 aprile, quando scadranno le liste. Arriveremo prima e con la migliore proposta politica per il centrodestra».