Servizi sociali
"Con il Corpo e con la Voce", a Bari il primo festival contro la violenza di genere
Bottalico: «Casa delle Culture luogo simbolo della lotta alla violenza»
Bari - mercoledì 22 novembre 2017
12.07 Comunicato Stampa
In occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne individuata dall'assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 novembre, ogni anno il Comune di Bari investe in attività, eventi e programmi che rilanciano l'impegno sulla prevenzione portato avanti quotidianamente in rete con tante realtà e associazioni, laiche e cattoliche, con scuole e organizzazioni del privato sociale che possano promuovere una cultura non violenta e antidiscriminatoria e sensibilizzare la cittadinanza sul tema del contrasto alla violenza di genere.
Nell'ambito della quinta edizione della manifestazione di "Generare culture nonviolente" organizzata dall'assessorato al Welfare, quest'anno per la prima volta, dal 27 al 29 novembre, si terrà un vero e proprio festival, intitolato "Con il corpo e con la voce", con un fitto calendario di iniziative gratuite per confrontarsi e riflettere sul tema. Sono circa 30 gli appuntamenti previsti dal programma, che si aggiungono ai laboratori di educazione e sensibilizzazione rivolti soprattutto a bambini e ragazzi in diversi luoghi della città.
Generare culture nonviolente prenderà il via domani, mercoledì 22 novembre, per proseguire fino al prossimo 30 novembre con performance artistiche, seminari, laboratori, spettacoli e mostre al fine di stimolare la condivisione di pratiche sociali e culture differenti, a partire dal presupposto che la violenza di genere rappresenta principalmente una questione culturale.
«Quest'anno abbiamo dato il via alla prima edizione del festival in un luogo speciale, che è la Casa delle Culture, nato anche per promuovere e diffondere culture non violente e non discriminatorie, dove spesso vengono ospitate donne vittime di violenza e di tratta - commenta l'assessora al Welfare Francesca Bottalico. La rassegna, accanto alle iniziative in programma, vedrà andare in scena anche uno spettacolo teatrale dedicato al brutale omicidio di Palmina Martinelli e si concluderà con l'avvio del tavolo cittadino chiamato a definire il primo protocollo di rete per strutturare un modello di lavoro quotidiano sulla prevenzione. Ci è sembrato opportuno, dopo diversi anni di attività e piccoli traguardi, organizzare una rassegna che potesse racchiudere il senso dell'impegno dell'intera rete sul territorio cittadino, dando a questo percorso di sensibilizzazione un corpo e una veste. Nel corso dell'anno abbiamo anche lavorato sul rafforzamento dei servizi tesi a contrastare i fenomeni di violenza, a partire dal centro comunale che, secondo il nuovo bando di gestione, deve prevedere la costruzione di un programma di iniziative e azioni integrate che puntino a contrastare il fenomeno a partire dalla formazione degli operatori socio-sanitari e scolastici e lavorino su un quotidiano percorso di prevenzione ed educazione all'affettività, a partire dai più piccoli».
Si comincia domani con i "Muri parlanti", laboratori di street art sul tema della non violenza di genere che saranno realizzati nei Centri servizi per Famiglie cittadini grazie alla creatività delle ragazze e dei ragazzi: nei giorni del festival sarà anche dipinto un murales presso la Casa delle Culture in collaborazione con gli studenti del liceo artistico "De Nittis". Il 25 novembre appuntamento in piazza Carabellese con i flash mob "Scarpe rosse" e "Lasciate una traccia contro la violenza sulle donne", incentrati sulla costruzione di uno spazio performativo attraverso le testimonianze visive, scritte, verbali, musicali, teatrali, artistiche e poetiche contro la violenza. Nella stessa giornata si terranno anche due incontri, uno sulle testimonianze delle donne migranti in viaggio verso l'Italia nella Casa delle Donne di Bari, l'altro con le donne Rom nel campo di Japigia.
Lunedì 27 novembre l'assessora al Welfare Francesca Bottalico taglierà il nastro della prima edizione del festival "Con il corpo e con la voce" negli spazi della Casa delle Culture, al quartiere San Paolo: fino al 29 novembre si susseguiranno incontri, seminari, spettacoli e mostre realizzate in collaborazione con alcune scuole e organizzazioni del pubblico e del privato sociale. Tra le iniziative della prima giornata, la presentazione del libro "La bambina che aveva paura dei sogni" di Chiara Porcelluzzi con FalVision, il laboratorio interattivo con Arci, il seminario "Riconoscersi Uomini Liberarsi dalla Violenza" con maschile Plurale.
Alle ore 18.30, l'appuntamento è con la performance teatrale, a cura della compagnia Teatro Prisma,"Palmina - Amara terra mia", un monologo che ripercorre le tappe della tragedia umana e giudiziaria di Palmina Martinelli, la 14enne fasanese uccisa nel 1981. Interverrà anche Nicola Magrone, ex Pm che si occupò del caso. Alle ore 19.30 e alle 21.30, sarà proiettato nel cinema ABC il film "Una donna fantastica", di Sebastián Lelio, evento gratuito realizzato in collaborazione con l'Ufficio LGBTQI del Comune di Bari e il tavolo delle associazioni LGBTQI. Il film, selezionato per rappresentare il Cile ai premi Oscar 2018, racconta la storia di Marina, cameriera e cantante, legata sentimentalmente a Orlando, più grande di lei di 20anni. Durante la notte seguita alla cena del compleanno di Marina, Orlando è colto da un malore e muore davanti alla compagna che, subito dopo, si ritrova circondata dall'ostilità di tutti i familiari dell'uomo.
La seconda giornata, il 28 novembre, dalle ore 10.30, prevede il seminario di studi sul tema della violenza di genere organizzato in collaborazione con gli Ordini regionali degli assistenti sociali e degli psicologi, il Consiglio regionale, l'associazione di volontariato Angeli della Vita e il Comune di Bari. Seguirà uno short seminar sui Percorsi di vita dopo la violenza, realizzato in collaborazione con UIEPE Puglia, CAM Dalla parte del lupo, rete DAFNE, Coop. CRISI. Nel pomeriggio, invece, toccherà al gruppo di parola curato dal Centro Servizi per Famiglie di Carrassi-San Pasquale discutere sulle pari opportunità e le differenze di genere, con il coinvolgimento di famiglie, bambini e ragazzi, cui seguiranno incontri curati da AIDM e Circolo UAAR e laboratori a cura del CSF Libertà e del CSF San Nicola Murat.
Il 29 novembre, infine, la rassegna si chiuderà con "Un giorno a Casa delle Culture", tra laboratori ludicicon la comunità educativa per minori Casa Shalom, un convegno sulla comunicazione nonviolenta per il rispetto delle differenze di genere condotto da Gabriella Falcicchio in collaborazione con il Movimento Nonviolento Puglia e un seminario laboratoriale di educational guerrilla art a cura di Chiara Scardicchio e Anna D'Attolico.
Ultima giornata dedicata al tema giovedì 30 novembre, con l'avvio del tavolo tecnico cittadino per la redazione e la sottoscrizione del protocollo di intesa contro la violenza sulle donne e lo spettacolo musicale delle Faraualla.
Le mostre fotografiche e artistiche sui temi delle violenze e dell'identità di genere saranno allestite in collaborazione con l'Istituto Comprensivo Grimaldi Lombardi e Aristide Gabelli, i Centri servizi per le famiglie San Pio e Carbonara e Poggiofranco. Il festival, promosso dall'assessorato al Welfare, è coordinato dal Consorzio Elpendù e dalla cooperativa Progetto Città.
Nell'ambito della quinta edizione della manifestazione di "Generare culture nonviolente" organizzata dall'assessorato al Welfare, quest'anno per la prima volta, dal 27 al 29 novembre, si terrà un vero e proprio festival, intitolato "Con il corpo e con la voce", con un fitto calendario di iniziative gratuite per confrontarsi e riflettere sul tema. Sono circa 30 gli appuntamenti previsti dal programma, che si aggiungono ai laboratori di educazione e sensibilizzazione rivolti soprattutto a bambini e ragazzi in diversi luoghi della città.
Generare culture nonviolente prenderà il via domani, mercoledì 22 novembre, per proseguire fino al prossimo 30 novembre con performance artistiche, seminari, laboratori, spettacoli e mostre al fine di stimolare la condivisione di pratiche sociali e culture differenti, a partire dal presupposto che la violenza di genere rappresenta principalmente una questione culturale.
«Quest'anno abbiamo dato il via alla prima edizione del festival in un luogo speciale, che è la Casa delle Culture, nato anche per promuovere e diffondere culture non violente e non discriminatorie, dove spesso vengono ospitate donne vittime di violenza e di tratta - commenta l'assessora al Welfare Francesca Bottalico. La rassegna, accanto alle iniziative in programma, vedrà andare in scena anche uno spettacolo teatrale dedicato al brutale omicidio di Palmina Martinelli e si concluderà con l'avvio del tavolo cittadino chiamato a definire il primo protocollo di rete per strutturare un modello di lavoro quotidiano sulla prevenzione. Ci è sembrato opportuno, dopo diversi anni di attività e piccoli traguardi, organizzare una rassegna che potesse racchiudere il senso dell'impegno dell'intera rete sul territorio cittadino, dando a questo percorso di sensibilizzazione un corpo e una veste. Nel corso dell'anno abbiamo anche lavorato sul rafforzamento dei servizi tesi a contrastare i fenomeni di violenza, a partire dal centro comunale che, secondo il nuovo bando di gestione, deve prevedere la costruzione di un programma di iniziative e azioni integrate che puntino a contrastare il fenomeno a partire dalla formazione degli operatori socio-sanitari e scolastici e lavorino su un quotidiano percorso di prevenzione ed educazione all'affettività, a partire dai più piccoli».
Si comincia domani con i "Muri parlanti", laboratori di street art sul tema della non violenza di genere che saranno realizzati nei Centri servizi per Famiglie cittadini grazie alla creatività delle ragazze e dei ragazzi: nei giorni del festival sarà anche dipinto un murales presso la Casa delle Culture in collaborazione con gli studenti del liceo artistico "De Nittis". Il 25 novembre appuntamento in piazza Carabellese con i flash mob "Scarpe rosse" e "Lasciate una traccia contro la violenza sulle donne", incentrati sulla costruzione di uno spazio performativo attraverso le testimonianze visive, scritte, verbali, musicali, teatrali, artistiche e poetiche contro la violenza. Nella stessa giornata si terranno anche due incontri, uno sulle testimonianze delle donne migranti in viaggio verso l'Italia nella Casa delle Donne di Bari, l'altro con le donne Rom nel campo di Japigia.
Lunedì 27 novembre l'assessora al Welfare Francesca Bottalico taglierà il nastro della prima edizione del festival "Con il corpo e con la voce" negli spazi della Casa delle Culture, al quartiere San Paolo: fino al 29 novembre si susseguiranno incontri, seminari, spettacoli e mostre realizzate in collaborazione con alcune scuole e organizzazioni del pubblico e del privato sociale. Tra le iniziative della prima giornata, la presentazione del libro "La bambina che aveva paura dei sogni" di Chiara Porcelluzzi con FalVision, il laboratorio interattivo con Arci, il seminario "Riconoscersi Uomini Liberarsi dalla Violenza" con maschile Plurale.
Alle ore 18.30, l'appuntamento è con la performance teatrale, a cura della compagnia Teatro Prisma,"Palmina - Amara terra mia", un monologo che ripercorre le tappe della tragedia umana e giudiziaria di Palmina Martinelli, la 14enne fasanese uccisa nel 1981. Interverrà anche Nicola Magrone, ex Pm che si occupò del caso. Alle ore 19.30 e alle 21.30, sarà proiettato nel cinema ABC il film "Una donna fantastica", di Sebastián Lelio, evento gratuito realizzato in collaborazione con l'Ufficio LGBTQI del Comune di Bari e il tavolo delle associazioni LGBTQI. Il film, selezionato per rappresentare il Cile ai premi Oscar 2018, racconta la storia di Marina, cameriera e cantante, legata sentimentalmente a Orlando, più grande di lei di 20anni. Durante la notte seguita alla cena del compleanno di Marina, Orlando è colto da un malore e muore davanti alla compagna che, subito dopo, si ritrova circondata dall'ostilità di tutti i familiari dell'uomo.
La seconda giornata, il 28 novembre, dalle ore 10.30, prevede il seminario di studi sul tema della violenza di genere organizzato in collaborazione con gli Ordini regionali degli assistenti sociali e degli psicologi, il Consiglio regionale, l'associazione di volontariato Angeli della Vita e il Comune di Bari. Seguirà uno short seminar sui Percorsi di vita dopo la violenza, realizzato in collaborazione con UIEPE Puglia, CAM Dalla parte del lupo, rete DAFNE, Coop. CRISI. Nel pomeriggio, invece, toccherà al gruppo di parola curato dal Centro Servizi per Famiglie di Carrassi-San Pasquale discutere sulle pari opportunità e le differenze di genere, con il coinvolgimento di famiglie, bambini e ragazzi, cui seguiranno incontri curati da AIDM e Circolo UAAR e laboratori a cura del CSF Libertà e del CSF San Nicola Murat.
Il 29 novembre, infine, la rassegna si chiuderà con "Un giorno a Casa delle Culture", tra laboratori ludicicon la comunità educativa per minori Casa Shalom, un convegno sulla comunicazione nonviolenta per il rispetto delle differenze di genere condotto da Gabriella Falcicchio in collaborazione con il Movimento Nonviolento Puglia e un seminario laboratoriale di educational guerrilla art a cura di Chiara Scardicchio e Anna D'Attolico.
Ultima giornata dedicata al tema giovedì 30 novembre, con l'avvio del tavolo tecnico cittadino per la redazione e la sottoscrizione del protocollo di intesa contro la violenza sulle donne e lo spettacolo musicale delle Faraualla.
Le mostre fotografiche e artistiche sui temi delle violenze e dell'identità di genere saranno allestite in collaborazione con l'Istituto Comprensivo Grimaldi Lombardi e Aristide Gabelli, i Centri servizi per le famiglie San Pio e Carbonara e Poggiofranco. Il festival, promosso dall'assessorato al Welfare, è coordinato dal Consorzio Elpendù e dalla cooperativa Progetto Città.