Territorio
Confesercenti Bari contro l’impianto di bitumazione a Sammichele
«Non possiamo non opporci all’idea di un insediamento così invasivo per il territorio stesso.», dichiara la presidente dell’associazione
Bari - giovedì 11 gennaio 2024
12.54
Confesercenti Bari sostiene l'opposizione all'impianto di produzione di conglomerato bituminoso a ridosso del centro abitato di Sammichele.
L'autorizzazione per la realizzazione dell'impianto è stata concessa a seguito di una conferenza di servizi alla quale non hanno partecipato né l'Asl, né il comune di Turi, né, tanto meno, il comune di Sammichele, nonostante l'opera rientri nei pressi di una cava negli agri di Turi e, ad appena 160 metri di distanza, insistono le prime abitazioni appartenenti a Sammichele.
Nei giorni scorsi, il sindaco di Sammichele, Lorenzo Netti, ha depositato in Parlamento un'interrogazione al ministro della Salute: oltre tutto, nei pressi dell'ipotetico nuovo insediamento produttivo, sono coltivati prodotti alimentari di pregio.
Raffaella Altamura, presidente di Confesercenti Bari, prende chiaramente posizione sulla questione: «Il territorio in questione è caratterizzato da insediamenti ben precisi- esordisce Raffaella Altamura - che sono quelli di coltivazioni agricole definite che producono frutti e ortaggi di pregio e qualità invidiate da tutti. Non possiamo non opporci all'idea di un insediamento così invasivo per il territorio stesso. Carni, olio, ciliegie: sono soltanto alcune delle eccellenze prodotte in questa zona del sud-est barese- sottolinea la presidente di Confesercenti Bari- e chiediamo che venga preservata l'identità agroalimentare e agricola. A rischio ci sarebbero anche decine di posti di lavoro, oltre che l'autenticità dei luoghi e la salubrità e qualità dell'aria. Prima di procedere con ulteriori, eventuali autorizzazioni, chiediamo dunque di valutare attentamente i pro e soprattutto i contro di tale, nuovo insediamento, analizzando attentamente l'impatto ambientale, occupazionale e produttivo», conclude Raffaella Altamura, presidente di Confesercenti Bari.
L'autorizzazione per la realizzazione dell'impianto è stata concessa a seguito di una conferenza di servizi alla quale non hanno partecipato né l'Asl, né il comune di Turi, né, tanto meno, il comune di Sammichele, nonostante l'opera rientri nei pressi di una cava negli agri di Turi e, ad appena 160 metri di distanza, insistono le prime abitazioni appartenenti a Sammichele.
Nei giorni scorsi, il sindaco di Sammichele, Lorenzo Netti, ha depositato in Parlamento un'interrogazione al ministro della Salute: oltre tutto, nei pressi dell'ipotetico nuovo insediamento produttivo, sono coltivati prodotti alimentari di pregio.
Raffaella Altamura, presidente di Confesercenti Bari, prende chiaramente posizione sulla questione: «Il territorio in questione è caratterizzato da insediamenti ben precisi- esordisce Raffaella Altamura - che sono quelli di coltivazioni agricole definite che producono frutti e ortaggi di pregio e qualità invidiate da tutti. Non possiamo non opporci all'idea di un insediamento così invasivo per il territorio stesso. Carni, olio, ciliegie: sono soltanto alcune delle eccellenze prodotte in questa zona del sud-est barese- sottolinea la presidente di Confesercenti Bari- e chiediamo che venga preservata l'identità agroalimentare e agricola. A rischio ci sarebbero anche decine di posti di lavoro, oltre che l'autenticità dei luoghi e la salubrità e qualità dell'aria. Prima di procedere con ulteriori, eventuali autorizzazioni, chiediamo dunque di valutare attentamente i pro e soprattutto i contro di tale, nuovo insediamento, analizzando attentamente l'impatto ambientale, occupazionale e produttivo», conclude Raffaella Altamura, presidente di Confesercenti Bari.