Enti locali
Cooperazione fra Italia e paesi balcanici, la Regione Puglia stanzia 110mila euro per "Blue boost"
Borracino: «Obiettivo è promuovere la ricerca, l’innovazione e le opportunità di business nei settori dell’economia blu legata al mare»
Puglia - venerdì 29 maggio 2020
14.32
«Con una variazione di bilancio approvata nei giorni scorsi dalla giunta, la Regione Puglia ha stanziato 111mila euro per la prosecuzione delle attività previste nell'ambito del progetto "Blue Boost", all'interno del programma transnazionale europeo ADRION (Interreg V – B Adriatico-Ionico)». Lo comunica Cosimo Borracino, assessore regionale allo Sviluppo economico. «Si tratta - prosegue Borracino - di una iniziativa di carattere internazionale che punta a promuovere la cooperazione e la solidarietà tra gli otto Stati partner (e cioè Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia) con l'obiettivo di favorire una politica di integrazione tra questi ultimi e rafforzarne la coesione economica, sociale e territoriale».
«L'area geografica di riferimento, infatti, tra le due sponde di Adriatico e Ionio, è caratterizzata dalla presenza di regioni molto avanzate nell'ambito dell'innovazione e della Ricerca&Sviluppo, ma al contempo sconta un indebolimento del proprio potenziale, determinato da una limitata cooperazione tra aziende, centri di ricerca e agenzie pubbliche, e da una ridotta attenzione verso temi specifici, come quello della "blue economy", potenzialmente in grado di rafforzare la competitività di tutta la zona», spiega Borracino.
«Per questo il progetto "Blue Boost" ha come obiettivo promuovere la ricerca, l'innovazione e le opportunità di business nei settori dell'economia blu, legata al mare, e a migliorare la governance dei bacini marittimi dell'area Adriatico-Ionica, nella consapevolezza che in questo modo, con un utilizzo efficace delle risorse, si possono creare nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di crescita, tutelando la biodiversità, proteggendo l'ambiente marino e salvaguardando i servizi offerti da ecosistemi marini e costieri sani, e in grado di resistere alle crisi. In questo contesto la Giunta regionale, nei giorni scorsi, ha confermato lo stanziamento complessivo inizialmente previsto per tutto il progetto di 204 mila e 385 euro di competenza della Regione Puglia, su un budget complessivo pari a circa 1 milione e 489 mila euro, assicurando con 111mila euro circa la copertura delle spese previste per l'anno 2020. Ritengo molto utile questo progetto di respiro internazionale, al fine di rilanciare in tutta la Puglia e, in particolare, nell'area ionica, un nuovo modello di sviluppo in grado di coniugare crescita economica e tutela delle risorse naturali, con particolare riferimento al nostro mare», conclude Borracino.
«L'area geografica di riferimento, infatti, tra le due sponde di Adriatico e Ionio, è caratterizzata dalla presenza di regioni molto avanzate nell'ambito dell'innovazione e della Ricerca&Sviluppo, ma al contempo sconta un indebolimento del proprio potenziale, determinato da una limitata cooperazione tra aziende, centri di ricerca e agenzie pubbliche, e da una ridotta attenzione verso temi specifici, come quello della "blue economy", potenzialmente in grado di rafforzare la competitività di tutta la zona», spiega Borracino.
«Per questo il progetto "Blue Boost" ha come obiettivo promuovere la ricerca, l'innovazione e le opportunità di business nei settori dell'economia blu, legata al mare, e a migliorare la governance dei bacini marittimi dell'area Adriatico-Ionica, nella consapevolezza che in questo modo, con un utilizzo efficace delle risorse, si possono creare nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di crescita, tutelando la biodiversità, proteggendo l'ambiente marino e salvaguardando i servizi offerti da ecosistemi marini e costieri sani, e in grado di resistere alle crisi. In questo contesto la Giunta regionale, nei giorni scorsi, ha confermato lo stanziamento complessivo inizialmente previsto per tutto il progetto di 204 mila e 385 euro di competenza della Regione Puglia, su un budget complessivo pari a circa 1 milione e 489 mila euro, assicurando con 111mila euro circa la copertura delle spese previste per l'anno 2020. Ritengo molto utile questo progetto di respiro internazionale, al fine di rilanciare in tutta la Puglia e, in particolare, nell'area ionica, un nuovo modello di sviluppo in grado di coniugare crescita economica e tutela delle risorse naturali, con particolare riferimento al nostro mare», conclude Borracino.