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Coronavirus, due giorni di zona gialla rafforzata. Ma a Bari molti ristoranti e bar restano chiusi

Ecco cosa prevede il nuovo decreto, il fine settimana si torna di nuovo in zona rossa e dall'11 via alla nuova classificazione delle Regioni

Entra in vigore oggi il nuovo decreto del Governo, che prevede nuove restrizioni per le giornate dal 7 al 15 gennaio. I primi due giorni, oggi e domani, ci troviamo in quella che in molti hanno definito una zona gialla "rafforzata". Per cui viene mantenuto il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, sono vietati gli spostamenti tra Regioni e Province Autonome, sono vietati gli spostamenti nelle seconde case in altra Regione o Provincia Autonoma. Possono riaprire bar e ristoranti, ma solo dalle 5 alle 18, dopo tale orario diventa vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; asporto possibile fino alle 22 ma senza consumare nei pressi del locale e nessuna restrizione per la consegna a domicilio. Riaprono tutti i negozi.

Il 9 e 10 gennaio, essendo prefestivo e festivo, tutta Italia sarà in zona arancione. Per cui vietati gli spostamenti anche tra i comuni, eccezion fatta gli spostamenti dai comuni con popolazione fino a 5 mila abitanti, in un raggio di 30km ad eccezione dei capoluoghi di provincia. Inoltre, è consentito lo spostamento verso le abitazioni private una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22, verso una sola abitazione in ambito comunale e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Chiudono di nuovo bar e ristoranti, che possono fare domicilio senza limitazione e asporto solo fino alle 22. Aperti i negozi al dettaglio, ma chiusi i centri commerciali, i parchi commerciali e le gallerie commerciali, sono esclusi farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, ed edicole.

Dall'11 gennaio scatta la divisione in fasce sulla base dell'applicazione dei nuovi parametri validati dal Comitato tecnico-scientifico.

E a Bari sono molte le attività di ristorazione che hanno deciso di continuare a tenere chiuso, specialmente coloro che per scelta hanno optato per non fare take-away o delivery.




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