Attualità
Coronavirus in Puglia, Emiliano: «Non dimentichiamo che è un virus influenzale, seppur imprevedibile»
Il presidente fa il punto della situazione. In serata dal Consiglio dei Ministri dovrebbe arrivare l'ordinanza da rispettare a livello nazionale
Puglia - martedì 25 febbraio 2020
19.07
Dopo la riunione tra Regioni e Governo tenutasi stamattina, in serata il presidente della Regione Puglia ha voluto fare il punto della situazione Coronavirus per quanto attiene alla nostra zona, in attesa che dal Consiglio dei Ministri giunga l'ordinanza nazionale.
«Permane l'invito alle persone tornate in massa a casa a segnalare il loro rientro al medico di famiglia in modo da ricevere le eventuali disposizioni del caso anche per monitorare la quantità di persone spostatasi. - sottolinea Emiliano - La chiusura di scuole e università, anche oltre il confine del cluster dell'infezione, avrebbe dovuto essere accompagnato dall'indicazione di non trasferirsi in massa, purtroppo così non è stato».
«La metodologia per prevenire l'insorgenza di focolai - spiega - è osservare con attenzione le regole diffuse dal governo nazionale e dalle autorità sanitarie, ovviamente non avendo esigenze di contenimento di singoli casi o focolai ci siamo concentrati a predisporre la metodologia nell'ipotesi che ci sia un soggetto contaminato. Tutti gli adempimenti richiesti sono stati effettuati con puntualità e senza problemi. Abbiamo effettuato circa 100 test tutti negativi e di cui solo 10 sono stati segnalati al ministero della salute risultando anche essi negativi. Stamattina è stato ribadito, durante la discussione con la Presidenza del Consiglio, che si tratta di una forza influenzale con dei profili di novità ma che non presenta caratteristiche di pericolosità diverse da quelle di una normale influenza, pur essendo il virus abbastanza imprevedibile. La preoccupazione deriva da una circostanza ovvero si tratta di un ceppo che si aggiunge al normale picco influenzale c'è il rischio sia per la velocità del contagio che per il sommarsi delle due influenze c'è rischio che ci sia un picco di persone che si ammalano. Di tali persone alcuni soggetti più deboli rischiano di morire, come accade ogni anno».
«Ci stiamo sforzando di spiegare a tutti gli italiani che il sistema sta funzionando nel limite delle sue possibilità - prosegue il presidente - Per quanto riguarda i sistemi di protezione, come le mascherine, la gestione sarà centralizzata. Le mascherine verranno distribuite dalla Protezione Civile Nazionale nelle diverse regioni a seconda delle necessità, per evitare fenomeni di accaparramento che stanno già accadendo. Il tampone deve essere effettuato solo in determinati casi secondo le indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità. Necessaria tale gestione se consideriamo il fatto che in autonomia un ordine destinato alla Puglia è stato dirottato verso un'altra Regione ritenendo che ne avesse maggio bisogno di noi».
«Sconsigliamo l'accesso al pronto soccorso in maniera indiscriminata - conclude - necessario fare un primo triage telefonico con il proprio medico di famiglia. Non bisogna assolutamente chiamare il 118 per avere informazioni, ma va chiamato solo di fronte a sintomi particolari».
«Permane l'invito alle persone tornate in massa a casa a segnalare il loro rientro al medico di famiglia in modo da ricevere le eventuali disposizioni del caso anche per monitorare la quantità di persone spostatasi. - sottolinea Emiliano - La chiusura di scuole e università, anche oltre il confine del cluster dell'infezione, avrebbe dovuto essere accompagnato dall'indicazione di non trasferirsi in massa, purtroppo così non è stato».
«La metodologia per prevenire l'insorgenza di focolai - spiega - è osservare con attenzione le regole diffuse dal governo nazionale e dalle autorità sanitarie, ovviamente non avendo esigenze di contenimento di singoli casi o focolai ci siamo concentrati a predisporre la metodologia nell'ipotesi che ci sia un soggetto contaminato. Tutti gli adempimenti richiesti sono stati effettuati con puntualità e senza problemi. Abbiamo effettuato circa 100 test tutti negativi e di cui solo 10 sono stati segnalati al ministero della salute risultando anche essi negativi. Stamattina è stato ribadito, durante la discussione con la Presidenza del Consiglio, che si tratta di una forza influenzale con dei profili di novità ma che non presenta caratteristiche di pericolosità diverse da quelle di una normale influenza, pur essendo il virus abbastanza imprevedibile. La preoccupazione deriva da una circostanza ovvero si tratta di un ceppo che si aggiunge al normale picco influenzale c'è il rischio sia per la velocità del contagio che per il sommarsi delle due influenze c'è rischio che ci sia un picco di persone che si ammalano. Di tali persone alcuni soggetti più deboli rischiano di morire, come accade ogni anno».
«Ci stiamo sforzando di spiegare a tutti gli italiani che il sistema sta funzionando nel limite delle sue possibilità - prosegue il presidente - Per quanto riguarda i sistemi di protezione, come le mascherine, la gestione sarà centralizzata. Le mascherine verranno distribuite dalla Protezione Civile Nazionale nelle diverse regioni a seconda delle necessità, per evitare fenomeni di accaparramento che stanno già accadendo. Il tampone deve essere effettuato solo in determinati casi secondo le indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità. Necessaria tale gestione se consideriamo il fatto che in autonomia un ordine destinato alla Puglia è stato dirottato verso un'altra Regione ritenendo che ne avesse maggio bisogno di noi».
«Sconsigliamo l'accesso al pronto soccorso in maniera indiscriminata - conclude - necessario fare un primo triage telefonico con il proprio medico di famiglia. Non bisogna assolutamente chiamare il 118 per avere informazioni, ma va chiamato solo di fronte a sintomi particolari».