Attualità
Puglia, sondaggio su Covid e crisi economica: per il 50% dei cittadini passerà presto
Lo rivela lo studio dell'agenzia Sec Newgate. Per 9 imprese su 10 però c'è stato un calo del fatturato e gli effetti negativi dureranno fino a fine anno
Puglia - giovedì 16 luglio 2020
15.16
Pugliesi popolo di testardi ottimisti. Il 50 percento dei cittadini della Puglia crede che la crisi economica dovuta alla pandemia da Coivid-19 e al lockdown fra marzo e maggio sarà assorbita e risolta entro la fine del 2020. A rivelarlo è il sondaggio dell'agenzia di pubbliche relazioni milanese Sec Newgate, che ha intervistato cittadini e imprese nel periodo della chiusura totale e immediatamente dopo la riapertura. Secondo l'indagine condotta dalla società lombarda, il 39% dei pugliesi crede che la crisi si risolverà nel 2021, mente un 11 percento di nostri corregionali, la fascia più pessimista, pensa che ci vorranno anni per rientrare dalle conseguenze economiche del lockdown.
Dal punto di vista sociale, emergono numeri interessanti dall'indagine di Sec Newgate: il 96.3% dei pugliesi intervistati presterà in futuro maggiore attenzione alla qualità dei prodotti acquistati, mentre il 92.5% del campione ha dichiarato di aver sviluppato con la crisi una maggiore attenzione al prezzo e alla convenienza. Il 38.8% dei cittadini coinvolti nell'analisi ha dichiarato di aver aumentato il volume dei propri acquisti online.
Il 77.7% dei cittadini intervistati teme per l'economia nazionale, mentre il 62.8% ha grande fiducia nei medici e nel personale sanitario in generale. Non la stessa fiducia è accordata alle strutture sanitarie (il 37%) e alla protezione civile (il 22.3%).
Quanto alle imprese, 6 su 10 dicono di essere state colpite gravemente dalla crisi durante il lockdown: il 43.3% delle aziende è rimasto totalmente chiuso, il 30.2% ha aperto solo parzialmente durante il periodo più acuto della pandemia.
Ben 9 imprese su 10 hanno registrato un calo del fatturato, e il 91% delle aziende interpellate prevede un ulteriore ribasso del fatturato da qui a fine anno.
Il 43.9% ha dichiarato di aver fatto ricorso alla cassa integrazione, mentre il 29.8% ha adottato la dilazione del pagamento. Il 15.4% delle aziende ha giudicato le manovre adottate dal governo regionale e nazionale inadeguate; il 27.8 dei titolari di azienda teme molto per il futuro della propria attività.
In conclusione, il 51% degli imprenditori intervistati pensa che sarà il 2021 l'anno di uscita dalla crisi, il 21% dice che l'economia ne verrà fuori già nel 2020, il 28% crede - invece - che ci vorranno anni per smaltire gli effetti negativi dei due mesi di chiusura.
Dal punto di vista sociale, emergono numeri interessanti dall'indagine di Sec Newgate: il 96.3% dei pugliesi intervistati presterà in futuro maggiore attenzione alla qualità dei prodotti acquistati, mentre il 92.5% del campione ha dichiarato di aver sviluppato con la crisi una maggiore attenzione al prezzo e alla convenienza. Il 38.8% dei cittadini coinvolti nell'analisi ha dichiarato di aver aumentato il volume dei propri acquisti online.
Il 77.7% dei cittadini intervistati teme per l'economia nazionale, mentre il 62.8% ha grande fiducia nei medici e nel personale sanitario in generale. Non la stessa fiducia è accordata alle strutture sanitarie (il 37%) e alla protezione civile (il 22.3%).
Quanto alle imprese, 6 su 10 dicono di essere state colpite gravemente dalla crisi durante il lockdown: il 43.3% delle aziende è rimasto totalmente chiuso, il 30.2% ha aperto solo parzialmente durante il periodo più acuto della pandemia.
Ben 9 imprese su 10 hanno registrato un calo del fatturato, e il 91% delle aziende interpellate prevede un ulteriore ribasso del fatturato da qui a fine anno.
Il 43.9% ha dichiarato di aver fatto ricorso alla cassa integrazione, mentre il 29.8% ha adottato la dilazione del pagamento. Il 15.4% delle aziende ha giudicato le manovre adottate dal governo regionale e nazionale inadeguate; il 27.8 dei titolari di azienda teme molto per il futuro della propria attività.
In conclusione, il 51% degli imprenditori intervistati pensa che sarà il 2021 l'anno di uscita dalla crisi, il 21% dice che l'economia ne verrà fuori già nel 2020, il 28% crede - invece - che ci vorranno anni per smaltire gli effetti negativi dei due mesi di chiusura.