Attualità
Dal vino "Mafiozo" agli snack "Chilli Mafia", uno strano modo di fare marketing all'Estero
Coldiretti Puglia lancia l'allarme sui nomi utilizzati da imprenditori senza scrupoli: "Business milionario"
Bari - venerdì 16 marzo 2018
L'italia nel mondo non è associata solo a arte, paesaggi mozzafiato, cibo e mandolino, ma anche alla mafia. La maggior parte delle persone però è portata a pensare che ganster, pistole e altro siano solo accezioni negative e invece in alcuni Pesi esteri la mafia è anche un'etichetta attira consumatori. Anche la Puglia è stata vittima di questo strano uso del nome 'Mafia' nel 2013, quando fu messo in commercio un vino prodotto dall'azienda svedese Concealed Wines di Stoccolma. "Il vino in etichetta riportava il nome 'Mafiozo' – spiega Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia – e campeggiava in belle mostra la foto di Lucky Luciano. Tra l'altro, il prodotto si fregiava del marchio comunitario IGT Salento. Dopo le proteste di tutto il mondo economico e istituzionale pugliese, il responsabile marketing della Concealed Wines di Stoccolma comunicò che il vino in commercio avrebbe cambiato nome o, addirittura non sarebbe più stato venduto. Ad oggi sono 6 le IGP (Indicazioni Geografiche Protette) 'Tarantino', 'Valle d'Itria', 'Salento', 'Murgia', 'Daunia', 'Puglia' e 29 i vini pugliesi DOC (Denominazione di Origine Controllata) che detengono un valore inestimabile, intrinseco al prodotto agroalimentare ed alla professionalità imprenditoriale, che va salvaguardato anche dall'uso improprio per fare affari di episodi, personaggi e forme di criminalità organizzata più dolorose e odiose, a danno dei veri prodotti agroalimentari Made in Italy".
Altri marchi utilizzati all'estero secondo una indagine di Coldiretti sarebbero: caffè "Mafiozzo" dalla Bulgaria, snack "Chilli Mafia" della Gran Bretagna, spezie "Palermo Mafia shooting" della Germania fino alla salsa "SauceMaffia" per condire le patatine e "SauceMaffioso" per la pasta scovate a Bruxelles. Un business milionario afferma la Coldiretti che commenta positivamente la sentenza della Corte Ue che accoglie la richiesta dell'Italia di invalidare il marchio alla catena di ristoranti spagnoli "La Mafia" ("La Mafia se sienta ala mesa"). Un oltraggio considerato insopportabile da due italiani su tre (65%) che non tollerano il luogo comune diffuso all'estero che porta gli stranieri ad assimilare l'Italia alla mafia, secondo l'indagine Coldiretti/ixe'.
Nei diversi continenti ci sono anche i locali Ai Mafiosi", "Bella Mafia" e "Mafia Pizza". E su internet – continua la Coldiretti – è possibile acquistare il libro di ricette "The mafia cookbook", comprare caramelle sul portale www.candymafia.com o ricevere i consigli di mamamafiosa (www.mamamafiosa.com) con sottofondo musicale a tema.
Altri marchi utilizzati all'estero secondo una indagine di Coldiretti sarebbero: caffè "Mafiozzo" dalla Bulgaria, snack "Chilli Mafia" della Gran Bretagna, spezie "Palermo Mafia shooting" della Germania fino alla salsa "SauceMaffia" per condire le patatine e "SauceMaffioso" per la pasta scovate a Bruxelles. Un business milionario afferma la Coldiretti che commenta positivamente la sentenza della Corte Ue che accoglie la richiesta dell'Italia di invalidare il marchio alla catena di ristoranti spagnoli "La Mafia" ("La Mafia se sienta ala mesa"). Un oltraggio considerato insopportabile da due italiani su tre (65%) che non tollerano il luogo comune diffuso all'estero che porta gli stranieri ad assimilare l'Italia alla mafia, secondo l'indagine Coldiretti/ixe'.
Nei diversi continenti ci sono anche i locali Ai Mafiosi", "Bella Mafia" e "Mafia Pizza". E su internet – continua la Coldiretti – è possibile acquistare il libro di ricette "The mafia cookbook", comprare caramelle sul portale www.candymafia.com o ricevere i consigli di mamamafiosa (www.mamamafiosa.com) con sottofondo musicale a tema.