
Servizi sociali
Docce e Lavanderia per i bisognosi, inaugurato il progetto vincitore di Orizzonti Solidali
"Solidali dalla testa ai piedi" ha vinto la scorsa edizione del bando, la presentazione a margine del convegno su Mafie e Povertà
Bari - venerdì 29 giugno 2018
16.51
Un progetto che offre a chi ne ha bisogno gratuitamente doccia, lavanderia e una piccola area ristoro. Questo è "Solidali dalla testa ai piedi", il progetto dell'Associazione Giuseppe Moscati Onlus realizzato grazie a Fondazione Megamark e al bando Orizzonti Solidali 2017. All'interno della parrocchia di San Sabino due locali sono adibiti uno a bagno-doccia e l'altro a cucina-lavanderia. Chiunque può usufruire del servizio avendo gratuitamente sapone e un cambio di biancheria pulito. Un'idea molto bella che si è potuto realizzare grazie all'apporto dei privati come sottolinea il parroco di San Sabino e che ieri ha visto l'inaugurazione ufficiale a margine del convegno su "Mafie e Povertà".
A discutere dell'argomento presenti Giuseppe De Marzo (Rete dei numeri Pari), Giuseppe Gatti (Sostituto Procuratore DDA Bari), Erminia Rizzi (Associazione Gruppo Lavoro Rifuguati Onlus) e Don Luigi Ciotti di Libera Puglia. Tutti loro hanno portato le loro testimonianze sulla povertà in Italia, di immigrati che diventano i nuovi poveri in balìa di mafie e criminalità organizzata, coordinati da Gabriella Falcicchio.
«Le politiche sociali sono necessarie per sconfiggere la mafia - sottolinea De Marzo - Se la politica non dà risposte è necessario sperimentare, tornare ad essere insieme come esseri umani su obiettivi concreti».
«L'immigrazione riguarda tutti noi che ci piaccia o no - spiega Erminia Rizzi - Il sistema inferiorizza la persona facendo rientrare i migranti nella categoria dei senza fissa dimora. Lo straniero è uno dei nuovi poveri, privo di possibilità econimica, socialmente marginalizzato, giurisdizionalmente debole. Povertà costruita quasi scientificamente a vantaggio di mafie, caporali e criminalità organizzata».
E Don Luigi Ciotti nel suo discorso sottolinea in modo veemente il fatto che è: «Nostro dovere educare ed accogliere. Immigrazione non è un reato perché non è un reato la speranza delle persone».
«Siamo orgogliosi di aver premiato questo progetto per due motivi – ha dichiarato Francesco Pomarico, portavoce della Fondazione Megamark a seguito dell'inaugurazione dei locali – prima di tutto perché in questi giorni abbiamo appreso che le persone in condizione di povertà assoluta in Italia si aggirano intorno ai 5 milioni e tante situazioni si registrano purtroppo nella nostra regione. Poi perché questa iniziativa ci ha permesso di offrire un servizio a cui non tutti pensano: la possibilità per i più bisognosi non solo di mangiare, ma anche e soprattutto di lavarsi e poter indossare abiti puliti. Nel sogno di "Solidali dalla testa ai piedi" c'è la volontà di restituire ai meno fortunati la dignità che ogni uomo dovrebbe avere. Ci auguriamo che questo spazio diventi punto di riferimento nel quartiere e speriamo sia di aiuto a quanti hanno bisogno anche solo di un abbraccio».
A discutere dell'argomento presenti Giuseppe De Marzo (Rete dei numeri Pari), Giuseppe Gatti (Sostituto Procuratore DDA Bari), Erminia Rizzi (Associazione Gruppo Lavoro Rifuguati Onlus) e Don Luigi Ciotti di Libera Puglia. Tutti loro hanno portato le loro testimonianze sulla povertà in Italia, di immigrati che diventano i nuovi poveri in balìa di mafie e criminalità organizzata, coordinati da Gabriella Falcicchio.
«Le politiche sociali sono necessarie per sconfiggere la mafia - sottolinea De Marzo - Se la politica non dà risposte è necessario sperimentare, tornare ad essere insieme come esseri umani su obiettivi concreti».
«L'immigrazione riguarda tutti noi che ci piaccia o no - spiega Erminia Rizzi - Il sistema inferiorizza la persona facendo rientrare i migranti nella categoria dei senza fissa dimora. Lo straniero è uno dei nuovi poveri, privo di possibilità econimica, socialmente marginalizzato, giurisdizionalmente debole. Povertà costruita quasi scientificamente a vantaggio di mafie, caporali e criminalità organizzata».
E Don Luigi Ciotti nel suo discorso sottolinea in modo veemente il fatto che è: «Nostro dovere educare ed accogliere. Immigrazione non è un reato perché non è un reato la speranza delle persone».
«Siamo orgogliosi di aver premiato questo progetto per due motivi – ha dichiarato Francesco Pomarico, portavoce della Fondazione Megamark a seguito dell'inaugurazione dei locali – prima di tutto perché in questi giorni abbiamo appreso che le persone in condizione di povertà assoluta in Italia si aggirano intorno ai 5 milioni e tante situazioni si registrano purtroppo nella nostra regione. Poi perché questa iniziativa ci ha permesso di offrire un servizio a cui non tutti pensano: la possibilità per i più bisognosi non solo di mangiare, ma anche e soprattutto di lavarsi e poter indossare abiti puliti. Nel sogno di "Solidali dalla testa ai piedi" c'è la volontà di restituire ai meno fortunati la dignità che ogni uomo dovrebbe avere. Ci auguriamo che questo spazio diventi punto di riferimento nel quartiere e speriamo sia di aiuto a quanti hanno bisogno anche solo di un abbraccio».