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Eventi e cultura
Domani a Bari la presentazione del libro "Controcorrente" di Paolo Tittozzi
Alle 18 l'autore sarà presente a Portineria 21 per dialogare con il giornalista Vito Giordano
Bari - mercoledì 12 febbraio 2025
15.42 Comunicato Stampa
Prosegue il tour letterario dello scrittore Paolo Tittozzi con le presentazioni del suo nuovo romanzo "Controcorrente", edito da GRAUSedizioni.
Giovedì 13 febbraio alle ore 18:00 l'Autore Paolo Tittozzi, sarà presente a Bari presso la Portineria 21 sita in via Cairoli 137/a- BARI dove dialogherà con il giornalista Vito Giordano.
Con la sua scrittura facile e gradevole lo scrittore Paolo Tittozzi, sbrogliando i fili del tempo ambienta questo suo quarto romanzo negli anni più salienti del nostro Risorgimento. L'autore, in un intreccio da suspense, entra nella vita privata di un giovane medico già molto movimentata per la scarsa fiducia che la popolazione locale ripone nei confronti della medicina. Saranno proprio le tante vicende che hanno costellato quel periodo storico che consentiranno al protagonista di esplorare sentimenti come l'amore, l'amicizia e la complessità delle relazioni umane pur rimanendo fedele al suo "giuramento di Ippocrate" in un periodo in cui ogni uomo viveva in uno stato di mobilitazione militare permanente.
Giovedì 13 febbraio alle ore 18:00 l'Autore Paolo Tittozzi, sarà presente a Bari presso la Portineria 21 sita in via Cairoli 137/a- BARI dove dialogherà con il giornalista Vito Giordano.
Con la sua scrittura facile e gradevole lo scrittore Paolo Tittozzi, sbrogliando i fili del tempo ambienta questo suo quarto romanzo negli anni più salienti del nostro Risorgimento. L'autore, in un intreccio da suspense, entra nella vita privata di un giovane medico già molto movimentata per la scarsa fiducia che la popolazione locale ripone nei confronti della medicina. Saranno proprio le tante vicende che hanno costellato quel periodo storico che consentiranno al protagonista di esplorare sentimenti come l'amore, l'amicizia e la complessità delle relazioni umane pur rimanendo fedele al suo "giuramento di Ippocrate" in un periodo in cui ogni uomo viveva in uno stato di mobilitazione militare permanente.